Matteo Guarnaccia accompagna il lettore nella prima avventura di Herman Melville, prima che scrivesse Moby Dick, prima che nel Pacifico arrivassero Stevenson e Gauguin o che poi vi approdasse Corto Maltese con la Ballata. Guru della cultura alternativa e underground, a 24 anni Matteo Guarnaccia scopre questo meno noto romanzo di Melville, Taipi, e ne rimane folgorato. Herman Melville quando diserta dalla baleniera, vive e poi scrive questa sua avventura selvaggia, ha 24 anni, come Matteo un secolo e mezzo dopo. Affinità tra due spiriti creativi e liberi che affrontano vita e racconto con giovanile leggerezza, ironia e ansia di scoperta di un’altra cultura.
«Taipi racconta la fuga di due giovani uomini dall’ordine maschile della baleniera, militaresco e violentemente innaturale, verso la scoperta di un mondo incontaminato, ancora selvatico, sorprendentemente pacifico, affettuoso e apparentemente non violento. È un attraversamento dell’innocente selvaticità maschile, coi suoi sogni, rischi, e avventure, raccontato da Melville e illustrato con sontuoso rigore e forza espressiva dai disegni di Matteo Guarnaccia». Dalla Prefazione di Claudio Risé
Una nuova proposta di Matteo Guarnaccia, dopo il suo Jimi Hendrix (ComicOut 2020). Mai un disegnatore ha usato uno stile così coincidente con il romanzo che illustra. L’underground di Guarnaccia ci ricorda i disegni dei marinai e contemporaneamente l’arte “primitiva” polinesiana, quella stessa che ha ispirato Gauguin e l’arte moderna.
Nulla di didascalico in questo Taipi, romanzo breve e attualissimo, che preannuncia Moby Dick. Un testo prezioso, che affronta tematiche vicine alla nostra sensibilità. Ormai lontano dal Robinson Crusoe, di Defoe, Melville fa piuttosto presagire Venerdì, o il limbo del Pacifico, di Michel Tournier, e come lui cambia il nostro punto di vista sui “selvaggi” e sulla supremazia dell’uomo bianco.
Taipi è il racconto autobiografico di Melville della sua avventurosa fuga dalla baleniera, rifugiato presso una tribù di cannibali (i Taipi, appunto), e la particolare convivenza con loro e con la natura paradisiaca del Pacifico.
«questi selvaggi ti nutrono amorosamente perché tu sia più buono e tenero. Saporito, quando ti mangeranno. Come molte culture libertarie, ti lasciano libero di diventare uno squisito boccone». (Claudio Risé)
Il graphic novel che ne è tratto è un interessante approccio che può far avvicinare i lettori, anche giovani, al colosso della letteratura, sempre nominato, ma raramente letto, e insieme introdurre il confronto con culture diverse, con l’inclusione e la convivenza .
Matteo Guarnaccia, dagli anni 70 e 80 è stato attivo nei movimenti culturali della scena alternativa, in Italia («Fallo!») e all’estero. Nel campo del design (Bruno Munari, Studio Mendini), del giornalismo («D-La Repubblica», «Wired», «Vogue», «Abitare») e della moda. Storico del costume e critico d’arte, ha pubblicato oltre trenta saggi sulle avanguardie storiche e sui movimenti creativi antagonisti. È uno dei pochi artisti italiani presenti nel prestigioso volume Art of Modern Rock. Suoi: Il Grande Libro della Psichedelia, Hoepli, Bob Dylan Play Book, 24HCultura. Con Elfo ha illustrato il volume Quelli che Milano… Per i tipi di ComicOut nel 2020 è uscito Jimi Hendrix, per la BUR Mix & Match (2021).
Hermann Melville
Matteo Guarnaccia
TAIPI
formato: 16,8×26
Brossurato pp. 80 BN
€ 15,90
isbn 9788897926825