Essential 11 storie d’amore Disney

Essential 11 storie d’amore Disney

San Valentino si avvicina: Lo Spazio Bianco lo festeggia con una selezione di storie a fumetti Disney incentrate sull’amore, selezionate da uno dei nostri esperti disneyani del sito, Andrea Bramini.

In questa puntata non accogliamo nessun ospite esterno.
Abbiamo invece voluto interpellare Andrea Bramini, redattore de Lo Spazio Bianco particolarmente ferrato sul fumetto Disney, chiedendogli di stilare un suo personale elenco delle 11 storie disneyane incentrate sull’amore, in occasione di San Valentino, come da tradizione iniziata con le storie Disney natalizie, estive e incentrate sul cibo.
Alternando tra racconti noti e meno noti, l’autore ha così stilato un elenco variegato, che tocca diversi autori ed epoche tracciando un percorso soggettivo e interessante.

TOPOLINO E L’ILLUSIONISTA (1941)
DI MERRILL DE MARIS E FLOYD GOTTFREDSON

Classica avventura urbana degli anni Trenta-Quaranta, di quelle che si alternavano alle lunghe avventure che vedevano Topolino in giro per il mondo ad affrontare pericoli, indagini e misteri.
In questa parentesi cittadina, invece, Mickey deve vedersela con problemi d’amore (come recita il titolo originale della storia, Love trouble). Minni ha infatti iniziato a frequentare un bellimbusto allampanato ricco di charme e con doti da prestigiatore, che è riuscito a incantare la topina e buona parte della cittadinanza. Topolino partirà al contrattacco per recuperare terreno con la propria compagna, arrivando addirittura a usare la carta della gelosia per farla vacillare.
Al di là dei risvolti da blanda detective-story, la breve avventura di Merrill De Maris e Floyd Gottfredson è incentrata sugli “incidenti di percorso” che capitano anche nelle coppie più rodate e nella determinazione che serve per curare una relazione. Il tutto raccontato con una naturalezza e credibilità che difficilmente si riscontrano oggi su Topolino.

PAPERINO E IL RITORNO DI REGINELLA (1974)
DI RODOLFO CIMINO E GIORGIO CAVAZZANO

In Paperino e l’avventura sottomarina Rodolfo Cimino creò Reginella, sovrana di un lontano pianeta che incrocia la propria strada con Paperino e, quando questo accade, i due si innamorano.
Lo sceneggiatore decise di riutilizzare il personaggio in altre occasioni, negli anni seguenti, e la prima di queste è proprio Il ritorno di Reginella. Se tutte le storie di questo ciclo sono caratterizzate dall’amore forte e drammatico – perché negato – tra i due protagonisti, questa seconda avventura è forse quella in cui, per quanto mi riguarda, l’incontro tra i due si fa più intenso e, in modo direttamente proporzionale, anche più commovente, poiché non può arrivare a un felice coronamento. I doveri di regnante, che impongono a Reginella di rinunciare alla propria felicità personale per il bene del proprio popolo, la rendono una figura tragica ma al contempo ammirevole per il suo senso di responsabilità e Paperino, diviso tra la sua relazione storica e questa nuova infatuazione, mostra una vulnerabilità delicata che Cimino ha ben saputo raccontare.
I disegni di Giorgio Cavazzano offrono un ottimo contraltare al tutto, grazie ai tratteggi di alcune scene, al dinamismo con cui rappresenta Donald e all’estetica dolce e da pulcino di Reginella.

QUI, QUO, QUA E IL TEMPO DELLE MELE (1988)
DI MASSIMO MARCONI E MASSIMO DE VITA

Storia tra le più celebri a tema romantico, grazie ai disegni di un Massimo De Vita in fase crescente, al titolo che richiama quello dell’omonimo film con Sophie Marceau e ovviamente alla sceneggiatura di Massimo Marconi, che inquadrava molto bene Qui, Quo, Qua nella loro dimensione fanciullesca in crescita, quella fase di transizione tra il voler stare lontano dall’universo femminile e i primi segni di interessamento nei suoi confronti.
Quo si innamora infatti di una nipotina di Paperina appena giunta a Paperopoli, ma il disappunto dei fratelli è tale che tentano in tutte le maniere di riportarlo alla “sanità mentale”.
La storia si regge quindi per buona parte sulle gag create dai tentativi di Qui e Qua di far naufragare la nascente relazione, ma è interessante osservare i primi sintomi dell’innamoramento su Quo, portati all’esasperazione dalla prosa disneyana che Marconi padroneggia così bene.

ZIO PAPERONE E IL “TRADIMENTO” DI BRIGITTA (1989)
DI CLAUDIA SALVATORI E ROMANO SCARPA

Fin da quando è stata introdotta da Romano Scarpa in Zio Paperone e l’ultimo Balabù, Brigitta ha rappresentato la possibilità dell’amore nella vita matura del miliardario paperopolese. Sebbene spesso rimanga ambiguità sul carattere puramente sentimentale o anche veniale della papera, le attenzioni di Brigitta, la sua abnegazione e la passione più pura l’hanno quasi sempre connotata come genuinamente affezionata allo Zione. Le storie migliori incentrate sul burrascoso rapporto di amore-odio tra i due sono quelle in cui gli autori mostrano qualche cedevolezza sentimentale da parte di Paperone, e in tal senso è d’uopo ricordare La formula della ricchezza di Carlo Panaro e diverse storie di Roberto Gagnor uscite negli ultimi anni.
In questa selezione ho scelto però una voce femminile, Claudia Salvatori, brava giallista e scrittrice che tra gli anni Ottanta (inizialmente all’interno dello studio Staff di If) e Novanta ha scritto per Topolino diverse storie veramente riuscite, spesso disegnate proprio da Scarpa. Rientra in questo filone Il “tradimento” di Brigitta, nella quale la sceneggiatrice immagina che la papera si innamori di un dandy raffinato capace di ricoprirla d’attenzioni. Non è l’unica avventura che gioca su questa variante (e lo stesso Gagnor ha usato tale spunto in una sua recente prova), ma la Salvatori imbastisce il plot con un piglio molto intenso e personale, capace di avvicinarsi all’ambiguità del sentimento di Paperone verso Brigitta, mostrando la sua attenzione al destino della ex-spasimante. Qualcosa che se proprio non è amore si connota comunque come un affetto importante e profondo, che lo spinge a muoversi anche contro i propri interessi per evitare che possa accaderle qualcosa di male, dimostrando anche un pizzico di gelosia e il fatto che, in fondo, le attenzioni della papera gli dispiacciono solo fino a un certo punto.

NONNA PAPERA E I RACCONTI ATTORNO AL FUOCO: IL BEL CAVALIERE E LA REGINA DEL LAGO PERDUTO (1990)
DI RODOLFO CIMINO E GIORGIO CAVAZZANO

Una delle più felici creazioni del compianto Rodolfo Cimino è senz’altro la serie dei Racconti attorno al fuoco, insieme di storie con personaggi creati ex-novo, protagonisti delle leggende che Nonna Papera racconta a Zio Paperone, Paperino e Qui, Quo, Qua in periodiche riunioni alla fattoria della decana della famiglia.
Tutti i racconti del ciclo sono caratterizzati da un alto tasso di sentimento e commozione, descrivendo spesso situazioni difficili e realmente tristi ma anche forti ribaltamenti positivi o segnali di bontà potenti.
Non manca quindi l’amore, tra gli ingredienti principali, e Il bel cavaliere e la regina del lago perduto è forse il racconto romantico più significativo: una storia d’amore sofferta che parla di distanza, invecchiamento, determinazione nel voler condividere la vita con la propria amata, nonostante si sia divisi in modo irreparabile, e infine l’importanza anche di una sola notte da passare insieme. Temi forti e drammatici, che Cimino mette su carta con una sensibilità unica e che rimangono nel cuore del lettore, che non può restare indifferente anche grazie ai bei disegni di Giorgio Cavazzano.

ZIO PAPERONE IN: CUORI DELLO YUKON (1995)
DI DON ROSA

Don Rosa ha impostato la sua carriera disneyana sulle orme delle storie di Carl Barks, che ha usato come suo personale “canone” entro cui muoversi per la propria produzione.
Tra i tanti riferimenti, personaggi e situazioni mutuati dall’opera barksiana, uno dei suoi preferiti è senz’altro il periodo della corsa all’oro del Klondike, alla quale Zio Paperone ha partecipato da giovane, e in particolare il burrascoso sentimento verso la ballerina di saloon Doretta Doremì, introdotta da Barks in Zio Paperone e la Stella del Polo.
Tra le varie storie nelle quali Don Rosa ha ripreso il personaggio spicca senz’altro Cuori dello Yukon, nella quale i due si avvicinano e allontanano continuamente, si cercano e si evitano, in una sorta di curioso, timido e orgoglioso balletto nel quale nessuno dei due vuole esporsi troppo, entrambi troppo duri per mostrare segni di cedimento e per rispettare un’immagine, che devono mantenere nel difficile contesto della corsa all’oro.
Tra colpi bassi reciproci, schermaglie e tentativi sotterranei di avvicinamento, cercando sempre di far fare all’altro la prima mossa, si muove quest’avventura ambientata nel Grande Nord, nella quale l’autore riesce in qualche modo a equilibrare bene gli elementi in gioco, senza eccedere troppo nel gestire i sentimenti soffusi, cosa che non gli riuscirà invece nella successiva La prigioniera del Fosso dell’Agonia Bianca.

QUO E LA MAGIA DI SAN VALENTINO (1996)
DI NINO RUSSO E ALESSANDRO BARBUCCI

Dopo Il tempo delle mele, Quo si innamora almeno in un’altra occasione, questa volta nei panni di Giovane Marmotta. Una viziata ragazzina viene infatti obbligata dai genitori ad iscriversi nel corpo delle Gioiette – controparte femminile delle GM – e Quo, infatuatosene, decide di aiutarla a superare l’esperienza, non accorgendosi di essere sfruttato da chi approfitta della sua debolezza e del suo sentimento.
Il tema dell’amore conosce quindi, nella versione di Nino Russo, la sua versione più subdola, dove una delle due parti in gioco si approfitta dell’altra, e nonostante il prevedibile lieto fine questa variante più problematica differenzia la storia da altre dello stesso tipo. Ottimi i disegni di Alessandro Barbucci, che all’epoca era nel pieno della sua sperimentazione grafica che l’avrebbe poi portato ad esplodere pochi anni dopo, su PK, W.I.T.C.H. e poi fuor di Disney, e che nel piccolo di questa storia offre un tratto dinamicissimo, espressioni vitali e inquadrature ardite.

TIP E TAP IN: “MAI DIRE MAGGIE” (1999)
DI GAJA ARRIGHINI E CARLO LIMIDO

Verso la fine degli anni Novanta su Topolino videro la luce una serie di storie in cui Tip e Tap, i due nipotini di Mickey Mouse, assurgevano al ruolo di protagonisti. I due gemelli venivano inseriti in contesti giovanilistici più convincenti del solito e apparivano leggermente cresciuti, collocandosi a spanne nella fascia dei 14-15 anni.
Questo ha permesso la costruzione di storie in cui Tip e Tap rappresentavano i preadolescenti, tra gare sportive, gite, gare in skate o addirittura la gestione di un bar.
Non poteva mancare inoltre anche il tema dell’amore, e a tal proposito si ricordano Tip & Tap e i problemi di cuore e Tip e Tap e la settimana scatenata, ma in speciale modo Mai dire Maggie. In questa avventura i due fratelli si innamorano della stessa ragazza ed entrano quindi in competizione per la conquista del suo cuore, in una sequela di colpi bassi e di salti mortali per farsi notare da questa Maggie appena arrivata in città. Gaja Arrighini costruisce una storia tutto sommato semplice ma ricca di spunti, onesta e diretta, con un’evoluzione di trama interessante e sensata e accompagnata dai disegni plastici di Carlo Limido.

PAPERINIK E L’AMORE NELL’OBLIO (2010)
DI GIORGIO SALATI E PAOLO MOTTURA

Per una serie di circostanze Paperina dimentica di essere fidanzata con Paperino ma si convince invece di avere da sempre una relazione con Paperinik, ignorando ovviamente la reale identità del supereroe.
È l’incipit di un’avventura malinconica e intimista: non è la prima volta che Paperino si ferma a riflettere su come la figura del suo alter ego mascherato lo metta in ombra nei confronti delle persone a lui care, ma mettere in mezzo in maniera così diretta e dolorosa la sua storia con Paperina conferisce un livello di dramma e intensità alla questione piuttosto iconico. Giorgio Salati è assai abile nello scrivere di un Paperino determinato a riconquistare la propria amata e a dimostrare che, al netto di tutto, il personaggio rimane prezioso e insostituibile anche nella sua “versione base”.
L’atmosfera melanconica viene accentuata dal tratto gotico di Paolo Mottura, che, oltre a graziare la storia con alcuni panorami mozzafiato di una Paperopoli molto simile alla Gotham City di Batman vista nel film di Tim Burton, carica di sensazioni gravi e drammatiche alcune scene particolarmente iconiche della storia, facendo entrare il lettore nel mood adatto.

TOPOLINO E IL GRANDE MARE DI SABBIA (2011)
DI TERESA RADICE E STEFANO TURCONI

Siamo nei primi anni del Novecento. La giovane ereditiera Minnie Manymoney assume una guida – Topolino – per muoversi nel deserto del Sahara e poter incontrare il suo romanziere preferito, della quale è follemente innamorata basandosi solo su quello che ha saputo comunicarle con i suoi libri.
Teresa Radice e Stefano Turconi inseriscono molto di sé stessi in questa storia, come capita molto spesso nella loro produzione fumettistica, disneyana e non solo. In Il grande mare di sabbia si ritrovano l’amore per i viaggi, la passione per i luoghi esotici e lontani, l’attenzione verso le diverse culture che ci arricchiscono nel fertile incontro con esse e l’importanza rivestita dalla lettura.
Questi elementi basterebbero già a delineare questo fumetto come una storia d’amore, in senso ampio: ma lo spunto iniziale della ricerca di una misteriosa persona – che è la proiezione di un ideale di amore poiché del tutto sconosciuta – e il fatto che durante il viaggio Minnie si invaghisca della sua guida – sentimento più concreto – rendono questa avventura una delle più prettamente romantiche e dolci tra quelle firmate dalla coppia. I disegni e i colori di Turconi pennellano adeguatamente la sceneggiatura della Radice, rappresentando con perizia dune, tende, dromedari e abiti del luogo, portando nelle tavole influenze lontane e suggestive, creando un setting tanto atipico quanto adatto alla romantica vicenda.

TOPOLINO E LA STELLA CHE CADDE E TORNÒ IN CIELO (2013)
DI ROBERTO GAGNOR E GIAMPAOLO SOLDATI

Roberto Gagnor decide di muoversi nel solco del fantastico per raccontare una storia tanto onirica quanto romantica. Topolino e Gambadilegno sono quasi comparse rispetto a Ted e Robin, due ragazzi che molti anni prima si erano sinceramente innamorati prima che le bugie di un geloso terzo incomodo, Jack, rovinassero l’idillio e creassero una bolla temporale nel piccolo paesino in cui è ambientata la vicenda, bolla che funge anche da metafora in un secondo livello di lettura. Anche un sentimento d’amore può avere delle ombre, e la felicità di qualcuno può rappresentare l’infelicità di altri, che possono decidere di agire male, accecati dall’odio. In questo strano triangolo Gagnor racconta una vicenda dal sapore quotidiano, quasi banale, arricchendola però del sottotesto immaginifico e riuscendo così a valorizzare l’argomento del testo, anche grazie a una narrazione non sequenziale e ai flashback basati solo sulla mimica che rendono la lettura più stuzzicante.
Giampaolo Soldati fa un buon lavoro: se i suoi Topolino, Minni e gli altri personaggi noti non spiccano particolarmente, possiamo però apprezzare delle ambientazioni assai suggestive e calzanti a far da sfondo alla vicenda. Per quanto riguarda Ted, Robin e Jack, a fronte di un character design piuttosto semplice, offrono comunque alcuni dettagli apprezzabili e in grado di connotarli nella giusta maniera.

Abbiamo parlato di:
Topolino e l’illusionista
Merrill De Maris, Floyd Gottfredson
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Gli anni d’oro di Topolino #5

Paperino e il ritorno di Reginella
Rodolfo Cimino, Giorgio Cavazzano
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: I grandi classici Disney #350

Qui, Quo, Qua e il tempo delle mele
Massimo Marconi, Massimo De Vita
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Topolino Diamond Edition

Zio Paperone e il “tradimento” di Brigitta
Claudia Salvatori, Romano Scarpa
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Le grandi storie Disney – L’opera omnia di Romano Scarpa #47

Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco – Il bel cavaliere e la regina del lago perduto
Rodolfo Cimino, Giorgio Cavazzano
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Topolino Story #111

Zio Paperone in: Cuori dello Yukon
Don Rosa
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Tesori International #2

Quo e la magia di San Valentino
Nino Russo, Alessandro Barbucci
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Le più belle storie Disney #24

Tip e Tap in:“Mai dire Maggie”
Gaja Arrighini, Carlo Limido
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: I mitici Disney #26

Paperinik e l’amore nell’oblio
Giorgio Salati, Paolo Mottura
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Paperinik Appgrade #29

Topolino e il grande mare di sabbia
Teresa Radice, Stefano Turconi
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Disney BIG #116

Topolino e la stella che cadde e tornò nel cielo
Roberto Gagnor, Giampaolo Soldati
Scheda Inducks
Ultima pubblicazione: Disney BIG #104

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