Simone Pinchiorri è presidente di CinemaItaliano.info e Direttore Artistico della manifestazione pratese Toscana Filmmakers Festival giunta alla VII Edizione. Il manifesto dell’evento, illustrato dal fumettista Niccolò Storai, è l’occasione per parlare un po’ del connubio fumetto/cinema con Pinchiorri.
Ciao Simone, bentrovato qui su Lo Spazio Bianco! Da poco si è conclusa la settimana edizioni del Toscana Filmmakers Festival, occasione che da sempre ti vede come direttore artistico. Come è andata?
Per prima cosa sono onorato di questa intervista e dello spazio concesso su Lo Spazio Bianco. Il Toscana Fillmakers Festival è stata una bella esperienza condivisa tra addetti ai lavori, artisti e pubblico. Come sempre abbiamo cercato di impostare l’edizione sulla qualità, più che sulla quantità, dell’offerta proposta. Devo dire che sono soddisfatto di questa edizione e in particolare della presenza di Paolo Ruffini, un grande artista, ma soprattutto una grande persona.
Questo settimo anno segna anche l’ inizio della collaborazione con una nostra “vecchia” conoscenza, Niccolò Storai, fumettista, illustratore e grande amante del cinema. Come è nata questa collaborazione?
Devo ringraziare vivamente il “fumettiere” pratese, perché ha realizzato una splendida locandina. Da amante del fumetto a 360° non potevamo chiedere di meglio per la nostra manifestazione. La collaborazione con Storai è nata da una sinergia d’intenti, dalla voglia di fare gruppo, cosa che difficilmente si riesce a Prato, sede della manifestazione. Ci siamo trovati subito in sintonia sul progetto e io, con Francesco Ciampi e Federico Berti, le altre due “anime” del festival, abbiamo dato una traccia minima sulla realizzazione della locandina, perché ci sembrava la cosa migliore lasciare libero l’artista di esprimersi al meglio. E’ nata una bella sinergia tra cinema e mondo del fumetto.
L’illustrazione realizzata rappresenta un po’ tutti i mestieri del mondo del cinema, nel quale si lavora in gruppo: anche l’ idea della stessa è nata dal vostro gruppo di lavoro?
Sì, come detto prima è stato importante lo spirito di squadra, cosa che in questi anni abbiamo fatto anche con www.cinemaitaliano.info, la testata giornalistica dedicata interamente al cinema italiano che organizza la manifestazione. Il “gruppo” di lavoro è importante sul set, come in ogni altra esperienza e l’illustrazione di Storai l’ha rappresentata al meglio.
Da tempo anche nel nostro Paese si assiste a trasposizioni dalle tavole allo schermo, tu che ne pensi di questo scambio oramai continuo tra cinema e fumetto?
L’esperienza dei successi internazionali delle trasposizioni cinematografiche dei fumetti DC e Marvel (conosco meno la realtà manga…) hanno dimostrato che fumetto e cinema vanno di pari passo. Da noi Mattotti e Igort, per rammentare La famosa invasione degli orsi in Sicilia e 5 è il numero perfetto e solo per citarne due, rappresentano una scelta coraggiosa degli autori ma anche la dimostrazione di come si sia intrapresa anche in Italia una nuova strada. Sono contento, perché abbiamo anche noi dei grandi autori che hanno opere di carta adatte per essere portate sul video. Non dimentichiamo Gabriele Salvatores con Il ragazzo invisibile, che ha fatto il percorso inverso: prima sul video e da li è nato il fumetto. Tutto quello che è arte è “positivo” e far star bene lo spettatore o il lettore.
Sfortunatamente ancora oggi possiamo vedere locandine e manifesti dedicati al cinema che sono delle vere e proprie “photoshoppate”, ovvero immagini prese a caso dalla rete e rimontate alla meno peggio. Come mai questo pressapochismo in un paese dove i manifesti per il cinema, per esempio, sono state create da artisti di alta caratura tipo Renato Casaro?
Non saprei, ma credo che sia dovuto alla poca attenzione degli organizzatori, ma anche agli esigui budget dei festival cinematografici. Poi, oggigiorno, la professione del grafico sembra equiparata a quella degli artisti, ma non è la stessa cosa, ognuno ha una professione specifica e non devo “sopravalicare” quella degli altri.
Quella tra voi e Storai è una collaborazione che continuerà?
Spero di sì. Apprezzo l’arte di Storai, e spero che sia con noi a realizzare ancora la locandina del festival.
Intervista rilasciata via mail a giugno 2022.