Se la relatività si dimostrerà corretta, i tedeschi mi considereranno tedesco, gli svizzeri diranno che sono cittadino elvetico e i francesi mi definiranno un grande scienziato. Se si dimostrerà errata, i francesi diranno che sono svizzero, gli svizzeri che sono tedesco e i tedeschi che sono ebreo.
Albert Einstein, in effetti, ha cercato di essere un apolide e soprattutto uno scienziato, animato in particolare dalla curiosità su come funziona l’universo. Riuscire a classificarlo in una semplice definizione, come quella di comodo, “genio”, non è impresa semplice e lo si comprende bene sin dalla seconda pagina di Einstein, la biografia a fumetti di Corinne Maier e Anne Simon pubblicata in Italia da Panini Comics nella linea 9L.
Le due autrici, dopo aver realizzato le biografie di Freud e Marx, proseguono con un nuovo grande protagonista del XX secolo.
Confrontarsi con la storia
Einstein nacque in un periodo storico particolarmente violento e razzista. Alcuni degli eventi storici precedenti alla sua nascita furono la guerra franco-prussiana (1870), la comune di Parigi (1871), un crac finanziario con conseguenti 17 anni di crisi (1873), mentre nel frattempo Bismarck varava leggi atte a soffocare le rivendicazioni dei lavoratori1 (1878) e Wilhelm Marr fondava la Lega degli Antisemiti (1879).
Con la costruzione di questa premessa storica si apre l’Introducing: Einstein di Joseph Schwartz, professore di fisica presso l’Università di New York, e Michael McGuinness, pittore, illustratore, disegnatore. Inevitabile per chi scrive queste righe, e più in generale per il lettore di fumetti interessato al genere di approfondimento scientifico, il confronto tra quest’ultimo e il volume di Maier e Simon, e, allargando l’orizzonte, tra l’approccio degli Introducing e il nuovo fumetto scientifico.
Se la storica serie propone uno stile più vicino al libro illustrato e centrato soprattutto sulla scienza e le sue scoperte, il nuovo fumetto scientifico che sta avendo sempre più successo, anche sull’onda delle opere scritte da Jim Ottaviani, si concentra soprattutto sulle storie degli scienziati. Non fa eccezione nemmeno quest’ultimo volume dedicato ad Albert Einstein che, a differenza di quanto fatto da Schwartz e McGuinness, distribuisce il contesto storico all’interno dell’albo in maniera più diluita utilizzando poche vignette piuttosto che la decina di pagine presenti nell’Introducing.
Anche l’approccio grafico è differente: mentre McGuinness realizza soprattutto delle illustrazioni senza la classica suddivisione in vignette, questo anche perché una buona parte dell’Introducing è dedicato alla spiegazione dei concetti legati a lavori di ricerca di Einstein, Anne Simon realizza un fumetto vero e proprio su una griglia di base di 4 strisce da 3 vignette ciascuna. Questa impostazione permette di riempire di eventi e informazioni le pagine, utilizzando poi una narrazione veloce anche grazie al racconto in prima persona di Einstein.
La chiave è la geometria
Uno dei punti chiave, sia biografici sia visivi del volume, è però la geometria. Questa entra nella formazione del piccolo Albert grazie a Max Talmey, studente di medicina, che frequentava casa Einstein e passava al bambino una serie di testi scientifici, divulgativi e non, come ad esempio il libro di Theodor Spieker sulla geometria piana2.
Questa divenne ben presto per il ragazzino uno dei rifugi dalla realtà quotidiana, fatta sia di bei momenti, come le passeggiate nei boschi dove curiosare in mezzo alla natura, o le lezioni di violino, o il regalo più bello, una bussola donatagli dal padre, ma anche di lezioni noiose, difficoltà economiche, antisemitismo.
Per illustrare tutto questo, Anne Simon si sbizzarrisce alternando pagine ricche di vignette a illustrazioni più ampie, anche a tutta pagina, molte delle quali composte in maniera surreale dove la geometria, in questo caso non euclidea (come quella della relatività generale), gioca un ruolo essenziale nella rappresentazione delle idee scientifiche di Einstein. La tecnica di composizione di molte di queste illustrazioni si basa su uno sfondo statico su cui i personaggi si muovono in libertà cambiando la loro posizione nell’ambiente senza alcuna separazione con una griglia. Tale composizione, utilizzata ad esempio nei fumetti storico-scientifici disneyani degli anni ’70 e ’80 del XX secolo da Hector Adolfo de Urtiága, è evidentemente mutuata dalle illustrazioni dell’incisore olandese Cornelius Escher.
Il tratto umoristico, invece, mutuato da autori come Claire Bretecher (come la stessa autrice ha raccontato a Paul Buhle del Comics Journal) e Georges Wolinski, che raggiunge la medesima sintesi grafica ottenuta in Italia da Tuono Pettinato, mantiene la leggerezza della narrazione della Maier restituendo al lettore un prodotto gradevole, coerente con la figura del personaggio raccontato e abbastanza preciso. Ad esempio alcune delle immagini scelte o alcune delle espressioni messe in bocca ad Einstein, per quanto riescano efficaci nell’avvicinare il lettore moderno, suggeriscono una passione per la fantascienza che il fisico non ha mai avuto.
Nonostante questi dettagli, la caratterizzazione di Einstein risulta ottima: Corinne Maier sceglie di non nascondere nulla del fisico teorico, restituendo un essere umano a tutto tondo con le sue difficoltà come marito e genitore, o il suo senso di responsabilità nei confronti di una bomba nucleare cui non ha mai lavorato direttamente, senza dimenticare il suo essere fuori dagli schemi e quella leggerezza che ha caratterizzato tutta la sua vita anche di fronte ai violenti attacchi antisemiti di cui fu testimone e vittima fin da bambino.
A parte qualche concessione alla modernità (a volte anche nel gergo utilizzato dai personaggi) siamo di fronte a un libro bello e ben curato che si inserisce a buon diritto nell’ormai ben consolidato genere del fumetto scientifico.
Abbiamo parlato di:
Einstein
Corinne Maier, Anne Simon
Traduzione di Vania Vitali
Panini Comics, luglio 2016
64 pagine, cartonato, colori – 18,00 €
ISBN: 9788891220363
A tal proposito il cancelliere avrà a dire: “I grandi problemi attuali non verranno risolti con decreti e voti di maggioranza, ma col ferro e col sangue“ ↩
Lehrbuch der ebenen Geometrie mit Übungs-Aufgaben für höhere Lehranstalten, che può essere reso come “Libro di testo di geometria piana con esercizi per istituti superiori“ ↩