Chissà che faremmo se, un giorno, incontrassimo un fantasma o – ancora peggio – se un fantasma incontrasse noi. Dovremmo trovare il modo per accudire il tenero ectoplasma: dargli da mangiare, diventare suoi amici e salvarlo dalla triste fine di venire mangiato per sbaglio, perché sicuramente, un giorno o l’altro, verrebbe scambiato per un marshmallow.
A queste e altre problematiche del genere risponde Come fare amicizia con un fantasma, l’albo illustrato di Rebecca Green: artista e illustratrice statunitense molto seguita sui social, qui alla sua prima prova come autrice completa. Suoi storia, testi e naturalmente disegni, in questa agile e divertente guida pensata specificatamente per un pubblico infantile, pubblicata in Italia da Tunué nella collana Mirari.
L’immaginario di Green è spesso abitato da natura e personaggi femminili, anche se l’evoluzione del suo stile ha portato l’autrice a sopire la sua vena più surrealista e bucolica per raggiungere una maggiore semplificazione di tratti e figure.
Come fare amicizia con un fantasma conferma uno stile più scarno, con una presenza minima degli sfondi e un’atmosfera dal sapore fiabesco – grazie anche all’enfasi su una delle sue tecniche preferite, la coloritura a matita. La ricchezza delle composizioni e la loro profondità ne risentono, ma la deliziosa sintesi grafica che la Green raggiunge sposta l’interesse sulla caratterizzazione della bambina e soprattutto del piccolo spettro, in particolare nella resa delle espressioni.
L’autrice statunitense riprende l’iconografia “classica” del fantasma, entrata nella cultura popolare nell’Ottocento come convenzione teatrale e dal palcoscenico trasferitasi a cinema, fumetto e animazione. Probabilmente ispirato ai sudari funebri, il lenzuolo a mo’ di travestimento divenne molto efficace: la sempre maggiore popolarità di Halloween fece il resto, rendendo il costume da fantasma uno dei più diffusi e il più facile da ricreare.
Nel 1939 Casper the Friendly Ghost aprì a nuovi spunti narrativi, facendo conoscere a grandi e piccoli l’esistenza di spettri teneri e desiderosi di amicizia.
Proprio al personaggio creato da Seymour Reit e Joe Oriolo l’opera di Green sembra rifarsi, a livello tematico come visivo. Spiega infatti la guida, citando autorità in materia quali il dottor Spettronio de Trapassatis: “I fantasmi sono dolci creature che hanno bisogno di amici”. E l’amicizia tra lo spettro e la bambina protagonisti, l’evoluzione del loro rapporto e le varie tappe della crescita della ragazza sono il perfetto sfondo ai saggi consigli della voce narrante.
Un mondo intriso di tenerezza, dove non esistono scherzi crudeli e dove la vecchiaia e la morte, in fondo, non sono che momenti di passaggio.
Con sottile umorismo e colori tenui, l’autrice prende per mano il piccolo lettore e lo porta a scoprire che per i fantasmi, così come per tutti gli esseri (viventi e non), gli elementi in comune sono maggiori di quelli che ci dividono. E che a volte basta leggere una guida per scoprirlo.
Abbiamo parlato di:
Come fare amicizia con un fantasma
Rebecca Green
Traduzione di Marco Ruffo Bernardini
Tunué, 2019
40 pagine, cartonato, colori –16,00 €
ISBN: 9788867903290