Dampyr #206 – Il dio del massacro (Giusfredi, Statella, Piazzalunga)

Dampyr #206 – Il dio del massacro (Giusfredi, Statella, Piazzalunga)

Tra scooter italiani e appassionati di musica rock anni ’50, ecco un Dampyr alla prese con non morti e ribellione giovanili.
© 2017 Editore

, alla seconda prova sul mensile, mostra la sua passione per la musica e rende omaggio a Quadrophenia, il film che forse meglio di tutti ha saputo mostrare il legame di una generazione tra musica e ribellione giovanile, nonché omonimo titolo di un album degli Who.
Il giovane sceneggiatore si slega in parte dalla serrata continuity dampyriana per raccontarci una storia che inizia in un'Inghilterra degli anni '60, dove un Harlan ancora all'oscuro delle proprie origini e missione vive uno stralcio di esistenza insieme ai Mods, sempre pronti a scontrarsi con i rivali Rockers.
Tra lambrette, motociclette, parka, giubbotti di pelle, musica e anfetamine la storia si sviluppa lineare, ma con un buon uso dei ritmi narrativi, fino al presente dove si conclude lo scontro iniziato cinquant'anni prima con uno dei non morti di Lord Marsden.
Giusfredi mette in piedi una storia veloce, in cui inserisce anche una riflessione non scontata e intelligente sul mutare del significato di disagio e ribellione giovanile dal XX secolo fino agli attuali giorni della Brexit.
Sotto un'evocativa copertina di Enea Riboldi, tocca a e Patrick Piazzalunga mettere in immagini la vicenda. Il risultato è altalenante: se da un lato disegnatore e inchiostratore riescono a rendere con efficacia le atmosfere degli anni e delle mode richiamate nella storia, dall'altro in alcune tavole i personaggi appaiono un po' troppo statici nei movimenti e nelle pose, andando a inficiare il dinamismo di alcune sequenze.

Abbiamo parlato di:
Dampyr #206 – Il dio del massacro
Giorgio Giusfredi, Daniele Statella, Patrick Piazzalunga
Editore, maggio 2017
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISSN: 977159000200260206

© 2017 Editore
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