Domenica 15 Marzo si è svolto al Cartoomics l’incontro dedicato a Lukas che ha visto gli autori Michele Medda e Michele Benevento tirare le fila della prima stagione e raccontare come sarà strutturata la seconda e ultima stagione del ridestato, che prende il titolo di Lukas Reborn.

Lukas Reborn, che inizia con il “risveglio” del protagonista, si pone lo scopo di raccontare le sue nuove avventure e la sua nuova vita dopo gli avvenimenti del “finale di stagione”. E di farlo in maniera differente rispetto alla prima stagione, presentando una struttura narrativa piuttosto particolare. Come spiega Michele Medda:
“La serie avrà una struttura differente dalla prima e avrà una macro storia che si concluderà con il volume numero 24, ma avrà al suo interno tre cicli narrativi composti di quattro albi ciascuno.”

Sull’ambientazione lo sceneggiatore afferma:
“La maggior parte delle avventure avranno ambientazione metropolitana, però avremo degli episodi che non si svolgeranno nella provincia che avete visto nella prima serie, i paesini sui laghi che avete visto nel numero sette. Metropolis, la città come l’avete vista nella prima serie è un po’ cambiata, avrà qualcosa di diverso. Sarà sempre lei, ma non sarà più lei.”

“Studieremo di più i rapporti tra il mondo dell’oscuro e gli esseri umani. Ovviamente il mondo dell’oscuro è avvantaggiato nella scalata al potere. Chiaramente chi è eterno ha delle chance in più che gli essere umani. E quindi è interesse dei ridestati e dei vampiri introdursi nel mondo umano e cercare di occuparne i posti chiave. […] Il tacito patto di non aggressione tra vampiri e ridestati verrà violato e questa cosa avrà delle conseguenze per i ridestati, ma anche per gli umani che si trovano in mezzo.”

“Abbiamo ragionato sull’impostazione grafica e soprattutto sulla gabbia della tavola. Quindi abbiamo un po’ scardinato quelle che sono le regole bonelliane. In redazione ci hanno permesso di fare dei cambiamenti, quindi oltre alla solita gabbia a sei vignette ci siamo permessi qualcosina in più.”
Nuovo approccio anche per ciò che riguarda le copertine:
“Con Lorenzo De Felici e con Michele (Medda – nda) ci siamo domandati come far capire che ci sarebbe stato un cambiamento forte nelle seconda stagione. Abbiamo deciso di cambiare il titolo già per evidenziare questa cosa, ma per mia fortuna non era previsto un cambio di copertinista come su Orfani. Perciò il cambio doveva essere segnalato in maniera differente. Abbiamo deciso di aggirare l’ostacolo utilizzando una diversa colorazione. Abbiamo organizzato le copertine seguendo quelle che erano le indicazioni di Medda che ha organizzato la macro trama su tre cicli di quattro storie. Anche le copertine seguiranno questi tre cicli: la prima quartina sarà caratterizzata da una mezza tinta (grigio, b/n e un rosso molto vivace per evidenziare gli elementi di interesse della cover), la seconda abbiamo deciso di non svelarvela, per la terza, per la prima volta in Bonelli, avremo una copertina quadrupla. Le ultime quattro copertine comporranno un’unica immagine; sono figlio degli anni ’90, della Marvel di quel periodo e l’idea mi è venuta perché adoravo le copertine multiple degli X-Men di Jim Lee.”

“Vogliamo che ci sia uno sviluppo, che ci sia sorpresa. Come si trova Lukas nell’ambiente? Ci si troverà in mezzo e farà delle scelte spero non prevedibili!”
e dopo aver ricordato la differenza tra fumetto e serie tv, gli autori si soffermano sulla necessità narrativa di dare un volto imperscrutabile al protagonista nei primi volumi.
“C’era una scelta, una regia ben precisa perché dovevamo portare al numero dodici e vedere la sequenza in cui Lukas fa quello che fa senza che voi ve l’aspettaste affatto.”
Non ci rimane perciò che affrontare la lettura di Lukas Reborn ricordandoci che come tutte le fiabesca una propria morale e che tante novità stilistiche e narrative ci attendono.

