Dopo due archi narrativi con più ombre che luci, Greg Pak scrive Gli artigli della pantera, quattro capitoli nei quali Amadeus Cho, il fichissimo Hulk, deve elaborare un lutto e scontrarsi prima con Pantera Nera, poi con un temibile mostro. Se non è indispensabile conoscere il contenuto dei due volumi precedenti, è consigliabile leggere questo brossurato dopo Civil War II.
Pak continua a puntare soprattutto su azione e combattimenti, con l’inserimento di vari comprimari, ma approfitta saggiamente della collocazione cronologica per creare un’atmosfera drammatica. La caratterizzazione dell’eroe è semplice ma efficace: Cho è disorientato, cerca di proteggersi agendo e usando l’ironia come scudo emotivo. La sceneggiatura, improntata su una caccia all’uomo dal finale commovente, risulta troppo dilatata pur rimanendo estremamente scorrevole. La trama secondaria coinvolge Maddy Cho e sono il modo in cui quest’ultima si comporta e la presenza di T’Challa, inizialmente immotivata, a costituire le sbavature di una storia che riesce ad andare oltre il mero intrattenimento, caratterizzata da una velocità di sviluppo sorprendente.
Il primo capitolo è realizzato da Mike Del Mundo che disegna un Hulk incontenibile, senza sacrificare il realismo delle espressioni facciali, accentuato dai colori chiari di Marco D’alfonso. Successivamente la matita passa a Mahmud Asrar, dal tratto più classico e arrotondato, ravvivato dalle tinte accese di Nolan Woodard. Chiude l’albo Autostrada di smeraldo, storia breve di Fred Van Lente e Diedrich O’Clark dedicata a Scorpion.
Abbiamo parlato di:
Il fichissimo Hulk #3 – Gli artigli della pantera
Greg Pak, Mike Del Mundo, Mahmud Asrar, Fred Van Lente, Diedrich O’Clark
Traduzione di Giuseppe Guidi
Panini Comics, maggio 2017
96 pagine, brossurato, colori – 8,90 €
ISBN: 9788891227522