Fantomius #2: un ladro gentiluomo fra cinema e maledizioni

Fantomius #2: un ladro gentiluomo fra cinema e maledizioni

Il nuovo numero della Disney Definitive Collection ospita il seguito della saga di Fantomius, scritta e disegnata da Marco Gervasio.

fantomius-2-copertinaDopo averlo presentato nel primo ciclo di quattro storie, raccolte nel primo numero della testata Disney Definitive Collection, Marco Gervasio ha ormai fatto prendere confidenza ai lettori con il personaggio di Fantomius, avendo già costruito un buon setting narrativo per il ladro gentiluomo che si aggira nella Paperopoli degli anni Venti. Con questa seconda tranche, l’autore romano inizia quindi a sbizzarrirsi nell’omaggiare alcuni elementi della cultura popolare dell’epoca, inseriti in modo naturale e interessante all’interno delle avventure ladresche del protagonista.

Il cinema, in particolar modo, sembra rivestire un’importanza particolare per Gervasio: se già le atmosfere narrative e la figura stessa di Fantomius sembrano mutuati da un certo tipo di pellicole, il riferimento alla settima arte diviene ancora più smaccato in Silenzio in sala e in L’ottava meraviglia del mondo. La prima si può quasi definire sperimentale, nella forma: pensata come un film muto, la storia non contiene balloon e i pochi dialoghi sono presenti sotto forma di “cartelli”, come quelli che apparivano nei lavori cinematografici antecedenti l’impiego del sonoro.
fantomius-2-immagineAPer quanto riguarda L’ottava meraviglia del mondo, invece, la citazione riguarda un film nello specifico, quel King Kong che Merian Cooper dirige nel 1933: nel racconto di Gervasio, Fantomius prende a cuore la sorte di un gorilla gigante strappato alla sua casa da un avido regista.
Echi cinematografici (e non solo) si possono riscontrare anche in La maledizione del faraone, nella quale il ladro gentiluomo ambisce a trovare una preziosa mappa tra i cimeli recuperati dalla tomba di Tutanquackmon. Il riferimento è ovviamente anche alla scoperta del sepolcro di Tutankamon, avvenuto proprio negli anni in cui è ambientata la serie.

Il volume si chiude con Fantomius sulla neve, il cui titolo sembrerebbe suggerire semplicemente un nuovo furto, e in effetti l’ossatura dell’episodio è quella di un’impresa tutto sommato convenzionale per il bandito. Marco Gervasio ripropone però la versione disneyana di Hercule Poirot, il detective belga inventato da Agatha Christie, che ha esordito sul precedente volume in Brutfagor.
fantomius-2-immagineBLa presenza dell’investigatore offre una marcia in più all’avventura, soprattutto perché consente a Fantomius di misurarsi con un rivale alla sua altezza – cosa che non accade con il commissario Pinko, che riveste un ruolo più comico – e ciò permette situazioni più stuzzicanti per il lettore, il quale sa che il protagonista deve darsi maggiormente da fare per riuscire nei propri intenti. La storia, inoltre, costituisce il primo passo verso una trama orizzontale che unisce la saga in modo più unitario rispetto a quanto avvenuto finora.

La serie continua ad essere godibile e riuscita, ma non è ancora salita di livello: l’eccessività autoconclusività di ciascuna vicenda e alcune trame più convenzionali di altre rendono difficile vedere dei veri e propri picchi qualitativi. Resta tuttavia il fatto che queste avventure, grazie all’atmosfera e al gusto di Marco Gervasio per il mistero e per Fantomius, sono assolutamente gradevoli e piacevoli da leggere.
fantomius-2-immagineCSul fronte grafico Gervasio mostra ancora una volta la sua passione per il cinema, tramite inquadrature spettacolari e ariose: lo si può notare soprattutto durante la fuga del gorilla in L’ottava meraviglia del mondo, ma anche nelle vedute innevate dell’ultima storia. Le vignette di La maledizione del faraone, invece, trasudano mistero nelle scene notturne. Il tratto dell’artista in alcuni casi appare un po’ rigido (lo si può notare soprattutto in alcuni passaggi di Silenzio in sala), mentre le espressioni di Fantomius, della sua compagna Dolly Paprika e degli altri regular risultano per lo più azzeccate.

Due parole sull’edizione in oggetto che, come nei casi precedenti, offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. Oltre alla copertina realizzata appositamente dall’autore, infatti, si segnalano numerosi bozzetti e studi grafici relativi alle storie presentate più quattro pagine in cui Gervasio racconta il “dietro le quinte” di queste avventure, ponendo l’accento sui riferimenti e sui suoi obbiettivi; è inoltre presente una breve biografia di Dolly Paprika, a sottolineare l’attenzione estrema che il disegnatore sta ponendo nella costruzione di questo universo narrativo.

Abbiamo parlato di:
Disney Definitive Collection #5 – Fantomius Ladro Gentiluomo #2
Marco Gervasio
Disney/Panini Comics – giugno 2015
114 pagine, brossurato, colori – 3,90 €
ISSN: 9 772384 993902 50005

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