La Fenice (Hi No Tori) #1-2

La Fenice (Hi No Tori) #1-2

Osamu Tezuka Hazard, 2005 - 216 pagg. bros. b/n - 9,00euro

La Fenice (Hi No Tori) #1-2Hi No Tori, ovvero “l’uccello di fuoco”. Questo è il titolo originale de La Fenice, la penultima opera di Osamu Tezuka giunta in Italia grazie ad Hazard Edizioni – è di poche settimane fa l’arrivo nelle librerie italiane dello psicologico Kirihito – rimarcando la apprezzabile volontà della casa editrice milanese di pubblicare tutto lo scibile di questo autore.

È ormai noto l’apporto fondamentale e imprescindibile fornito da Tezuka per la nascita e il primo sviluppo del fumetto giapponese al punto che, nella madrepatria, viene soprannominato ancora oggi il “Dio del Manga“. Non deve stupire quindi che la pubblicazione di una delle sue opere più importanti, qual’é La Fenice, sia attesa non solo dai lettori abituali di manga, ma da tutto il panorama fumettistico nazionale.

All’interno dell’immensa e seminale produzione fumettistica del padre del cosiddetto Story-manga, La Fenice occupa un posto di assoluto rilievo. Pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1956, “Hi No Tori” è il soggetto a cui Tezuka è rimasto più legato, essendo quello che idealmente ha abbracciato tutta la sua vita artistica. Mai finito e continuato a più riprese – tra il 1967 e il 1972, il 1976 e il 1980, il 1986 e il 1988 – trova provvidenziale conclusione a pochi mesi dalla morte del suo autore. Tezuka stesso ha definito La Fenice “l’opera della vita“, concepita come una storia mai chiusa, in attesa di continue aggiunte, composta di numerose variazioni dell’unico tema principale rappresentato simbolicamente dall’animale mitologico che gli da il titolo.

I 16 volumi di cui si compone l’opera sono suddivisi in cicli, ciascuno formato da uno, due o tre volumi. In tutto sono 12, dai nomi antichi ed evocativi: l’Alba, il Futuro, Yamato, l’Universo, il Mito, la Resurrezione, il Manto di piume, la Nostalgia, la Guerra civile, la Vita, gli Esseri Fantastici e il Sole. Ciascuno rappresenta epoche e vicende diverse, sprazzi di un mondo ancorato tra la fantasia e la religione, l’epica e il mito. Ogni ciclo è autoconclusivo, legato al resto dell’opera dalla presenza della fenice ma facente parte di un unico mondo letterario, vivo e pulsante, nel quale le ere si susseguono, le vicende riemergono, il tempo si evolve ciclicamente.

I primi due volumi presentano e concludono il primo ciclo dell’opera, intitolato “Il Libro dell’Alba“. La storia è ambientata in un ipotetico mondo alle origini dell’uomo, dove gli dei sono esseri viventi mortali, ricolmi di paura e cupidigia, alla continua angosciante ricerca della vita eterna. L’Uccello di Fuoco è la preda della malvagità degli uomini, desiderosi di appropriarsi del suo divino sangue. L’animale mitologico assurge a simbolo della divinità (intesa come extra-umanità), unico essere che trascende l’uomo ed il mondo dei mortali, custode nel suo stesso sangue della chiave della vita eterna. Il mondo tratteggiato da Tezuka è onirico, selvaggio e affascinante. L’uomo è un involucro di malvagità e paura, rappresentato da personaggi crudeli, egoisti, fragili, caratterizzati profondamente. A questi si contrappone l’elegante nobiltà della fenice, capace di illuminare l’animo di pochi nel mondo, che dagli altri si distinguono per bontà e speranza.

La Fenice (Hi No Tori) #2Le vicende si svolgono con un ritmo dinamico e appassionante, alternando all’azione momenti di dialogo nei quali l’autore si cura di spiegare il mondo e la società che gravita attorno alla storia, preoccupandosi di fornire schede d’approfondimento sulla mitologia giapponese che, se da un lato sono foriere di informazioni utili ed esaustive, dall’altro appaiono in alcuni frangenti esageratamente scolastiche. Non è azzardato affermare che questa eccessiva scolasticità, voluta e cercata da Tezuka stesso, sia parte integrante dell’intenzione pedagogica, nemmeno troppo velata, soggiacente al racconto e già presente in altre opere di Tezuka. Nel punto centrale delle vicende narrate in questo ciclo, durante un dialogo fra un personaggio e la fenice, si desume dalle stesse parole di quest’ultima il significato morale della storia, che si può riassumere nella frase: “vivi al meglio la vita che hai senza rovinarla nella continua ricerca di un utopica vita eterna“.
L’incontro fra l’uomo e la Fenice, simbolo allegorico dell’incontro fra l’animo stesso della creatura umana e l’oggetto massimo del proprio desiderio, fornisce la risposta che mai nessun uomo vorrebbe sentirsi dire: l’inutilità del proprio modo di vivere e l’illusoria futilità dei propri desideri. A questo livello viene anticipato l’ideale tezukiano compiutamente espresso nel Buddha, l’altra opera mistico-esistenziale, di pochi anni posteriore alla stesura di questi due volumi della Fenice, che, raccontando della vita del fondatore del buddhismo, assurge a manifesto dell’etica dell’autore.

Il disegno, in questi due volumi, ricorda da vicino quello poi apprezzato proprio in Buddha, da un lato scarno e morbido nel rappresentare uomini e animali, dall’altro fantasioso e particolareggiato nel tratteggiare un mondo ricco di vitalità e dinamismo. Chi è avvezzo alla lettura dei manga di Tezuka non faticherà a ritrovare ritmi e situazioni classiche dello stile fumettistico del Giappone degli anni 5060, comprese quelle “macchiette distensive”, a volte grottesche e altre volte ridicole, che l’autore inserisce come inframmezzi umoristici col proposito di rompere il ritmo spesso drammatico degli eventi. Proprio questa caratteristica essenziale dei fumetti del primo Tezuka – presente infatti solo nei manga della prima parte della sua carriera – potrebbe rendere non facilmente digeribile il manga, visto che queste “intromissioni fuori campo” compaiono anche nei momenti più ricchi di pathos e tensione.

L’edizione Hazard supera di poco la sufficenza, in linea con lo standard modesto che questa casa editrice è solita proporre. La carta e la stampa sono migliorabili, la traduzione esente da errori grossolani, degna di menzione la copertina dorata e la cura con cui è stato preparato il piano dell’opera. La confezione, in definitiva, non sembra assolutamente giustificare un prezzo così alto, come per altri fumetti della stessa casa editrice. Rimane un grande rimpianto non poter vedere i manga di Tezuka ad un prezzo più accessibile.

La Fenice è un manga consigliato a tutti per l’elaborata struttura delle vicende, la dinamica evoluzione dei personaggi e l’affascinante vitalità del mondo rappresentato, crudele e magico al tempo stesso. Immancabile per gli amanti di Tezuka e del manga d’annata, ma anche per tutti coloro che volessero toccare con mano il grande valore artistico ed etico di questo autore.

Riferimenti:
Hazard Edizioni: www.hazardedizioni.it
Osamu Tezuka su Wikipedia: it.wikipedia.org/wiki/Osamu_Tezuka

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