Frutto del lavoro congiunto di Panini Comics e Need Games! Dhaka Jaar è allo stesso una storia a fumetti e un manuale del gioco di ruolo che consente di creare e vivere nuove avventure nello stesso scenario. Ai testi Matteo Casali, autore assieme a Helios Pu anche nella stesura del manuale del RPG, mentre copertine e tavole sono opera di Federica Croci.
L’incontro tra un veterano del fumetto italiano (e USA) e la giovane disegnatrice è una convincente storia fantasy il cui fulcro, letti due dei tre volumi previsti, sembra essere la rivelazione, intesa sia come disvelamento di antiche profezie che come scoperta di sé. Giocando con gli elementi classici del genere Casali riesce a imbastire una storia in cui tutti gli elementi tipici delle narrazioni fantasy trovano uno spazio vitale: l’attenzione allo scenario inteso come spazio geografico e varietà di etnie, leggende e capacità magiche, i momenti dedicati all’azione e gli intrighi di palazzo, che si mischiano alle ambizioni personali e ai desideri di vendetta.
Protagonisti principali del primo volume sono Arshal, il suo schiavo/amico Raogh cui si aggiunge Margat, una guerriera che i due salvano da un gruppo di banditi. Arshal pare avere un legame con Namashee, maga affascinante quanto spietata, schiava a sua volta di Bak-Thaweer, funzionario meschino convinto di poter usare i poteri della donna per i propri scopi. Nel corso del primo volume sia Arshal che Raogh scoprono di avere delle abilità magiche e di essere destinati ad affrontare una sfida dal cui esito dipende la sorte dell’intero continente Dhaakajar. Tra le pagine del primo libro fa la sua comparsa anche Vanhaar, giovane ambasciatore che ritroviamo nel secondo volume, assieme alla già citata Namashee.
I due personaggi, finora ai margini della scena, assurgono al ruolo di protagonisti del secondo capitolo: la maga rivela finalmente le sue reali intenzioni, mentre Vanhaar vive una vera a propria rivoluzione personale.
Come si evince il cast della miniserie è piuttosto ricco, e questa abbondanza fa sì che ogni tanto si faccia un po’ fatica a tenere le fila della vicenda, che ciononostante resta godibile nella sua aderenza al canone, che viene svecchiato grazie all’innesto di alcuni elementi innovativi, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi femminili e per la loro centralità all’interno del dipanarsi della storia.
I disegni sono opera, come anticipato, di Federica Croci, illustratrice qui al suo esordio con un’opera di lungo respiro. Sua anche la colorazione, che costituisce sicuramente uno dei punti di forza dell’opera. Il tratto di Croci è elegante, i volti e le fisionomie dei personaggi sono restituiti con una verosimiglianza filtrata da uno stile che sembra richiamare la sinuosità propria del liberty. Grande attenzione è dedicata alla costruzione della tavola, che varia spesso in funzione delle esigenze narrative, e ai dettagli, siano le vestizioni dei personaggi o gli interni dei palazzi. Probabilmente pagine di formato maggiore avrebbero dato piu’ risalto alla cura profusa nei dettagli e nella colorazione, che talvolta è un po’ avvilita dalle dimensioni delle vignette, ma il risultato è comunque appagante.
Appendici corpose e parte integrante del progetto sono le sezioni dedicate al gioco di ruolo, sviluppato da Helios Pu con Matteo Casali e Need Games!. Metà delle pagine dei due volumi sono dedicate ai manuali del RPG, comprensivi di introduzioni, mappe, regolamenti, note storiche e schede dei personaggi, tutto il classico armamentario utile a creare e vivere le proprie storie nel mondo di Dhakajaar.
Abbiamo parlato di:
DhakaJaar vol 1 e 2
Helios Pu, Federica Croci, Francesco Biagini, Matteo Casali
Panini Comics, febbraio e ottobre 2022