Nuove tecniche di combattimento, un po’ di spazio per i comprimari e alcuni dettagli sulla natura degli Angeli: questi gli elementi più interessanti inseriti da Akira Toriyama e Toyotaro nel dodicesimo volume di Dragon Ball Super, pubblicato da Star Comics. Mentre Goku e Vegeta sono impegnati altrove, è compito dei guerrieri rimasti sulla Terra difendere il pianeta dagli scagnozzi di Molo, l’antagonista della saga cominciata nel nono tankobon.
La storia offre scontri, che – pur mancando di vero pathos – risaltano per il ricorso a strategie interessanti, allenamenti e i soliti stratagemmi necessari per consentire ai protagonisti e al villain di raggiungere l’apice della forma fisica. Anche se mancano i colpi di scena, agli appassionati può far piacere rivedere in azione Gohan, Piccolo e perfino il bistrattato Yamcha. Le gag sono ridotte all’osso e quelle presenti non sono molto efficaci; la tensione non è elevata: ci si trova di fronte a un albo di passaggio che va a diluire ulteriormente un arco narrativo più dilatato dei precedenti.
Tuttavia la lettura non è noiosa e va sottolineato il merito di Toyotaro, abile a esprimere la propria fantasia nella rappresentazione delle diverse mosse. Infatti, il continuo miglioramento nella fluidità dei movimenti rappresentati è di buon auspicio per la resa estetica della battaglia decisiva ormai alle porte. Piuttosto, gli si può rimproverare di eccedere con le vignette di piccole dimensioni, nelle quali è costretto a tagliare troppo le figure.
Abbiamo parlato di:
Dragon Ball Super #12
Akira Toriyama, Toyotaro
Traduzione di Michela Riminucci
Star Comics, 2020
192 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,50 €
ISBN: 9788822619617