Con l’esplosione dell’emergenza del Coronavirus in Italia, gran parte della popolazione è stata chiusa in casa e il consiglio generalizzato dei media è stato, giustamente, quello di dedicare un po’ di tempo alla lettura e, in generale, alla fruizione delle proprie opere d’arte preferite. In fin dei conti si tratta del metodo più semplice per intrattenersi in modo non ansiogeno e, potenzialmente, formativo.
Naturalmente il consiglio si è accompagnato a quello della riscoperta della propria biblioteca: ma indubbiamente il piacere della novità fa parte di quella normalità che si cercherebbe di mantenere, sia pure in minima parte. E ordinare nuovi prodotti non è così semplice: non solo la chiusura ha coinvolto tutte le librerie, ma anche gli store online hanno limitato gli ordini non di prima necessità.
Il tutto fa prevedere alle associazioni di categoria una crisi significativa per il settore librario in genere, ivi incluso il fumetto. Molto a rischio nel futuro anche gli eventi fieristici, importanti per il fumetto. In questo senso si è già sperimentato una sorta di evento virtuale, CoronaVSComics.
Ha resistito (in questo momento in cui scrivo: le evoluzioni sono frenetiche) l’edicola, avamposto di informazione che sarebbe problematico sbarrare, anche costituzionalmente. Ma certamente la clausura di gran parte della popolazione e il pressante invito di autorità e media a minimizzare le uscite non aiuta.
L’altro canale, ovviamente, è la fruizione in formato ebook, nelle sue varie forme. A quanto pare, benché naturalmente ci potranno essere degli attenuamenti della clausura forzata se il contenimento ha successo, l’emergenza Coronavirus potrebbe portarci a cambiare radicalmente le nostre abitudini in futuro, con una diminuzione netta della socialità. Appare quindi possibile, in futuro, un incremento di questo tipo di fruizione online, anche oltre il momento strettamente emergenziale.
Inoltre, per il fumetto, si è anche assistito a un movimento spontaneo di offerta di materiale gratuito da parte di autori e case editrici: un fenomeno che appare più ampio di quanto avvenuto in ambito librario (o in altri campi ancora). Sicuramente un supporto importante in un momento difficile, di cui Lo Spazio Bianco ha dato una esaustiva catalogazione qui; oltre che per rifornirsi, questo articolo può dare un’idea della vastità di materiale messo a disposizione in poco tempo. Inoltre, rimandiamo senz’altro qui per un quadro globale, sia pure sintetico, degli autori e degli editori coinvolti, tutti meritori: in questo articolo non li citeremo tutti per ragioni di sintesi e perché, appunto, ci interessa più cogliere a grandi linee le principali direttrici di sviluppo del (positivo) fenomeno.
Tra gli autori che si è più prodigato spicca indubbiamente Roberto Recchioni che ha condiviso una quantità molto ampia del materiale da lui prodotto (ovviamente, con la collaborazione delle rispettive editrici, e degli altri collaboratori dei suoi progetti): La fine della ragione per Feltrinelli, la prima stagione di John Doe nell’edizione Bao, e numerosi albi realizzati per la Cosmo (Battaglia, Ucciderò ancora Billy The Kid). Inoltre, è stato il suo intervento ad aver favorito la messa a disposizione del seminale romanzo del creatore di Dylan Dog: Dellamorte Dellamore di Tiziano Sclavi. Del resto, Recchioni è indubbiamente uno degli autori più attenti, e da più tempo, alla rete e alle sue potenzialità.
Ma praticamente tutte le case editrici di maggior rilievo si sono mosse in qualche modo: Astorina con Diabolik, la Bonelli con i numeri uno di gran parte delle sue testate, così come Panini.
Interessante notare la presenza di – legittime – diverse strategie. Alcuni hanno condiviso opere “a sé stanti”, altri invece hanno proposto il primo numero di opere seriali, con la speranza, magari, di invogliare un lettore interessato a un futuro acquisto. Alcune editrici hanno consentito lo scaricamento diretto dei PDF, mentre altre hanno preferito rendere solo disponibile la lettura online (è il caso, ad esempio, di editrici di fumetto autoriale come la Coconino o Kleiner Flug), per un periodo lungo o, nel caso della Coconino, limitato di tempo: titoli molto recenti ed appetibili dell’editrice, ma disponibili per un solo giorno.
Altri editori, invece, hanno (altrettanto legittimamente) espresso delle riserve su questo fenomeno, con posizioni anche diversificate al loro interno.
Eris Edizioni, ad esempio, dichiara quanto segue:
“Crediamo che la solidarietà e l’etica vengano prima del profitto fine a se stesso. Crediamo che, in un momento nel quale le librerie e le fumetterie di tutta Italia sono costrette alla chiusura, spingere sulle vendite dai nostri shop online o dare gratuitamente i propri libri scaricabili non sia una scelta adeguata per la sopravvivenza di un’intera filiera. Le librerie considerate da tutti i fronti veri e propri presidi culturali sul territorio rischiano di subire un profondo, e in alcuni casi insanabile, colpo alla propria sopravvivenza.
Come editori ci sembra scorretto scavalcare chi per tutto l’anno sostiene e dà spazio ai nostri titoli. Per questo vogliamo fare, nel nostro piccolo, un gesto concreto per supportarli. E quindi da oggi, ogni giorno, Eris Edizioni adotterà una libreria.” e, quindi “Per ogni ordine fatto dal nostro sito, la libreria del giorno avrà la normale percentuale che gli spetta da ogni nostro libro, proprio come se lo avesse venduto lei.”
Rimandiamo per maggior dettaglio a diversi link che precisano meglio la posizione di Eris:
https://www.erisedizioni.org/covid-19-eris-adotta-una-libreria/
https://www.facebook.com/erisedizioni/photos/a.629950143726596/2768044336583822/?type=3&theater
https://www.corriere.it/buone-notizie/20_marzo_24/adotta-libreria-l-iniziativa-le-piccole-indipendenti-e4c5367a-6dbe-11ea-9b88-27b94f5268fe.shtml
Canicola, invece, sostiene: “Non crediamo nell’offerta di letture gratuite da parte degli editori, senza mettere in dubbio la forza salvifica della lettura in questo momento e sempre, anzi crediamo che tutto questo potrebbe rivelarsi perfino dannoso perché anche questa è sovra offerta che fa confusione.”.
E, con un invito alla lentezza, suggerisce piuttosto di dedicarsi alla rilettura di materiale già posseduto. Qui si precisa più dettagliatamente il progetto messo in campo da Canicola.
Un’altra modalità ancora è quella di utilizzare il fumetto per una attività di beneficienza, in favore della risoluzione dell’attuale crisi sanitaria. Un esempio rilevante di questo tipo di intervento è ad esempio quello dell’ARF!, che ha organizzato una raccolta di fumetti, COme VIte Distanti, che riprendono la sigla COVID, il cui ricavato verrà destinato all’ospedale Spallanzani di Roma (vedi qui: https://www.lospaziobianco.it/come-vite-distanti-da-arf-un-fumetto-per-lo-spallanzani/).
Insomma, una pluralità di posizioni, di ragionamenti, mossi complessivamente da un’ottica di impegno sociale: il fumetto pare in questa occasione essersi mosso positivamente. Ovviamente è presto per valutare a fondo le conseguenze di tutta questa situazione, ancora in profonda evoluzione.
Ma, indubbiamente, l’impressione è che il futuro del medium passerà ora in modo ancor più accentuato “nella rete del fumetto”.