Una chiacchierata con Capitan Artiglio riguardo Sappy
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Una chiacchierata con Capitan Artiglio riguardo Sappy

Ciao Capitano, benvenuto su Dead Man Walking! Il blog sui morti camminanti che leggono fumetti!

Grazie per la disponibilità e complimenti per il primo numero di Sappy, una bomba colorata, divertente e adrenalinica! Partiamo con un paio di domande facili facili.

 

 

Da dove nasce Sappy? Da dove proviene l’idea primigenia per questa storia ? Cosa volevi raccontare?

Volevo parlare principalmente di infanzia e adolescenza, sono fasi della vita spesso brutali dove vige la legge del più forte, il contesto distopico certo complica le cose ma i problemi affrontati dai ragazzi di Sappy rispecchiano spesso situazioni tangibili.

L’elaborazione di un lutto da parte della squadra sarà la prima di una lunga serie di difficoltà.

 A quali opere (fumettistiche o meno) ti sei ispirato? Quali sono stati i tuoi principali riferimenti?

Alla storia ho voluto unire l’immaginario con cui sono cresciuto, i mostri da compagnia che affiancano i protagonisti nel loro percorso di maturazione, sono un palese tributo a serie animate come Pokémon o Digimon, anche il vestiario e la musica provenienti dal ventennio passato, più che per far leva su di un aspetto nostalgico, mi aiutano a raccontare l’infanzia che ho vissuto e che conosco.

Come riferimento fumettistico il primo è stato sicuramente Evangelion, il genere Mecha unito ad una profonda introspezione dei personaggi è stato sicuramente di grande ispirazione.

Per Oscar : Quanto é stato difficile lavorare al design dei personaggi? Quali sono stati i tuoi riferimenti grafici?

Forse per la libertà creativa e per la familiarità che tutti e tre abbiamo con l’immaginario che abbiamo scelto non ci sono state particolari difficoltà nel creare i personaggi.
Per i ragazzi ho preso come riferimento più che altro personaggi di serie tv o musicisti (Cobain su tutti) degli anni 90. Vestirli è un piacere.
Gli Ogun sono stati sicuramente la parte più creativa da affrontare.
Non ci sono riferimenti strettamente grafici quindi, ma è un megamix (che da dentro la radio grida cantando).

Il Capitano ha aiutato in qualche modo anche dal lato grafico (chatacter design)?

Cap generalmente descrive il vestiario e l’aspetto fisico (nel caso degli ogun, animali improbabili) e psicologico del personaggio aiutandomi con qualche reference fotografica.
Da questa base di partenza con distorsioni, collage e alta moda arrivo a definire i personaggi cercando sempre una coerenza con il loro universo e il loro profilo.
Il primo ad avere creato graficamente un terzo della squadra (Anita, Ross e Samurai Shakur) protagonista di Sappy è stato però Albhey Longo che in Sappy riveste il ruolo di colorista, ma è spesso la prima persona con cui Cap si confronta riguardo lo sviluppo della storia.

Che cadenza avranno le uscite? È prevista una pubblicazione cartacea?

Per ora mensile, questo dicembre saremo in pausa ma riprenderemo a gennaio, al momento non è ancora prevista una versione cartacea, ma una volta pronto un solido numero di tavole prenderemo in considerazione la cosa.

Lasciamoci con un invito : perché i lettori dovrebbero leggere Sappy? Cosa possono trovare in questa storia?

È qualcosa di originale oltre che una storia ricca di combattimenti e adrenalina.

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