Cong  pubblica il Catalogo della mostra “Hugo Pratt, da Genova ai Mari del Sud”

Cong pubblica il Catalogo della mostra “Hugo Pratt, da Genova ai Mari del Sud”

Appena uscito in libreria il catalogo della grande mostra di Genova Il catalogo della mostra “Hugo Pratt, da Genova ai Mari del Sud”. Nelle pagine centrali l'inedito di Sgt. Kirk: "La giustizia di Wahtee".

Da Genova ai Mari del Sud

Appena uscito in libreria ”Sgt. Kirk” n° 63, il catalogo della grande mostra di Genova Il catalogo della mostra “Hugo Pratt, da Genova ai Mari del Sud”, edito da CONG, riproduce il 63esimo numero di “Sgt. Kirk”, la rivista fondata nel 1967 da Florenzo Ivaldi dove nacque Corto. Nelle pagine centrali contiene l’inedito di Sgt. Kirk: “La giustizia di Wahtee“.

Il catalogo

Dopo il grande successo di “Oceano Nero (leggi qui la nostra recensione) – la nuova storia di Corto Maltese sceneggiata da Martin Quenehen e disegnata da Bastien Vivés (tre edizioni in un mese) – Cong torna nelle librerie, nelle fumetterie e nei bookstore on line con un nuovo titolo. E’ il catalogo della grande mostra che Genova dedica a Hugo Pratt a Palazzo Ducale.
“Il ponte che unisce Pratt a Genova si chiama Florenzo Ivaldi, un imprenditore edile prestato all’editoria che nel 1967 fondò la rivista di fumetti “Sgt. Kirk” proprio per avere tra i suoi “dipendenti” l’artista che più ammirava. Ed è proprio dalle pagine di Sgt. Kirk che Corto Maltese, nato nel primo numero della rivista, con la celebre storia “Una ballata del mare salato” è poi ripartito verso i Mari del Sud per non fermarsi mai più nel corso dei successivi 28 anni di viaggi insieme al suo autore, una coppia che da Genova ha conquistato prima i lettori europei e poi quelli di mezzo mondo” scrive Patrizia Zanotti – curatrice della mostra – nell’introduzione al catalogo che riproduce fedelmente il numero 63 della storica rivista, che interruppe le pubblicazioni dopo vari anni al numero 62.

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Gianni Brunoro ripercorre proprio quegli anni lì, lui che fu testimone della nascita dell’immortale marinaio in quanto collaboratore della rivista sin dall’inizio. Riccardo Capoferro analizza l’esperienza africana di Pratt tra il periodo del colonialismo (quando il maestro andò in Etiopia al seguito del padre militare) e i viaggi successivi che ispirarono capolavori come “le Etiopiche” e “Gli scorpioni del deserto”.
Francesco Boille racconta gli spazi sterminati e gelidi del Nord America, la terra di confine tra Stati Uniti e Canada e soprattutto la nuova immagine del cow boy che hanno dato Hugo Pratt e Héctor Germán Oesterheld: “Le avventure del sergente Kirk sono il primo fumetto western a cambiare nettamente lo sguardo sugli indiani d’America. Prima del tenente Blueberry di Charlier e Giraud, prima del Ken Parker di Berardi e Milazzo, in anticipo sul Tex più maturo e prima di quasi tutti i film hollywoodiani. E’ praticamente la serie da cui è partito tutto”. Quegli spazi che Pratt ripercorrerà dopo Kirk con Ticonderoga e soprattutto Wheeling. Emiliano Ventura racconta il Tango e l’Argentina, la pampa e la Patagonia, altri scenari giovanili della vita di Pratt dove molto cominciò e dove continuò anche quando era ormai ripartito verso l’Europa. Infine gli immaginari – ma non troppo – Mari del Sud, raccontati da Marco Steiner, collaboratore di Pratt allora e scrittore affermato oggi:

“Il Pacifico di Hugo Pratt è la ruvida e infinita poesia del mare, è un balsamo per continuare a sognare e viaggiare per cercare qualcosa di talmente bello che è
impossibile da afferrare”.

 

L’inedito

“Wahtee” è il nome con cui gli indiani Apache chiamano il sergente Kirk. Ivonne è una ragazza che lavora in un saloon e che viene misteriosamente uccisa. I cow boy danno la colpa a Tulapai, un Apache che doveva sposarla. Ma non è così e il grande Sgt. Kirk troverà il colpevole e riscatterà l’indiano ingiustamente accusato.
“La giustizia di Wahtee” è il titolo della storia – inedita per l’Europa – che Cong pubblica nel catalogo della mostra “Hugo Pratt, da Genova ai Mari del Sud” che si apre a Genova, al Palazzo Ducale, il 14 ottobre e che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 marzo 2022.

La storia, pubblicata solo in Argentina nel maggio del 1956 sulla rivista Misterix, è stata recuperata negli archivi di Guillermo Parker e Aldo Pravia, due appassionati collezionisti argentini delle opere di Hugo Pratt ed è stata colorata per CONG S.A. questa edizione speciale da Ilias Engheben, un giovane artista milanese.

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La mostra

L’esposizione è promossa e organizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e CMS Cultura, curata da Patrizia Zanotti, che ha idealmente tracciato una nuova rotta, che da Genova ci accompagna nei luoghi dell’immaginario prattiano oltreoceano. Allora prepariamoci a salpare in questo viaggio allestito su oltre 1000 metri quadrati, con più di 200 acquerelli, originali, immagini, riferimenti letterari e racconti e che parlano di idealisti, rivoluzionari, donne avventurose e uomini straordinari, dal Tenente Koïnsky ad Anna Livingstone, da Ticonderoga a Corto Maltese.  Parafrasando Wheeling, il sentiero questa volta sarà quello delle amicizie ritrovate.

Ultima chicca: nelle sale la voce narrante delle audioguide (comprese con il biglietto d’ingresso) è di Marco Steiner, che attraverso la sua profonda conoscenza delle opere e di Pratt, accompagna gli ospiti in un’immersione emozionale e profonda sulle rotte tracciate dal maestro veneziano.

Hugo Pratt
Da Genova ai Mari del Sud
Cong editore
104 pagine
Euro 17,50

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