Generalmente le trame dei film horror partono dall'assunto che i protagonisti siano ignari del loro ruolo e di ciò che li aspetta oltre “quella porta”. Emil Kurjak invece, da buon appassionato di cinema, veste i panni del protagonista consapevole, in una trama in cui Mauro Boselli si diverte a sfatare stereotipi e luoghi comuni delle pellicole horror, condendo il tutto con buone dosi di riferimenti metatestuali. I personaggi fanno ipotesi su ciò che avverrà e si auto-assegnano ruoli nella narrazione: un gioco a scatole cinesi in cui la comparsa di zombie, spettri e killer vari sembra più un atto d'amore al genere che una pura esigenza narrativa, fino a rendere tutto più comprensibile nelle scene finali.
L'omaggio agli horror movie è evidente sin dalla cover di Enea Riboldi, ispirata a Society di Brian Yuzna. La storia, pubblicata a soli pochi mesi di distanza dall'albo Bloodywood, è interamente dedicata a Kurjak e può apparire come un semplice fill-in nel variegato affresco della serie, ma risulta nel complesso godibile e riuscita nell'intento di rimarcare al contempo differenze e analogie tra il fumetto e le sue fonti d'ispirazione cinematografiche.
Il ruolo di Silvia Califano alle matite consiste in buona parte nel rendere l'atmosfera del Wonderland Hotel, ambientazione particolarmente azzeccata. L'artista offre una prova molto efficace, conferendo ritmo e dinamismo alle tavole con una buona scelta delle inquadrature e conservando un layout sostanzialmente regolare.
Abbiamo parlato di:
Dampyr #211 – Horror Movie
Mauro Boselli, Silvia Califano
Sergio Bonelli Editore, ottobre 2017
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISBN: 977159000200270211