Dampyr #212 (Falco, Ambu)

Dampyr #212 (Falco, Ambu)

Con "El día de los muertos" Claudio Falco getta le basi per le trame future di Dampyr, portando Harlan nel Mictlan disegnato da Fabiano Ambu.

Si esorcizza la morte rappresentandola in maniera grottesca e si condisce il tutto con dosi generose di musica, cibo e alcol“: così il poliziotto messicano Ruiz definisce il Giorno dei Morti, trascurando le radici azteche, apotropaiche e sanguinarie, della celebrazione. Le parole dell’uomo di legge sono utili per inquadrare il Dampyr di novembre, perché l’inedito, ben lungi dal banalizzare El día de los muertos, sembra tuttavia solo sfiorarlo, attraverso il titolo e i dialoghi, senza mostrarne lo spettacolo e renderlo “vivo”. Lo sceneggiatore Claudio Falco privilegia infatti la costruzione delle fondamenta per le trame future, preparando il ritorno di un nemico di Harlan: anche a questo serve il lungo prologo, nel quale il Dampyr cade nella trappola dell’infernale Duca Abigor. Tra la macchinosa prima parte e la sbrigativa conclusione si inseriscono le sequenze più riuscite: il figlio di Draka viaggia in un mondo dei morti lugubre e mutevole, reso ancora più suggestivo dagli ottimi disegni di Fabiano Ambu. L’artista densifica il suo segno con tratteggi e retini e, utilizzando abbondantemente il nero, crea un’atmosfera malsana e opprimente. Più volte travalica i confini della gabbia, con un risultato apprezzabile soprattutto a pagina 73, dove le tre vignette in cui è suddivisa la tavola si adattano all’enorme serpente che vi compare. Nella memoria del lettore casuale forse resta impressa la prova artistica, mentre crescono le aspettative del pubblico fidelizzato, in attesa dell’avversario che sta per tornare.

Abbiamo parlato di:
Dampyr #212 – El día de los muertos
Claudio Falco, Fabiano Ambu
Sergio Bonelli Editore, novembre 2017
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISBN: 977159000200270212

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