Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Eliana Albertini con la sua illustrazione “Draw like nobody’s watching”. Buona visione.
Draw like nobody’s watching
“Lo spazio bianco è un posto dove ti puoi rifugiare per fare quello che vuoi senza farti ved… ah no aspetta, e se invece stessero guardando tutti?!” – Eliana Albertini
Eliana Albertini
Nata nel 1992 nella sperduta provincia di Rovigo. Ha vissuto nella palude, vicino al mare e alla foce del Po, ma non ha mai imparato a nuotare bene. Durante l’adolescenza sacrifica tre ore al giorno sui mezzi per raggiungere il liceo artistico più vicino ma poi per frequentare l’Accademia di Belle arti decide di trasferirsi a Bologna, dove finalmente può svegliarsi mezz’ora prima della lezione. Nel 2013 diventa una delle fondatrici di Blanca, collettivo che autoproduce volumi di fumetto e illustrazione per bambini. Comincia a collaborare con varie riviste, fanzine e case editrici ma solo nel 2017 si dedica al suo primo libro: conosce Luigi Meneghello, diventano amici e scrive la sua biografia a fumetti per Beccogiallo (“Luigi Meneghello, apprendista italiano”). Ha poi continuato a produrre fumetti raccolti in piccole autoproduzioni o sparsi nel web, credeva non servissero a niente ma nel 2019 le hanno fatto vincere il premio “Nuove strade” al Napoli Comicon. Il suo ultimo libro a fumetti è sempre per Beccogiallo – collana di fiction “Rami” – e si chiama Malibu.
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