Paola Barbato, al ritorno sulle pagine della serie regolare dell’Indagatore dell’incubo dopo ben 16 mesi di assenza, dimostra con Il Crollo di essere fra i pochi membri dello staff di sceneggiatori di Dylan Dog a scrivere ancora storie minimamente interessanti. E non perché questa sia perfettamente riuscita: leggermente confusionaria, in alcuni punti lenta, autoreferenziale, Il Crollo è forse tra le storie meno riuscite della Barbato. Ma la sceneggiatrice lombarda dimostra su queste pagine di possedere quel rispetto verso il lettore che manca ad altri scrittori. Niente spiegoni di 20 pagine, niente assurdi colpi di scena finali, un Dylan che si comporta da Dylan e una narrazione moderna, ricca di flashback, che di volta in volta pungola la fantasia di chi la legge, alla ricerca di spiegazioni e di perché. E anche se il perché si rivela poi abbastanza fiacco, è il presentarlo senza ballon pieni di inutili parole, che ammorbano l’immaginazione e la voglia di aprire un altro albo del personaggio di Sclavi, a salvare capra e cavoli. Da sufficienza i disegni di Freghieri, in alcune parti un po’ tirati via, ma che in altre riescono a rappresentare alla perfezione le atmosfere claustrofobiche e misteriose descritte dalla Barbato.
Abbiamo parlato di:
Dylan Dog #313 – Il Crollo
Paola Barbato, Giovanni Freghieri
Sergio Bonelli Editore, ottobre 2012
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,90€
ISBN: 9771121580009