Tito Faraci è uno dei più celebri autori di fumetti italiani. Dopo un’iniziale esperienza come giornalista musicale, nel 1996 ha iniziato a scrivere storie per Topolino, dove in pochi anni ha lasciato il segno grazie a una vena comica dal taglio moderno e una decostruzione del personaggio di Mickey Mouse, sia sul settimanale che sulla testata MMMM – Mickey Mouse Mystery Magazine.
Successivamente è approdato in Sergio Bonelli Editore e in Astorina, dove sceneggia tutt’ora Tex e Diabolik; collabora inoltre che per altre realtà come Edizioni DB e Feltrinelli per le quali ricopre il ruolo di curatore.
Ha realizzato anche alcuni romanzi in prosa, e da gennaio è curatore di Feltrinelli Comics, la nuova collana dell’editore emiliano dedicata ai fumetti.
Silvia Ziche è una disegnatrice umoristica famosa soprattutto per le proprie storie Disney e per le vignette di Lucrezia e Alice a quel paese. Su Topolino si è imposta realizzando Il papero del mistero e Topokolossal, lunghe storie suddivise in numerose puntate di poche pagine ciascuna che la vedono nelle vesti di autrice completa.
Il suo tratto è veloce e sintetico, quasi caricaturale, particolarmente adatto a rappresentare sentimenti in forma esagerata tramite le espressioni dei personaggi e quindi storie di impronta ironica.
Il lungo sodalizio artistico tra Faraci e Ziche affonda le radici in PKNA #15 (Disney) e in Infierno (Edizioni DB), e nel corso degli anni i due hanno incrociato spesso le loro strade.
Li abbiamo intervistati a Cartoomics 2018, dove presentavano la raccolta in volume di una delle loro ultime fatiche: Le cronache del Regno dei Due Laghi, una serie apparsa in vari episodi sulle pagine del settimanale disneyano.
Abbiamo esordito chiedendo loro le origini di questa saga: Faraci ci ha spiegato che l’idea gli è venuta immaginando una tipica mappa da romanzo fantasy, solitamente ricca di elementi e luoghi fantastici, coniugata in una versione essenziale con due laghi e un castello. Da questo spunto umoristico ha elaborato una storia in cui si è divertito a inserire Topolino nei panni di un re recalcitrante, una trama che si prestava fin da subito ad essere disegnata da Silvia Ziche, la quale ha infatti ammesso di essersi divertita molto nell’illustrarla e di aver guardato in modo parodistico proprio al genere fantasy nel suo complesso.
Abbiamo poi chiesto a Faraci se l’adattamento dei classici personaggi in queste versioni alternative avesse in qualche modo “rotto” le loro caratteristiche, rischio subito escluso dallo sceneggiatore che ha anzi affermato di aver semplicemente portato all’estremo i tratti di Topolino, Pippo, Manetta ecc… ragionando su come avrebbero reagito in quelle determinate situazioni.
Parlando infine di Topolino in senso ampio, abbiamo domandato ai due autori la loro visione del personaggio, che quest’anno compie 90 anni: Faraci ha rivelato che apprezza l’ingenuità tipica di Mickey Mouse, carattere che lo rende fallibile e molto più adatto alla commedia di quello che si potrebbe pensare. Ziche ha spiegato che graficamente guarda a Floyd Gottfredson, un Topolino ottimista e pronto a lanciarsi nell’avventura.