I fumetti di Domani
“Domani” è un nuovo quotidiano apparso nelle edicole italiane il 12 settembre 2020. Edito da Carlo De Benedetti, in precedenza storico editore di Repubblica, e diretto da Stefano Feltri, la testata ha rappresentato indubbiamente una novità nel panorama dell’edicola italiana. Ne parliamo ora perché la nuova testata ha dimostrato una particolare attenzione al fumetto, e soprattutto al fumetto più sperimentale. Il focus del blog è, infatti, sugli incontri tra letteratura e fumetto: ma cerco anche di segnalare, ove possibile, quelle volte che il fumetto esce dai suoi storici recinti, ampliando il suo riconoscimento culturale. E questa è una di queste volte.
In particolare, un esperimento degno di nota mi è parso stavolta quello che riguarda il supplemento del venerdì del giornale, “Dopodomani” (in edicola poi per tutta la settimana seguente all’uscita, in allegato al giornale). Sono infatti usciti tre numeri speciali, curati dalla fumettista Michela Rossi (in arte “Sonno”) contenenti una serie di fumetti brevi, di poche tavole, di vari dei migliori autori della scena indipendente / underground del fumetto italiano (comunque si preferisca definirla). I numeri sono stati organizzati attorno a un tema comune, declinato dai vari autori in modo piuttosto autonomo e personale, con risultati comunque estremamente interessanti.
Come spiega il direttore Stefano Feltri: “Quando ho iniziato a fare il giornalista, faticavo a convincere i miei capiredattori che valeva la pena occuparsi di fumetti, che non avevano dignità inferiore a quella dei libri con soltanto testo o dei film. Oggi c’è il problema opposto, tutti pretendono di occuparsi di fumetti, un autore vale l’altro, perché il fumetto è di moda. Con Michela Rossi abbiamo scelto un approccio diverso, cioè costruire un vero progetto di ricerca, scegliere autori che già hanno un loro pubblico e hanno dimostrato il proprio talento, ma che per i lettori di un quotidiano sono ancora da scoprire. Poi li mettiamo davanti alla sfida di realizzare storie pensate per le nostre pagine di grande formato, che hanno struttura e tempo di lettura di un giornale, non di un albo a fumetti tradizionale. Il risultato, grazie alla cura attenta e meditata di Michela, è un prodotto coerente e originale come non se ne sono mai visti sulla stampa italiana che di solito non riesce ad andare oltre il formato ormai logoro della vignetta di satira politica.”
Emerge insomma una buona consapevolezza del medium fumetto, che acquisisce particolare significato in questo frangente della storia del medium. Siamo in un periodo in cui il fumetto “autoriale” va alla conquista delle librerie di varia, mentre è piuttosto in crisi il classico fumetto popolare in edicola. Questo esperimento è quindi particolarmente significativo nel momento in cui va a riportare in edicola, a un più vasto pubblico, le ricerche del fumetto più innovativo. I precedenti tentativi di fumetti in allegato ai quotidiani si muovevano in effetti nei dintorni della satira politica, tra vignetta e strip, come i gloriosi “Tango” dell’Unità, da cui poi nacque “Cuore” come testata indipendente, e il “Satyricon” di Repubblica, negli ormai lontani anni ’90. “Comix”, negli stessi anni, fu un tentativo interessante di settimanale a fumetti – autonomo, non come allegato – nel formato del quotidiano come carta e fascicolazione. A lungo tuttavia non si sono distinti tentativi sistematici di rilievo, e il focus è sempre stato appunto sulla tradizione satirica (anche in questo, un ruolo innovativo l’ha avuto Zerocalcare).
Tornando agli speciali di “Domani”, la curatrice Michela Rossi / “Sonno” ci precisa la sua visione: “Come tutti, penso, ho attraversato un periodo di profondo interesse nei confronti dell’oroscopo di Rob Brezsny. Da qualche anno però mi capita di leggerlo sempre più di rado perché va piano piano scemando la mia fiducia nei confronti di qualsiasi premonizione. Ma, all’ini zio dei vent’anni, i criptici discorsi di Brezsny avevano su di me un ascendente (ahah) molto forte, al punto di stimolare la mia creatività. Non ricordo il giorno e neanche l’anno, ma una settimana di parecchio tempo fa lessi una frase molto particolare proprio nell’oroscopo dedicato al segno dei gemelli (il mio segno). E la frase era “Deciso, coraggioso, poetico”. Queste tre piccole parole mi fecero emozionare perché nel loro insieme, per me, descrivevano un sogno. Realizzai subito una illustrazione con queste tre parole, il volto di una persona con una stellina nera sulla guancia, una sorta di decadente David Bowie. Deciso. Coraggioso. Poetico. Immagino una figura ballare e delicatamente volare sopra ogni nota ma con coraggio e forza esporre tutta se stessa al pubblico. Ecco, cos’è per me e cosa ho in mente con questo strano progetto a fumetti per Domani? Deciso, Coraggioso, Poetico. Questa è la risposta. Perché sono stati pubblicati tre speciali e ora siamo arrivati a più di 20 autori che hanno lavorato per Domani e tutti, davvero tutti senza esclusione. Tutti sono stati decisi, coraggiosi e poetici. Senza che neanche glielo chiedessi. Questo è meraviglioso e sconvolgente allo stesso tempo.”
Il primo speciale, a dicembre 2021, è stato dedicato ai “Luoghi indimenticabili” (vedi qui), con interventi di Sonno, Miguel Vila, Percy Bertolino, Nova, Marta Baroni, Matteo Iori, Meo, Antonio Pronostico e Cecilia Sammarco. Il secondo numero fumettistico, a febbraio 2022, intitolato “Il mio corpo” e dedicato appunto a tale tema, ha visto interventi di Sonno, Nicoz Balboa, Alice Socal, Ti Meo, Ivan Hurricane, Bambi Kramer, Marta Baron, Laura Angelucci e Fumettisottovuoto. Il terzo infine, uscito in questo aprile 2022, è dedicato al concetto di limite, e vede interventi di Sonno, Akvilė Magicdust, Eliana Albertini, Valerio Bindi, Giulia Cellino, Simone Angelini, Ritardo, Fumettisottovuoto e Andrea de Franco, oltre agli interventi di Kalina Hristova Muhova e Alexander Zograv, ospiti entrambi del Baba Yaga Fest, evento dedicato al fumetto orientale.
Emerge come fattore unificante un linguaggio fortemente sperimentale, declinato ovviamente da ciascun autore secondo le sue ricerche, e in coerenza sia col tema assegnato, sia col formato particolare. Tavole spesso dal montaggio inusuale, estremamente libero, spesso col superamento della griglia fumettistica (oppure il suo uso apparentemente lineare, che viene però decostruito dall’interno). Similmente, i segni sono quelli di questa “nuova” (ma ormai consolidata) wave del fumetto, e anche qui le ricerche sono unificate solo dalla estrema libertà e autonomia espressiva. I temi assegnati – i luoghi, i corpi, i limiti… – portano il discorso, in generale, sulla quotidianità, sul realismo, sulla critica sociale, che sono in ogni caso i temi predominanti oggi nella nuova scena fumettistica. Si forma, complessivamente, un quadro stimolante dei nuovi fermenti del fumetto, che vengono così resi accessibili al largo pubblico. Un appuntamento quindi interessante per gli appassionati della Nona Arte, e un altro segno della rinnovata vitalità del fumetto, in questi nostri anni difficili.