In quarta di copertina di Catena di inganni è ritratta Sandra, la rivelazione dell’inedito: capace di relegare Ginko in secondo piano, quest’agente dei servizi segreti è un personaggio così irriducibile e ricco di risorse che sarebbe interessante vederlo opporsi a Diabolik anche in futuro. In questo caso Sandra è un importante ingranaggio del meccanismo a orologeria creato da Tito Faraci, sceneggiatore e, insieme a Mario Gomboli, co-autore del soggetto tratto dall’idea di Angelo Palmas. Malgrado alcuni passaggi più didascalici, la trama funziona alla perfezione, con due colpi di scena, generati dall’originale modulazione del classico stratagemma in virtù del quale Eva e Diabolik si sostituiscono ai loro bersagli. Per esempio, si segnala il piacevole senso di smarrimento che si prova leggendo le pp. 33-45, prima che le tessere compongano il mosaico. La missione dei protagonisti – rubare la corona di fuoco opponendosi ad altri ladri, definiti “normali” da Eva, perché privi del gusto per la sfida che caratterizza il suo amato – prende corpo nelle tavole grazie al tratto spigoloso e marcato di Emanuele Barison. Il disegnatore gioca col bianco e nero e con gli sguardi dei suoi personaggi per trasmettere al lettore anche le emozioni non esplicitate dai testi. Senza che la gabbia lo ostacoli, allarga la visuale sui paesaggi innevati e alterna ai primi piani il dinamismo delle figure intere. I disegni, quindi, costituiscono il valore aggiunto di una storia stimolante e divertente.
Abbiamo parlato di:
Diabolik Anno LVI #4 – Catena di inganni
Tito Faraci, Barison, Emanuele Barison, Matteo Buffagni
Astorina, aprile 2017
130 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,50 €
ISSN: 977112404500070004