Dick Browne – Il grande Hägar

Dick Browne – Il grande Hägar

Uno dei più grandi cartonisti americani dimostra la sua bravura e la sua genialità e, quasi sessantenne, crea una delle strip più divertenti e amate della storia dei comics.
Glénat, 1991 (USA, Hägar the Orrible, 1973)

Ricorda… Quando conosci qualcuno guardalo negli occhi e sorridi… Poi dagli una calda e robusta stretta di mano! Così non può prenderti la spada!
(Hägar parlando a suo figlio Amlet)

Le strip, con le loro daily e sunday pages, hanno accompagnato (e tutt’oggi accompagnano) intere generazioni di lettori e in USA furono un vero toccasana per tutta quella gente, adulti e ragazzi; spesso avevano per protagonisti ragazzini terribili (fin dai tempi dei Katzenjammer Kids, passando per i Peanuts, Tiger e Dennis the Menace fino a Calvin e Hobbes), coppie prese dalla routine quotidiana (dalla famiglia Fenouillard ad Arcibaldo e Petronilla, da Blondie e Dagoberto fino allo splendido Li’l Abner, arrivando al nota coppia formata da Andy Capp e Flo) e animali con vezzi poetici, politici e avventurosi (da Krazy Kat a Pogo passando per l’universo Disney). Inutile dire che le varie strip appena citate furono realizzate da autori divenuti vere leggende del fumetto, vere e proprie colonne delle nuvole parlanti.

Richard “Dick” Browne è uno di quegli autori che, una volta letto, resterà per sempre nei cuori di chi ama la strip americana; dopo un passato come strillone di quotidiani, viene assunto come illustratore e lavora non poco nel campo della pubblicità. Poi, nel 1954, incontra Mort Walker, autore della strip di successo Beetle Bailey e con lui crea una delle strip più riuscite degli anni ’50: Hi and Lois in cui Brown fa conoscere il suo splendido quanto immediato segno artistico che caratterizza con forte espressività ogni personaggio.

Quasi vent’anni dopo, raggiunti i cinquantacinque anni d’età, l’artista americano diventa autore completo con un personaggio tra i più spassosi che abbiano mai popolato le strip americane.
Hägar the Horrible è un vichingo simpatico e per niente orribile; ha l’aspetto del guerriero ma è più felice con un boccale di birra, cerca di tener testa ad una moglie autoritaria e giunonica che tenta di elevarlo ad uno stile di vita più alto, senza sbronze e risse di cui il nostro eroe spesso è protagonista.

Durante le sue razzie nei vari paesi europei non bada tanto alle minacce avversarie quanto a riuscire a soddisfare le richieste della moglie. Ha un figlio, Amlet, più attratto dalle pagine di un libro che dalla spada e una figlia, Honi, che ha il mito delle principesse guerriere e per questo è spesso armata di corazza e scudo; è non sono da meno il fedele ma poco intelligente cane Snert, il dottor Zook e il suo vice e amico Eddie, lo sfigato volenteroso ma tonto.

Il dottor Zook visita Hägar.

Insomma un universo in cui Browne si destreggia con armonia, fra battute esilaranti e un disegno personalissimo che conferma il suo incredibile talento nella sintesi e nella caratterizzazione dei personaggi; il tratto è ancora più sintetico rispetto Hi and Lois e, mentre per la coppia di sposini tipica dell’America anni ’50 Browne era solito usare un retino puntinato (abbastanza comune per le strip del periodo), per il suo eroe vichingo si avvale di un tratteggio che dona alla strip un gustoso tocco di storicità.

NON NE POSSO PIÙ!” strilla Hägar durante una battaglia, “Coraggio Hägar! La battaglia sta per finire!” Lo rassicura il suo braccio destro Eddie. “E chi parla della battaglia? Sono queste merende che mi prepara Helga!” ribatte Hägar, con la sua voglia di bere, poltrire e mangiare che sovrasta quella di comandare e conquistare regni, come si converrebbe a un valoroso capo vichingo. Ma poco importa, perché la simpatia e la goffaggine di questo personaggio hanno bisogno di poche strip per conquistare il cuore dei lettori.

Come mi disse Giancarlo Berardi, circa vent’anni fa, nel suo studio a Genova mostrandomi un’illustrazione di Dick Browne: “Questo è il mio disegnatore umoristico preferito”!
Con il suo segno, così personale e moderno, Dick Browne è l’autore preferito di molti. Lo conferma Hägar, che tutt’oggi, dopo più di quarant’anni, solca i mari alla conquista di qualche regno da conquistare e sempre pronto per una bella bevuta.

La semplice e geniale ironia di Dick Browne.

Curiosità

Hägar the Orrible fu un grande successo fin dalla sua prima apparizione nel 1973: i quotidiani che lo accolsero furono all’inizio circa duecento, per diventare oltre mille del 1975. Alla morte di Dick Browne, avvenuta nel 1989, subentrò suo figlio Chris (che già aveva preso in mano la serie un anno prima a causa dei problemi di salute del padre) che tutt’oggi continua a realizzare sia i testi che i disegni della strip con un successo che non sembra tramontare. Secondo alcuni dati risalenti al 2010 (fonte: Hägar viene distribuito su 1900 quotidiani in oltre 59 paesi e tradotto in tredici lingue (compresi i paesi scandinavi dove la strip gode di grande popolarità).
Per Hägar Browne ha ricevuto il prestigioso premio Reuben nel 1973 e due volte il Comic Strip Award, nel 1984 e nel 1986.
Brown lavorò non poco nel campo pubblicitario: fu suo il logo della famosa banana Chiquita

Edizione Consigliata

Francamente la Glènat realizzò diversi cartonati all’inizio degli anni ’90 pertanto l’edizione consigliata non è l’unica valida, va benissimo una qualsiasi di quelle disponibili: con Hägar si ride sempre.
Il volume è di grande formato, cartonato, e raccoglie alcune strip del 1977, ’78 e 79.
La grafica e la traduzione sono curate dal grande Ferruccio Alessandri.

Altre edizioni

Come dicevo la Glènat ne ha fatte diverse: Il grande Hägar 2, Hägar l’orribile, Hägar il vichingo, ecc… se non ricordo male riproposti anche in versione più economica nella collana Hit Comics.
Buono anche il volume delle Edizioni If che ripropone daily e sunday pages in quasi duecento pagine.

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