Debbie Dillinger #1 – The Chihuahua affair

Debbie Dillinger #1 – The Chihuahua affair

di Sergio Calvaruso, Marco Rizzo, Alessandro Scalamani, Daniele Tomasi Daniele Tomasi editore, 2005 - 64 pagg. b/n bros. - 4,00euro

La copertina di Debbie DillingerNata sulle pagine virtuali del sito www.comicus.it ora la prima avventura di Debbie Dillinger approda anche sulla carta stampata, in un albo di formato orizzontale a cura di Daniele Tomasi editore, neonata casa editrice del Daniele Tomasi già disegnatore della striscia.
Perché di strips stiamo parlando e non di una striscia umoristica: già questa è una notizia. Nelle intenzioni e nelle atmosfere il richiamo alla striscia d’avventura della golden age americana c’é tutto. Certo, gli autori sono gli italianissimi Marco Rizzo (ideatore della serie e patron di comic us), Sergio Calvaruso e Alessandro Scalmani (più Tomasi, appunto), ma l’aria che si respira da queste parti è pregna di thrilling, mistery, noir e azione, con una spruzzata di rosa, come vuole la migliore tradizione.
Detective per necessità (e virtù) DD (per questa volta non sta per Dylan Dog) si catapulta in una classica vicenda piena zeppa di giravolte, colpi di scena, ammazzamenti e suspence, condotta con leggerezza e gusto, anche se non priva di qualche ingenuità ampiamente perdonabile. I dialoghi riescono ad essere frizzanti e gradevoli, i personaggi ben caratterizzati anche se molto standard, il ritmo ben condotto: tutto, insomma, contribuisce nell’intento di divertire ed appassionare il lettore.
I disegni di Tomasi, anche se ancora un po’ incerti, non sono nient’affatto male e riescono sufficientemente a raccontare la sceneggiatura messagli a disposizione. Forse qui e là le figure denotano un’eccessiva rigidità, ma sono sempre in grado ad essere leggibili, cosa essenziale per un prodotto del genere.

Devo dire che la prima lettura sulla home page di Comic us mi aveva lasciato un po’ perplesso, probabilmente condizionato dalla cadenza della pubblicazione delle strisce, cosa che inevitabilmente spezzava la tensione della lettura. Leggere tutto d’un fiato questa prima avventura, The Chihuaha affair, invece è un’altra cosa, e forse qui sta un po’ il limite dell’operazione. Nel senso che non è certo facile gestire la grammatica e il ritmo di una strips d’avventura, per la sua natura intrinseca, differentemente da quelle umoristiche che spesso si reggono in piedi bene anche lette singolarmente e che possono essere assunte in modo disorganico. Non so quanti frequentatori Comic Us abbiano avuto quest’impressione, ma è un fatto che in quest’albetto, ben curato e ben stampato, la protagonista e la sua avventura acquisiscono un po’ più di fascino e appeal.

Buona la prima, quindi per Daniele Tomasi e soci, aspettando a questo punto il prossimo caso di DD che arriverà prestissimo ancora una volta inizialmente sulle pagine virtuali del sito che l’ha tenuta a battesimo.
Ci vuole coraggio a pensare di emergere tramite una striscia nel mercato ingolfato di questo inizio di millennio, ma vedendo a Lucca quanta passione Tomasi ci ha messo nel fare dediche e disegni al suo stand mi fa dire che presto risentiremo parlare dei prodotti della sua casa editrice.
Le doti sono da affinare, ma la passione e la volontà non mancano.
Se vi sembra poco…

Riferimenti:
Il sito di Daniele Tomasi Editore: dte.altervista.org
Il sito su cui compare la striscia: www.comicus.it

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