Per festeggiare i venti anni esatti dall’esordio editoriale di Dampyr, Mauro Boselli fa coppia – come nel primo albo della testata – con Majo (con un ottimo Matteo Vattani ai colori) e, nel più puro spirito di questa serie da sempre atipica nel panorama bonelliano, regala ai lettori una storia dedicata non ad Harlan bensì a suo padre Draka.
Il numero 241 è un esempio della ricchezza del mondo narrativo che Boselli ha costruito in due decenni di storie che, oltre al protagonista e alla sua caccia alla stirpe dei Maestri della notte, hanno spaziato in secoli di storia – tra folklore, mito e realtà – presentandoci decine di personaggi diventati da par loro protagonisti di svariati cicli narrativi, altro elemento caratterizzante della serie.
Il padre del Dampyr è uno di questi comprimari che nel tempo hanno assunto sempre più importanza, psicologicamente sfaccettato ed eroico tanto quanto il figlio. In questa storia che è una sorta di prologo di un’avventura pubblicata diciotto anni fa (# 27), scopriamo un altro tassello del passato di Draka e assistiamo al suo primo incontro con Caleb, il tutto narrato con la tipica prosa densa, ricca ed erudita di Boselli in un racconto ricco di decine personaggi, ciascuno dei quali ben caratterizzato in poche battute.
Dal canto suo Majo – creatore grafico della serie – ci regala tavole dove la restituzione di ambienti e abbigliamenti storici sfiorano il dettaglio enciclopedico per cura e attenzione, con tavole a volo d’uccello in cui la ricostruzione dei castelli della Mitteleuropa del ‘600 rasenta la precisione fotografica.
Abbiamo parlato di:
Dampyr #241 – Il cavaliere di Roccabruna
Mauro Boselli, Majo, Matteo Vattani (colori)
Sergio Bonelli Editore, aprile 2020
110 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977159000200260241