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Ogni mercoledì in USA esce quasi un centinaio di albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questa puntata riflettori puntati sulle novità uscite mercoledì 5 e 12 settembre.
Marvel Comics
La Casa delle Idee presenta il primo annual dedicato a Silver Surfer: seppur il surfista d’argento sia al momento sprovvisto di una sua serie personale, è imminente il suo coinvolgimento nel nuovo gruppo dei Difensori. Ce ne parla Andrea Gagliardi.
Ethan Sacks (Old Man Hawkeye) e Andre Lima Araujo (Avengers AI) riportano la caratterizzazione del surfista d’argento a quella delle sue origini narrando i giorni della vita di Norrin Radd che precedono la sua prima, storica, apparizione su Fantastic Four #48.
L’albo ripropone ed esplora l’aspetto più esistenzialista, dal taglio shakespeariano, del personaggio che aveva caratterizzato la sua prima serie regolare scritta da Stan Lee e disegnata da John Buscema.
Sacks fa un buon lavoro, alternando scene d’azione a momenti più riflessivi – inserendo una similitudine tra il pianeta di insettoidi e la Terra piuttosto telefonata ma assolutamente efficace – che riesce ad approfondire il conflitto tra l’animo gentile di Norrin Radd e il suo compito di araldo della morte.
Araujo, in una dichiarata dimostrazione di affetto per Moebius, riprende tutto l’armamentario iconografico di Parabola, storica graphic novel che l’artista francese ha realizzato assieme a Stan Lee nel 1988, e interpreta tutto il racconto in maniera volutamente anticlimatica, distaccata, ricca di inquadrature in campo lungo e dall’alto. Non manca di rendere giustizia alle suddette scene d’azione, sia chiaro, ma il tono generale dell’albo è indubbiamente riflessivo.
Di seguito, le copertine delle altre novità Marvel.
DC Comics
In casa DC Comics attenzione puntata sui primi due debutti delle serie regolari del Sandman Universe che rilancia l’etichetta Vertigo. Di The Dreaming #1 e di House of Whispers #1 ci parlano rispettivamente Simone Rastelli e Federico Beghin.
Abbandonato dal suo Signore, il Regno del Sogno sta correndo un rischio addirittura superiore a quello corso nella sua lunga assenza coatta del secolo scorso, poiché il regnante questa volta sembra aver lasciato il Regno di propria spontanea volontà. Poiché fra Regno e Re esiste una relazione al limite dell’identificazione, ecco che l’abbandono potrebbe precludere a una rapida fine del Regno stesso.
In questa situazione, i suoi abitanti si trovano a tentare di arginare il caos che inizia a invaderlo, sebbene non siano in grado di capirne origine ed entità. Fra essi, Dora, il personaggio che debutta in questa serie e della quale lungo tutto l’albo si alludono e mostrano le capacità eccezionali, sembra peraltro animata da propri specifici fini, commerciando tranquillamente con demoni e viaggiando fra i sogni degli umani – potere condiviso dal solo Sogno.
Supportato dalla spettacolare capacità illustrativa di Bilquis Evely, valorizzata dai colori di Mat Lopes e dal lettering di Simone Bowland, questo primo albo della gestione di Simon Spurrier mira principalmente a comunicare il senso di minaccia fuori controllo che incombe sul Sogno; lo fa accumulando situazioni e sintomi della nuova debolezza, scegliendo per lunghi tratti un tono sobrio che non disdegna sfumature di commedia e lasciando alle immagini il compito di stupire lo sguardo con i panorami del Sogno.
Lunghe scene di dialogo e i monologhi del bibliotecario Lucien forniscono via via ulteriori dettagli sullo scenario, aggiungendo tasselli e raffreddando il pathos. Tutto resta nell’ordinaria amministrazione di una lettura gradevole fino a poche tavole dalla fine, quando uno scambio di battute fra Dora e Lucien cita un “Santuario” nel quale gli spiriti spezzati possono trovare un nuovo equilibrio. Almeno per gli appassionati delle macrostrutture narrative del mainstream supereroico, il dettaglio costituisce una scintilla, poiché, come noto, Sanctuary è il centro di recupero emotivo per supereroi in crisi, che Tom King racconterà nelle miniserie Heroes in Crisis, al debutto il prossimo 26 settembre.
Per quanto possa trattarsi di un semplice fan service, è forte la sensazione essere di fronte a un ulteriore passo della fusione fra l’universo narrativo di Sandman e quello mainstream DC, a suo tempo paventata della mappa del Multiversity di Grant Morrison.
Detto che i due universi erano formalmente coincidenti anche ai tempi della serie canonica, merita sottolineare che erano finora rimasti di fatto separati, in una sorta di gentlemen agreement che preservava le peculiarità di entrambi.
La speranza è che l’iniziativa Sandman Universe non si riduca al pasticcio grossolano messo in scena in Dark Nights: Metal, che non si esaurisca in una occasione per costruire tavole visivamente affascinanti per soggetto e costruzione o proporre personaggi bizzarri fini a sé stessi, che non si accontenti di soddisfare il gusto combinatorio degli appassionati e che riveli un senso compiuto e un valore narrativo suo proprio.
House of Whispers, scritta da Nalo Hopkinson e disegnata da Dominike “Domo” Stanton, rivela una capacità intermittente di coinvolgere e interessare il lettore. Prima di cominciare Broken telephone, il numero uno della serie, si consiglia di leggere Sandman Universe #1, perché proprio in quell’albo vengono presentati alcuni personaggi che compaiono in questa nuova storia.
Sebbene il nocciolo della trama sia di facile comprensione – la divinità Erzulie Freda Dahomey è decisa a fermare la minaccia rappresentata da suo nipote Sharkpana – una volta terminato l’episodio permane la sensazione che la direzione da intraprendere sia ancora indefinita. Mentre la presenza di esseri soprannaturali accende l’interesse, soprattutto in virtù delle interazioni brillanti tra le eccentriche personalità coinvolte, le sequenze in cui sono annoverati gli uomini rallentano il ritmo e diminuiscono la tensione.
Il disegnatore si trova decisamente a proprio agio nel regno di Freda, approfittando della straordinarietà del luogo per costruire in modo dinamico e fluido le tavole. Nelle sale gremite del palazzo della protagonista si tiene una festa che ricorda le serate mondane offerte da Jay Gatsby ai suoi ospiti di West Egg. Il richiamo all’opera di Francis Scott Fitzgerald è reso più evidente quando due occhi fanno capolino dai festoni che separano le vignette come se fossero cornici, per osservare la scena, così come quelli azzurri e giganteschi del dottor T. J. Eckleburg fissavano la cosiddetta “Valle delle ceneri”.
Stanton adatta con disinvoltura il proprio tratto alle caratteristiche fisiche dei personaggi, dolce quando raffigura Dahomey, nervoso quando il grottesco Uncle Monday è al centro del palco. Quest’ultimo spicca in una grottesca serie di vignette nelle quali divora un gambero, dopo aver sfoggiato tutto il proprio sadismo.
Di seguito, le copertine delle altre novità DC Comics.
Image Comics
Tra le novità Image Comics puntiamo l’attenzione sulla nuova serie firmata da Warren Ellis, di cui scrive Simone Rastelli.
Una mappa rovesciata, un uomo e una donna che corrono inseguiti da strani aeromobili, sullo sfondo di un palazzo dalle fattezze antiche: la copertina del primo albo di Cemetery Beach, serie scritta da Warren Ellis e disegnata da Jason Howard, risulta una sintesi efficace dell’atmosfera del racconto, dominato da un senso di disorientamento spaziale e temporale e densa di informazioni.
Come in molte altre opere, anche qui Ellis sembra voler indagare il confronto fra realtà diverse, subito introdotte attraverso una confessione del protagonista nella prima scena dell’albo – tecnicamente uno spiegone, ma reso con estrema brillantezza. Il resto è una frenetica fuga attraverso una prigione e poi all’esterno, in un panorama di distruzione e degrado, che Ellis sfrutta con grande abilità per aggiungere tasselli e, soprattutto, misteri allo scenario.
Lo stile di Howard è ricco di tratteggi e linee spezzate e si dimostra efficace tanto nella definizione degli spazi quanto in quella del movimento; ma il suo punto di forza è nella resa delle espressioni, che donano vita e personalità sia ai protagonisti sia alle comparse.
L’alto ritmo e la spettacolarità delle sequenze fa pensare a una vicenda dai toni più leggeri dei recenti Injection e Trees, ma la quantità di misteri e la felicità narrativa suscitano aspettative di un intreccio egualmente ricco e complesso, nel quale la leggerezza sia non superficialità ma semplicemente modo del racconto.
Di seguito, le copertine delle altre novità Image Comics.
Editori indie
Ecco una carrellata delle principali novità presentate dagli editori indipendenti nelle ultime due settimane.
Siamo giunti alla conclusione della puntata. L’appuntamento è tra due settimane, mercoledì 3 ottobre con First Issue #32.
Stay tuned!
[Un ringraziamento al nostro Paolo Garrone, che cura la gallery delle cover su Facebook per ogni puntata di First Issue.]