Pubblicata dalla BeccoGiallo, casa editrice notoriamente attenta a storie di alto profilo umano, culturale e di denuncia, Charlotte Salomon – I Colori dell'anima è l'ultima fatica in ordine di tempo della sceneggiatrice Ilaria Ferramosca e del disegnatore Gian Marco De Francisco: due professionisti titolari di un lungo sodalizio artistico che ha prodotto alcune opere divise tra impegno e cronaca sociale come, ad esempio, il più che discreto Ragazzi di Scorta incentrato sulle vite degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, rimasti coinvolti nella strage di Capaci.
Al centro di questa nuova graphic novel c'è il racconto di una giovanissima artista ebrea che fu tra le vittime della Shoah: Charlotte Salomon è stata una pittrice che ha lasciato una singolare opera-diario incentrata su sé stessa, realizzando in meno di due anni (tra il 1940 ed il 1942) una raccolta di 1.325 fogli intitolata “Vita? o Teatro?” in cui si incrociano pittura, scrittura, teatro e musica. Un lascito, affidato ad amici prima di essere deportata nel campo di concentramento di Auschwitz (dove morirà il giorno stesso del suo arrivo), nel quale con la tecnica antica della pittura a “guazzo” racconta tutta la sua vita: l'infanzia felice, gli studi accademici, la rielaborazione del suicidio della madre, lo spettro della depressione, il suo percorso artistico e sentimentale, la fuga dal nazismo fino ai giorni prima dell'arresto, a soli 26 anni. La particolarità dell'opera della Salomon – sottolineata tanto dalla scrittura della Ferramosca quanto dai disegni di De Francisco – è il dipingere i momenti più importanti della propria esistenza inserendo anche testi e suggerimenti di brani per accompagnarne la lettura, creando così una monumentale opera illustrata, interiore e multimediale.
Fin dalle sue prime pagine, questo libro cerca di coniugare con molto equilibrio arte e ricostruzione storico-biografica, adottando la scelta fondamentale di ripercorrere la vita della pittrice e al tempo stesso omaggiarne il lavoro con una narrazione che si sposa con la tecnica dei suoi guazzetti, i quali rispondevano già di per sé al concetto di arte sequenziale che rende l'opera stessa simile a un fumetto.
Da parte di De Francisco c'è la rinuncia della classica griglia per avvicinarsi il più possibile alla struttura del lavoro di Charlotte: una prova per certi versi complessa nella gestione della tavola e della progressione narrativa, con molteplici movimenti delle figure che interagiscono all'interno di un unico ambiente come sfondo. Da parte invece di Ferramosca c'è un approccio asciutto ed intimista nel trattare non solo gli aspetti salienti della vita dell'artista, ma porre anche riflessioni sul dolore dell'esistenza e sulla ricerca della parte più profonda di sé stessi, opponendosi a un destino segnato dal disagio psicologico e trovando nella propria forza creativa una via per andare avanti e tracciare il proprio fato.
Il risultato finale è profondo e malinconico, scritto con misura e sensibilità dalla Ferramosca e disegnato nonché acquarellato con molta cura da De Francisco che – nonostante qualche incertezza a livello di espressività dei personaggi – mostra una grande attenzione per i dettagli scenici, raggiungendo un' ulteriore maturità rispetto alle sue precedenti prove artistiche.
Abbiamo parlato di:
Charlotte Salomon – I Colori dell'anima
Ilaria Ferramosca, Gian Marco De Francisco
BeccoGiallo Edizioni, 2019
126 pag, brossurato, colore – € 17.00
ISBN: 9788833140445