First Issue #46: i nuovi Outsiders di Batman, il ritorno di Carnage

First Issue #46: i nuovi Outsiders di Batman, il ritorno di Carnage

La Marvel Comics approfitta del Free Comic Book Day per presentare il prologo della saga “Absolute Carnage”, mentre la DC Comics lancia una nuova incarnazione di “Batman & the Outsiders”. Tra le case editrici indipendenti, IDW e Valiant continuano a stupire con novità di alta qualità.

Ogni mercoledì in USA esce quasi un centinaio di albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questo episodio #46 ci occupiamo delle novità uscite 1 e 8 maggio 2019.

Marvel Comics

Il 1 maggio 2019 è stato negli USA il Free Comic Book Day, giorno in cui le case editrici regalano fumetti inediti nei negozi specializzati, albi che spesso presentano l’avvio di qualche evento che partirà nell’estate successiva, da sempre stagione foriera di novità a fumetti (e non solo) in territorio statunitense.
La Marvel Comics ha approfittato di questa occasione per regalare ai propri lettori FCBD Spider-Man, in cui venivano presentate due storie, di cui la prima prologo dell’evento dell’estate della Casa delle Idee: Absolute Carnage. Ce ne parla David Padovani.

FCBD Spider-Man – Venom

Una delle più inaspettate e sorprendenti sorprese del rilancio Fresh Start, operato da C.B. Cebulsky esattamente un anno fa, è stata senza dubbio la nuova testata di Venom. Affidato alle cure dello scrittore Donny Cates e del disegnatore Ryan Stegman, Eddie Brock e il suo simbionte sono stati protagonisti di un ribaltamento narrativo rispetto alle passate incarnazioni editoriali che ha donato loro una straordinaria profondità caratteriale.
Lavorando per cucire assieme spunti tratti dalle storie passate, Cates fin dalla prima storia ha costruito una mitologia di Venom che ha regalato al personaggio una dimensione cosmica inaspettata e, soprattutto, ha iniziato a costruire un racconto omogeneo che culmina adesso in Absolute Carnage.
In questo prologo diventa chiaro come sin da subito l’obiettivo dello sceneggiatore fosse arrivare a un evento che mettesse in campo tutte le varie incarnazioni del simbionte. In poche pagine oppressive e graziate dall’esplosiva dinamicità grafica di Stegman – il cui segno tra il caricaturale e il realistico si affina tavola dopo tavola – viene presentata una saga che molto probabilmente offrirà ai lettori la versione più orrorifica di Cletus Kasady e di Carnage, in un racconto che continuerà ad approfondire il rapporto morboso e malato che Cates ha instaurato tra Brock e Venom.

Di seguito, le copertine delle altre novità Marvel.

DC Comics

La DC Comics (ri)lancia una nuova testata legata all’universo del Cavaliere Oscuro, Batman & the Outsiders.
Ha letto per noi il numero di esordio Marco Marotta.

Batman & the Outsiders #1

Sono Bryan Hill (testi) e Dexter Soy (disegni) gli autori incaricati di riportare sulle scene Batman & the Outsiders, storica testata DC che ha visto succedersi varie incarnazioni nel corso degli anni. Questo albo di esordio fa esattamente quello che ci si aspetterebbe dal numero di debutto di quella che si presenta come una ongoing series. Vale a dire poco, a parte presentare i personaggi e aprire diversi spunti per storyline che verranno sviluppate e approfondite nei numeri a venire (a tal riguardo è peraltro consigliabile, sebbene non indispensabile, essere aggiornati sugli accadimenti visti in Detective Comics nell’ultimo periodo). E proprio come spesso accade nei numeri di debutto, anche in questo caso ci si trova davanti a un albo dal ritmo discontinuo, a causa della necessità di fornire sovente spiegazioni per bocca dei personaggi.
Un punto a favore dell’albo lo si trova nella convincente caratterizzazione dei vari membri della squadra assemblata da Batman e in special modo in come lo scrittore sia riuscito a esplorare la rete di relazioni e i conflitti che intercorrono tra di essi. Da segnalare anche, in chiusura di albo, un cliffhanger invero un po’ deboluccio, in quanto lascia presagire uno sviluppo piuttosto banale di quella che pare essere la macrotrama portante della serie.
Assolutamente nella media i disegni, con una buona resa delle anatomie umane e una discreta attenzione ai dettagli su costumi e fondali, pur con qualche incertezza nelle espressioni facciali, a volte ottime e altre decisamente più sottotono.

Di seguito, le copertine delle altre novità DC.

Image Comics

Gogor è una nuova serie fatta debuttare dalla Image, di cui ci parla Federico Beghin.

Gogor #1

Gogor è un fantasy colorato, ambientato in un paesaggio molto particolare: tanti isolotti boscosi sono sospesi nel cielo e sono disposti lungo una virtuale circonferenza che ha nel sole il suo centro. Costretto a balzare da un lembo di terra a un altro, in groppa al suo enorme toporagno, è Armano, il protagonista incappucciato della storia realizzata da Ken Garing in veste di autore completo. Questo studente della scuola di arti naturali fugge da un misterioso gruppo di uomini violenti, deciso a portare nel luogo prestabilito la pergamena che gli è stata affidata.
Dopo l’inseguimento iniziale, organizzato prevalentemente secondo vignette orizzontali, il tratto sintetico e spesso del fumettista, ravvivato da tinte calde e accese, mette in scena un’interessante varietà di personaggi, composta da umani, animali e creature aliene, che fa pensare a un universo sfaccettato e bizzarro. Meno frizzante è la conclusione del capitolo, non perché non preveda un colpo di scena, ma perché tale cliffhanger attinge a un bacino di idee decisamente frequentato. La speranza per gli albi successivi, dunque, è che le comparse mostrate nel numero d’esordio possano diventare comprimari importanti, nell’ottica dell’esplorazione di un contesto che pare costituire il vero potenziale della serie, insieme al buon ritmo impresso alle sequenze d’azione.

Di seguito, le copertine delle altre novità Image Comics.

Editori indie

Simone Rastelli ha letto per noi Eve Stranger #1, nuova testata dell’etichetta Black Crown della IDW Publishing.

Eve Stranger #1

Eve si sveglia in una camera di albergo: nessuna memoria del passato recente ma, accanto a lei, una pistola e un piccolo diario, che le racconta come la sua vita sia un continuo ripetersi di cicli di risvegli ed esecuzione di incarichi apparentemente impossibili. Ha a disposizione un credito finanziario illimitato e una settimana per evitare la morte che la attende dal momento in cui ha riaperto gli occhi.
Questo l’incipit e lo scenario minimo di  Eve Stranger, serie creata da David Barnett (testi) e Philip Bond (disegni), supportati dalla colorazione di Eva de la Cruz.
Il primo episodio è innervato di paranoia, condotto con leggerezza dagli autori che costruiscono elemento dopo elemento un’atmosfera oppressiva: la linea principale segue la protagonista, cadenzando gli eventi con le note del diario che ha trovato al risveglio, e a questa si intrecciano flashback e sequenze che iniettano piccole dosi di ambiguità e ombre sulla vicenda.
Visivamente, Eve Stranger utilizza una linea chiara morbida, con cromatismi che separano corpi e volumi e, soprattutto nel finale e nelle sequenze secondarie, trasmettono il tono emozionale delle scene. I personaggi sono resi con pochi tratti, che tuttavia garantiscono in ogni situazione un’interpretazione ben connotata.
A caratterizzare il racconto è tuttavia la narrazione al contempo serrata, data la densità di informazioni significative – e distesa, poiché ogni informazione viene trasmessa con il minimo impiego di parole e immagini. Questa estrema efficienza narrativa genera un piccolo gioiello del quale attendiamo lo sviluppo con grandi aspettative: contiamo che non si riduca a un’elegante action sci-fi di intrattenimento, ma che indaghi il senso di paranoia e gli immediati spunti metaforici delle condizioni di vita della protagonista per offrirci una prospettiva sulla nostra stessa quotidianità, costruita su cicli forzosi dalle fondazioni fuori dal nostro controllo.

Sempre Simone Rastelli ci parla di Fallen World #1, nuova uscita dell’universo Valiant Comics.

Fallen World #1

Fallen World, nuova serie scritta da Dan Abnett e illustrata da Adam Pollina, inizia con un succinto prologo, che contestualizza gli eventi: la caduta della stazione orbitale New Japan, governata dall’Intelligenza Artificiale Father, causata dalla ribellione di Rai. Da qui, si dipanano due sotto trame: la lotta sulla Terra da parte dei sopravvissuti, a cui prende parte l’eroe Bloodshot, e le tensioni nella comunità, spaccata fra umani e positronici, guidata da Rai stesso che è un ibrido delle due specie. Su di esse si innesta l’arrivo delle nuove incarnazioni di Geomancer e del Guerriero Eterno.
Caratterizzato da una messa su tavola fluida, Fallen World rimarca le caratteristiche dell’universo Valiant e delle sue fondazioni narrative: qui, la stratificazione e le interconnessioni fra i vari filoni sono proposta con sintetiche didascalie che richiamano senza enfasi la natura dei personaggi, il loro essere incarnazioni di ruoli.
La profondità narrativa dello scenario è quindi dichiarata in maniera non invasiva, suggerendo una prospettiva ma non vincolando il lettore alla sua conoscenza pregressa.
Pollina si segnala per alcune scene spettacolari, quali la rappresentazione della catastrofe iniziale e la visualizzazione dei  sogni di Rai, per il largo uso di vignette sovrapposte a un’immagine di sfondo, che trasmettono la concitazione degli eventi, per la legnosità e una certa stranezza nelle proporzioni nella resa dei corpi e per lo scarso dinamismo delle immagini. Da parte sua, Abnett propone un incipit con molti spunti per lo sviluppo, in particolare la lotta fra umani nostalgici del dominio di Father e positronici: nella tipicità dei suoi elementi di base, godibile anche per chi non abbia familiarità con l’universo della casa editrice e i suoi eroi.

Di seguito, le copertine delle altre novità degli editori indipendenti.

Per questa puntata è tutto. First Issue torna il 29 maggio 2019, con la puntata #47.
Stay tuned!

[Un ringraziamento al nostro Paolo Garrone, che cura la gallery delle cover su Facebook per ogni puntata di First Issue.]

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