Il sito IndieWire, in un nuovo e interessante reportage, fornisce ulteriori dettagli riguardanti Coyote Vs. Acme, la pellicola ibrida in animazione e live-action che la Warner Bros. aveva inizialmente deciso di cancellare, salvo poi tornare in un secondo momento sui propri passi e, stando a notizie più recenti, sarebbe nuovamente decisa a mettersi il film alle spalle.
Citando una persona a conoscenza della situazione, il sito riferisce che la Warner ha proiettato il film per una dozzina di distributori. Di questi, 10 sono passati oltre, mentre due avrebbero espresso interesse per una acquisizione, ma per meno della metà del costo di produzione, vale a dire circa 70 milioni di dollari. Il sito sottolinea che tutti e 12 conoscevano il prezzo richiesto quando hanno accettato di visionare il film.
A questo punto, il CEO David Zaslav e il responsabile finanziario Gunnar Wiedenfels, starebbero agendo per dire addio al progetto, più che altro per questioni legali riguardanti il debito che affligge la major dopo la fusione con Discovery, nella speranza di appianarne una importante fetta.
Questa mossa, anche se impopolare tra i creativi, aiuterebbe a ridurre parte della pesante cifra, che ammonta al momento (anche se la cifra potrebbe risultare tra qualche giorno più bassa) a 45.3 miliardi di dollari. Secondo il sito, soddisfare le banche e pareggiare il bilancio è un obiettivo cruciale se la major vuole tornare al centro del gioco delle fusioni e delle acquisizioni in campo cinematografico e televisivo.