Da #logosedizioni “Lettere da un tempo lontano” di Lorenzo Mattotti

Da #logosedizioni “Lettere da un tempo lontano” di Lorenzo Mattotti

Una raccolta di sei brevi storie raccontate attraverso le visioni di Lorenzo Mattotti e i testi cristallini di Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli, pubblicata da #logosedizioni.

Comunicato Stampa

Sei brevi storie raccontate attraverso le visioni di Lorenzo Mattotti e i testi cristallini di Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli. Sei insolite ‘lettere’ spedite da una dimensione straniante in cui le persone riflettono sulla vita e sulle relazioni, in definitiva interrogandosi sul significato dell’essere umani. Come già ne L’uomo alla finestra, questi racconti portano delicatamente alla luce le nostre fragilità e lo sforzo costante di trovare nei sentimenti, nelle illusioni e nei ricordi la presa su una vita che sembra sempre sul punto di scivolare via dalle mani.

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2006 da Einaudi, nella collana Stile Libero Extra, e riproposto nel 2009 nel volume dedicato a Mattotti per la collana I Maestri del Fumetto, il libro viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come quarta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l’evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno dell’artista al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l’uscita del volume L’uomo alla finestra, seguito da Stigmate e Caboto. Nell’autunno del 2019 vedrà la luce il quinto titolo, La zona fatua, cui faranno seguito Il signor Spartaco, Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono riproposti in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.

È proprio questa una delle scommesse cruciali del libro: trovare un’immagine in grado di esprimere il dolore. La semplice rappresentazione di un tumore, ad esempio, non trasmette immediatamente la sensazione della sofferenza fisica. Ho cercato quindi delle forme grafiche, partendo dalle chele dei granchi per arrivare a un cerchio di fuoco che a poco a poco diventa più scuro. Il disegno non dovrebbe cercare di imitare la realtà ma, agendo allo stesso livello percettivo della musica, toccare le corde delle emozioni senza passare per il filtro della razionalità.
Mi capita spesso di pensare a un racconto per immagini come a un racconto musicale. “Lontano molto lontano”, che ho realizzato negli anni Ottanta per un portfolio olandese, è stato concepito come una piccola ballata sulla libertà, simboleggiata dalla statuetta che passa di mano in mano. Ho composto le strofe da associare a ciascuna tavola come se si trattasse di una canzone, scrivendo il testo in inglese – poi tradotto in lingua olandese – a partire dal refrain Away, far away. Nel fumetto, gli aspetti musicali sono essenziali.
Sia quando lavoro da solo sia quando collaboro con un autore, sono le immagini a dettare il ritmo e il testo definitivo viene messo a punto dopo che la storia è già stata disegnata. La necessità di equilibrare testo e immagini imprime un andamento poetico alla scrittura, ne fonda la metrica. I dialoghi devono essere sintetici e al tempo stesso naturali e occorre prestare attenzione ai silenzi, ai vuoti. Oltre al racconto visivo del dolore, l’altra grande sfida al cuore di Lettere consisteva nel raccontare il futuro. Il libro rispecchia i miei sentimenti contraddittori in proposito: da un lato la preoccupazione per il pianeta, minacciato dal disinteresse dei governi nazionali per la tutela dell’ambiente, dall’altro la fiducia che, nonostante tutto, nutro nei progressi della tecnica.
Dalla postfazione di Lorenzo Mattotti

Lettere da un tempo lontano
Uscita in libreria: Aprile 2019
Autore e illustratore: Lorenzo Mattotti
Testi: Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli
Editore: #logosedizioni
Caratteristiche: Brossura con ali, 21 x 28 cm|72 pagine
ISBN: 9788857609119
PVP: 20€

Biografia di Lorenzo Mattotti

Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni ’70 e, all’inizio degli anni ’80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell’eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell’ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l’infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell’editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l’Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e,  nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana “I Millenni” di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell’edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l’opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d’animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois… peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d’animazione Pinocchio di Enzo D’Alò. Nel 2013, per #logosedizioni, esce l’opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana “Travel Book” di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni), che vince il premio Gran Guinigi durante l’edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi.

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