Il fallimento di Thor, il ritorno della Famiglia Addams

Il fallimento di Thor, il ritorno della Famiglia Addams

Una analisi del franchise di Thor con l'uscita del nuovo capitolo nelle sale, il ritorno della Famiglia Addams al cinema e altre news.

Thor: Ragnarok

Con l’uscita in 35 paesi di Thor: Ragnarok e la successiva diffusione nei prossimi giorni della pellicola negli Stati Uniti, si chiude definitivamente un altro famoso franchise Marvel. Il film diretto da Taika Waititi e interpretato da Chris Hemsworth sarà certamente un successo di pubblico, visto che i tracking degli addetti ai lavori evidenziano un incasso al debutto di oltre 100 milioni di dollari, ma il franchise sull’eroe di Asgard lascia l’amaro in bocca per molte ragioni, non ultima proprio la realizzazione del terzo film.

I progetti dei Marvel Studios si sono sempre fatti distinguere per essere dei prodotti fortemente commerciali, che però sanno fondere in maniera intelligente storia e intrattenimento. Negli anni il pubblico ha imparato cosa aspettarsi da questo tipo di pellicole e soprattutto da questo genere cinematografico, sapendo che sarebbe andato incontro a un prodotto che avrebbe fornito loro non solo sano divertimento, ma anche altri elementi più sostanziosi come dramma, caratterizzazione e pathos.

Thor: Ragnarok è purtroppo la dimostrazione che il “modello Marvel Studios” (ma chiamiamolo anche “modello Kevin Feige“), non ha funzionato al meglio, con la realizzazione di una pellicola spinta all’eccesso per quanto concerne il fattore umorismo, quasi a livelli dell’auto-parodia, e che risulta disomogenea per l’intero franchise, forse il più debole tra quelli realizzati dalla branca cinematografica della Casa delle Idee.

Dopo il buon Thor diretto da Kenneth Branagh, che aveva piantato i semi di molti elementi interessanti, come il rapporto tra il protagonista e il fratellastro Loki e la contaminazione tra scienza e magia, la supervisione sul franchise si è come sfilacciata senza un quadro preciso di come volere proseguire la strada. Gli enormi problemi in fase di pre-produzione avuti da Thor: The Dark World, con Natalie Portman già pronta ad andarsene ma poi convinta a rimanere (anche se per poco) e i successivi problemi in post-produzione tra il regista Alan Taylor (che definì l’esperienza “lancinante”) e i produttori, hanno sottolineato una confusione molto forte che non è mai stata pienamente controllata e messa a freno.

Thor: The Dark World. Circondato da problemi fin dalla pre-produzione, il film di Alan Taylor è stato l’inizio del canto del cigno per il franchise.

La scelta di Taika Waititi si è rivelata in questo senso un volere spingere per un cambio di registro, e pure il titolo Thor: Ragnarok con riferimento a una saga che nei fumetti del Dio del Tuono ha sempre avuto un forte peso in termini di drammaticità soprattutto durante il ciclo di Dan Jurgens, lasciava presagire il puntare sul dramma e l’azione rispolverando quel tono shakesperiano inserito da Branagh, poi in parte perduto. Il problema è che nel film del regista neozelandese non vi è alcuna traccia di questi elementi e ogni tentativo di regalare allo spettatore del pathos viene spezzato costantemente da una gestione del fattore umoristico spinto all’eccesso, anche per gli standard Marvel.

In questo senso, si può anche definire Thor: Ragnarok come il primo film dei Marvel Studios dove la perfetta supervisione di Kevin Feige e della dirigenza si è rivelata fortemente fallimentare, perché decisamente inesistente. E in questo fallimento cade purtroppo l’intero franchise di Thor, che non è mai riuscito ad emergere anche per via della mancanza di un talento registico che sapesse evidenziarne i pregi. Se Guardiani della Galassia e Captain America hanno avuto dalla loro la presenza di un James Gunn e dei fratelli Russo, la discontinuità registica si è rivelata una spada di Damocle in termini narrativi e di atmosfere per quanto concerne il personaggio interpretato da Hemsworth e per il suo mondo.

Thor: Ragnarok sarà certamente un successo, così come lo sono stati altri film Marvel meno incisivi e attraversati da evidenti problemi strutturali come ad esempio Iron Man 2, ma è forse il segnale di un metodo che andrebbe rivisto cercando di pensare più alle storie, ai personaggi, alle caratterizzazioni che il volere solamente divertire. L’intrattenimento è legittimo, ma lo si può fare anche in maniera differente.

La Famiglia Addams

La MGM ha annunciato di avere incaricato la società di effetti visivi Cinesite Studios per la realizzazione dell’animazione computerizzata e degli effetti visivi digitali per il film de La Famiglia Addams, basato sulle illustrazioni di Chas Addams.
La produzione della pellicola è già iniziata con il reclutamento dei migliori artisti della società, e ci si aspetta che lavorino alla pellicola più di 200 tra artisti, tecnici e staff di supporto presso i Vancouver Studios, lavoro che sarà supervisionato da Barbara Zelinski di Cinesite.

Il film sarà diretto da Conrad Vernon, il quale sarà anche produttore in collaborazione con Gail Berman, tramite la casa di produzone The Jackal Group, e Alex Schwartz. Produttori esecutivi saranno Andrew Mittman e Kevin Miserocchi. Tabitha Shick, direttore esecutivo della MGM, sta monitorando il progetto a nome dello studio. Pamela Pettler ha scritto la sceneggiatura basandosi sulla serie di cartoni animati, con una revisione dello script a cura di Matt Lieberman.

Non potremmo essere più eccitati della nostra partnership con MGM e della loro fiducia in noi come studio di animazione leader per rilanciare la famiglia Addams per una nuova generazione. Non vediamo l’ora di accogliere i talenti di classe da tutto il Canada e oltre per unirsi al nostro team a Vancouver – ha dichiarato Antony Hunt, CEO del gruppo.

La famiglia Addams è versione satirica della famiglia americana ideale: un clan eccentrico e ricco che si diletta nel macabro e ignora che le persone li trovano bizzarre o spaventose. Originariamente apparvero come protagonisti di 150 vignette realizzate da Addams, di cui circa la metà sono state originariamente pubblicati dal The New Yorker tra il debutto avvenuto nel 1938 e la morte di Addams, nel 1988. Da allora sono stati adattati da altri media, tra cui la famosa serie televisiva, una serie di film dal vivo interpretati da Raul Julia e Angelica Huston e più di recente un musical di Broadway.

Cinesite ha aperto la sua divisione di animazione a Montreal nel 2014 e da allora ha completato la produzione di tre pellicole animate: The Star (Sony Pictures Animation) Gnome Alone e Charming (3QU Media). La famiglia Addams (MGM) sarà la quarta pellicola animata in CG creata dallo studio di intrattenimento digitale indipendente. La produzione sarù interamente realizzata nella Columbia Britannica, mentre lo studio di Cinesite in Quebec continuerà a lavorare sui progetti rimasti all’interno della lavagna di 3QU Media e di altre produzioni di animazione.
Per la MGM l’obiettivo è riprendersi una fetta di mercato importante nel mondo del cinema, dopo gli ultimi travagliati anni in campo cinematografico, tra cui è da annoverare il colossale flop del nuovo Ben-Hur lo scorso anno.

La Fondazione Grace per l’animazione

La Fondazione Principessa Grace per gli USA (Princess Grace Foudation) ha presentato nei giorni scorsi la borsa di studio per l’animazione Stephen Hillenburg, un regalo assegnato ogni anno per sostenere gli animatori emergenti e che prende il nome dal creatore del franchise animato SpongeBob SquarePants, trasmesso da Nickelodeon.

Lo stesso Hillenburg ha ricevuto il premio della Principessa Grace nel 1991 e nel 2012, ed è stato onorato con lo Statue Award, il più alto onore concesso ad un precedente vincitore del premio. Karen e Stephen Hillenburg hanno effettuato una donazione alla Fondazione per sostenere il nuovo premio, che verrà presentato ogni anno ad un talento emergente nel campo dell’animazione.

Nel suoi 35 anni di attività, la Fondazione ha supportato attivamente l’eredità della Principessa Grace di Monaco identificando e aiutando i talenti emergenti nel teatro, nella danza e nel mondo del cinema, concedendo sovvenzioni sotto forma di borse di studio e apprendistati. Dalla sua nascita, i suoi beneficiari hanno incluso personalità quali Leslie Odom Jr, Cary Fukunaga, Tony Kushner e Oscar Isaac.

Il direttore esecutivo di PGF-USA Toby Boshak ha ottenuto un grande aiuto dai coinugi Hillenburg, come da lui stesso dichiarato:

Ho conosciuto Stephen e Karen. Stephen è una delle persone più generose e calde che abbia mai incontrato. La brillantezza della sua mente è caratterizzata da SpongeBob,

Cinebrevi

Alcuni dei produttori esecutivi di The Walking Dead e la rete AMC sono giunti ad un accordo parziale in una causa potenzialmente multimilionaria sui profitti dello show sull’apocalisse zombie che era stata intentata il mese scorso da Robert Kirkman, Gale Anne Hurd, Glen Mazzara, David Alpert e Charles Eglee. L’accordo prevede lo spostamento della causa da New York allo stato della California.
I produttori ritengono di essere stati ingannati per quanto riguarda la condivisione dei profitti derivanti dalla famosa serie tv, che sarebbero andati per la maggior parte al network AMC e a sue conglomerate.

Warner Bros. Consumer Products e Caran d’Ache hanno unito le forze per il debutto di una nuova collezione di penne e altri accessori per la scrittura che mettono in evidenza Justice League, il film sul gruppo DC Comics in uscita tra poche settimane.
La nuova collezione sarà dotata di penne stilografiche che riflettono le texture e i colori dei costumi indossati da Batman, Superman e Wonder Woman nel nuovo film.
La collezione di penne, realizzata in edizione limitata, sarà disponibile nei negozi specializzati e online presso CarandAche.com a partire da novembre.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *