La strage compiuta senza motivo apparente da Lance Snow, ex compagno dell’Ispettore Carpenter nel SAS, l’addestrato corpo militare inglese, da il via a una serie di atti di violenza che deflagrano in pericolose sommosse cittadine.
È il turno dello scrittore Giovanni Eccher di raccontare un nuovo capitolo di avvicinamento al fatidico arrivo della meteora, che culminerà nel numero 400 della serie regolare. Eccher confeziona uno degli episodi migliori di questa lunga saga, stavolta davvero strettamente connesso al minaccioso corpo celeste, con spunti che sembra possano avere pesanti ripercussioni sui numeri a venire.
Una sceneggiatura forse non eccessivamente originale nello sviluppo, ma solida, ben calibrata e ottimamente dialogata, in cui il perno centrale della narrazione diventa la figura di Carpenter, che finalmente è sviscerata e approfondita in modo appropriato, svelando lati oscuri e nascosti del suo passato che condizionano il suo presente con pesanti conseguenze psichiche e fisiche. Quella di Eccher è anche una meditazione sulla violenza, sulla guerra, su come siano parte integrante e ineluttabile della storia umana. Un virus latente che aspetta solo di essere innescato da un singolo per contagiare la massa portandola a gesti e azioni impensabili.
Ai disegni troviamo il veterano Luigi Siniscalchi, uno dei grandi totem della famosa scuola salernitana di cui fanno parte autori quali Bruno Brindisi e Roberto De Angelis. L’autore ha ormai abbandonato la linea chiara per affidarsi a uno stile più nervoso, il cui fitto tratteggio e il tratto più pregno, pesante, si esaltano tanto nella recitazione più intima dei personaggi, quanto nelle scene di follia collettiva presenti nelle tavole. Numero decisamente convincente.
Abbiamo parlato di:
Dylan Dog #396 – Il suo nome era Guerra
Giovanni Eccher, Luigi Siniscalchi
Sergio Bonelli Editore, settembre 2019
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977112158004790396