Disegnare Spider-Man – Miles Morales: intervista a Federico Vicentini

Disegnare Spider-Man – Miles Morales: intervista a Federico Vicentini

È uscito a settembre 2019 il primo numero di Absolute Carnage: Miles Morales, miniserie dedicato allo Spider-Man arrivato dritto dall'universo Ultimate. A disegnarlo un autore italiano: Federico Vicentini. Ripercorriamo la sua carriera fino al suo esordio con la Marvel.

Ho conosciuto Federico Vicentini qualche anno fa. All’epoca cercavo un disegnatore per proporre una mia sceneggiatura di Spider-Man alla Marvel Comics. Federico aveva già mostrato il suo portfolio all’editore, la storia gli piaceva e provammo. Mandammo la sceneggiatura accompagnata da cinque pagine e una prova a colori, ma non se ne fece nulla. Federico nel frattempo ha continuato a insistere e così eccolo, qualche anno dopo, a disegnare Spider-Man sulla miniserie Absolute Carnage: Miles Morales. Il minimo che potevo fare era intervistarlo.

Innanzi tutto presentati ai lettori: chi sei? Quanti anni hai? Da dove vieni?
Mi chiamo Federico Vicentini, classe ‘89. Vivo in una piccola frazione di Adria in Veneto. Sono sempre stato un appassionato di fumetti, anche se all’inizio l’interesse era dato dai cartoni animati dell’epoca, come il Batman di Bruce Timm, Action Man, Biker Mice e tanti altri. Negli anni 90 c’era una grande varietà di cartoni!
Il primo ricordo che ho riguardo al disegno è delle elementari quando copiando le immagini di Dragonball mi resi conto che ero più dotato rispetto al resto della classe. Con il tempo ho continuato a coltivare questa passione ma ancora non pensavo al disegno come possibile lavoro, non leggevo nemmeno tanti fumetti a parte quelli Disney di Topolino & Co. La svolta è venuta quando un giorno accompagnai mia cugina a fare una commissione in edicola per conto di sua sorella più grande. Tornammo a casa con un Dylan Dog e incuriosito dalla copertina del mitico Villa (ricordo anche quale, era uno dei primi numeri del super Book) iniziai a sfogliarlo e a essere tremendamente affascinato dal disegno. Da lì in poi mi si è aperto un mondo. Iniziai ad andare in edicola a comprare tutto quello che trovavo (soldi permettendo!) e ho cominciato a pensare seriamente che quello del fumettista poteva essere una professione. Dopo le medie mi sono iscritto al liceo artistico e successivamente alla scuola internazionale di comics di Padova.

Raccontaci il tuo percorso: questo se non sbaglio è il tuo primissimo lavoro Marvel. Come ci sei arrivato? Come ti sei trovato a lavorare per la casa delle idee? E con lo sceneggiatore Saladin Ahmed?
Il primo contatto Marvel che ho avuto è stato durante il colloquio, per cui ero stato selezionato, durante la manifestazione di Mantova Comics del 2014 con l’editor Nick Lowe. Avevo fatto delle prove sia di Spider-Man che degli X-Men che andarono bene anche se non ne ero soddisfatto. È passato un po’ prima di venire preso per lo Spider-Man – Miles Morales e ho avuto modo di migliorarmi.
Il rapporto che ho avuto con gli editor e con lo scrittore è stato molto tranquillo. Nel senso che loro si sono dimostrati sempre molto entusiasti e disponibili e non ho mai avuto problemi. Le sceneggiature americane sono molto libere e lasciano tanta libertà al disegnatore per permettergli di muovere i personaggi come meglio crede.

Raccontaci un po’ di te e Marvel: qual è il tuo personaggio preferito? E in generale?
Personaggio preferito? Nell’universo Marvel per un lungo periodo è stato il Peter Parker di Ultimate Spider-Man. Sono passato poi a Capitan America per finire adesso con Daredevil: il rilancio disegnato da Marco Checchetto e la serie tv Netflix ingiustamente cancellata mi hanno reso il personaggio molto più interessante!
Al di fuori dell’universo Marvel invece è più difficile rispondere. Forse al momento le storie che più leggo con piacere sono quelle di Dago passando poi per Tex (ho sempre avuto un debole per il genere western). Ma, tornando agli USA, mi piace molto anche il nuovo rilancio di Conan il barbaro della Marvel e Invincible di Kirkman e Cory Walker per Image.

Raccontaci per filo e per segno come è stato disegnare per Spider-Man!
Una grandissima esperienza! Anche se inizialmente ero abbastanza intimorito da molti fattori. La deadline in primis; in America hanno delle scadenze molto ristrette al confronto di quelle italiane e avevo paura di non stare nei tempi. Però dopo aver concluso il primo numero in anticipo sulla scadenza ho capito che non era un’impresa così impossibile. L’altro timore era legato al personaggio, anzi, più che paura era senso di inferiorità. Chi mi conosce sa bene che sono il peggior giudice di me stesso, ma di quelli cattivissimi, quindi avevo il timore di non riuscire rendere bene un personaggio così importante come Spider-Man.
Il mio rapporto con lo Spider-Man – Miles Morales posso paragonarlo a una montagna russa. Il fatto è che per gran parte della mia vita ho seguito la testata di Ultimate Spider-Man: quando è stato sostituito da Miles Morales l’ho presa molto male e ho smesso di comprare la testata. Però, i disegni della grandissima Sara Pichelli mi hanno convinto a ricomprarlo e ho iniziato ad apprezzarlo sempre di più, fino al recentemente film animato (e che consiglio a tutti di guardare). Destino ha voluto che venissi contattato da Marvel poco dopo. Non ho avuto difficoltà a disegnarlo e mi sono trovato subito a mio agio, sia con lui che con i villain della storia.  La mia storia è uno spin off dell’evento Absolute Carnage che coinvolge gran parte dei personaggi della Casa delle Idee e, se avete già iniziato a leggere qualcosa, sarà una saga dai toni horror.

Quali sono stati i tuoi precedenti lavori prima di Spider-Man?
Inizialmente ho lavorato a una storia online di Agenzia Incantesimi di Federico Memola. Ho poi collaborato a un numero per la collana di 6 albi (scritti da Francesco Matteuzzi e disegnata da altri colleghi della scuola Comics di Padova) per l’associazione Gal Patavino dal titolo Le avventure di Almorò che si è occupata di far conoscere l’ambientazione Italiana attraverso questo personaggio che in ogni storia passava per un luogo noto (nel mio caso era l’altopiano di Asiago). Ho fatto una storia per Lanciostory scritta da Luca Mazzocco e, sempre con Memola, ho disegnato Il Regno dei Fanes, libera trasposizione a fumetti tratta dalle leggende del Trentino. Sono passato poi per un numero di Steams edito da Noise Press scritta da Luca Frigerio. Infine sono arrivato alla scuderia Bonelli con Dragonero Adventures e Orfani – Sam, per finire poi alla Marvel. Tra un lavoro e l’altro ho avuto varie collaborazioni con agenzie di grafica e per numeri speciali per fiere del fumetto, come lo speciale Diabolik a cui ho fatto le chine per le matite di Alessio Beccati e l’albetto crossover tra Jonathan Steele e L’insonne, entrambi pubblicati per la fiera del fumetto di Rovigo Comics. In più, sono stato creatore grafico e disegnatore, per buona parte della prima stagione, del webcomic #vengoanchio scritto da Matteuzzi e Mazzocco.

Hai qualche anteprima sull’episodio che hai disegnato che puoi rivelarci?
Il primo episodio (di tre) in realtà è uscito da qualche giorno ed è già reperibile in digitale dal sito Marvel o anche più semplicemente da Amazon. Per la pubblicazione italiana invece penso bisognerà aspettare un po’, ma non so dire quanto.

Ma non ci hai rivelato nulla! Ho capito: lo compreremo! Nel frattempo sei già su un nuovo progetto Marvel?
Si, sono stato contattato ancora prima di finire l’ultimo numero di Miles Morales. Non posso però divulgare ancora niente: posso solo dire che sarà una storia mozzafiato e super action!

Ultima domanda: oggi hai trent’anni, dove ti vedi tra dieci?
Mi vedo disegnare su una bellissima spiaggia alle Bahamas o intento a realizzare una mia storia avventurosa scritta grazie alla mia futura esperienza nei viaggi intorno al mondo. Se invece devo essere realista… spero di essere al lavoro su una futura serie di Indiana Jones di cui sono fan sfegatato. Cioè, se con i nuovi film di Star Wars ne hanno tratto delle nuove storie è possibile che succeda anche con Indy no? Altra cosa su cui vorrei lavorare è Batman (e chi non lo vorrebbe?) O Daredevil. Comunque sia, spero succeda tutto questo, entrambe le ipotesi!

Intervista condotta via mail a settembre 2019.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *