Il secondo volume di Copperhead sprigiona l'indole western del quotato sci-fi di casa Image Comics, forte dell'endorsement di Robert Kirkman e Brian K. Vaughan. Concepito secondi i crismi di un vero e proprio thriller di frontiera, Fuga nel deserto poggia le fondamenta su due espedienti narrativi decisamente ordinari: un tentato omicidio nei confronti dello sceriffo, la protagonista Clara Bronson, e il rapimento del vice, quel Budroxifinicus che, anche in questo appuntamento, risulta il personaggio più indovinato della serie. È evidente come l'esperienza di Jay Faerber in veste di autore televisivo si riversi a pieno nella struttura dello script, paragonabile a quella di un procedural drama. L'idea di inserire episodi autoconclusivi all'interno di una continuity così blanda ha il vantaggio di attrarre un pubblico poco incline al concetto di saga ma, allo stesso tempo, condanna la storyline madre a un'eccessiva dilatazione del ritmo, privando il passato di Clara e della sua famiglia del giusto mordente.
Se la sceneggiatura appare ancora ingessata e alla ricerca dei giusti equilibri, tutt'altro si può dire dell'ottimo lavoro di Scott Godlewski, apprezzabile tanto negli habitat urbani quanto nelle aride distese di Jasper, con un design che strizza l'occhio a George Lucas e alle “wasteland” di Mad Max.
In attesa di un maggiore bilanciamento tra orizzontalità e trame verticali, Faerber e Godlewski continuano a espandere l'orizzonte di Copperhead, destreggiandosi in una ridda di malaffare e atteggiamenti borderline che trovano il loro humus in un tessuto sociale assai variegato.
Abbiamo parlato di:
Copperhead vol. 2 – Fuga nel deserto
Jay Faerber, Scott Godlewski
Traduzione di Stefano Formiconi
SaldaPress, marzo 2018
128 pagine, brossurato, colori – 14,90 €
ISBN: 9788869193552