Chiara Colasanti immagina “Lo Spazio Bianco”

Chiara Colasanti immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos’è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata a Chiara Colasanti.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Chiara Colasanti con la sua illustrazione “L’opera al bianco”. Buona visione.

L’opera al bianco

“Il momento in cui nulla è stato già scritto e tutto è ancora possibile: questo è per me lo Spazio Bianco. L’indagine costante, la curiosità intellettuale, una vasca che contenga un intero oceano; un luogo forse irraggiungibile che non smetteremo comunque di cercare.” – Chiara Colasanti

Chiara Colasanti

Chiara Colasanti nasce a Sezze Romano nel 1987. Si forma nella facoltà di Architettura dell’Università Sapienza e presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma, dove approda nel 2011 grazie al buon esito del concorso di fumetto “Il tratto noir”. Frequenta dapprima il corso di Sceneggiatura con Lorenzo Bartoli e successivamente si diploma in Fumetto sotto la guida di David Messina e Sara Pichelli, vincendo una borsa di studio per l’Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos di L’Avana. Ha lavorato come disegnatrice per Manfont e Zenescope Entertainment, come storyboarder per il mediometraggio “Dylan Dog – Vittima degli eventi” e ha partecipato ad alcune mostre in Italia e negli USA (tra cui VIVA CAVAndoli e Arte de La Borinqueña). Attualmente è al lavoro su storie per il mercato americano indie e su progetti personali come autrice.

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