Il valore di progetti come l’universo a fumetti di Black Hammer – creato da Jeff Lemire e Dean Ormston nel 2016 per Dark Horse Comics – risiede, oltre che nella qualità artistica, anche nelle potenzialità narrative che scaturiscono dalla costruzione di un’intera galassia foriera di infiniti racconti. Dalla miniserie iniziale, lo sceneggiatore canadese è andato in questi anni sviluppando una serie di progetti collaterali che, partendo da germogli inseriti nella storia originaria, hanno esplorato personaggi, luoghi e tempi di un mondo costruito in ogni suo particolare, articolandolo e approfondendolo ancora di più.
In Black Hammer’45, Lemire si affianca a Ray Fawkes per raccontare la Golden Age di questo universo, le vicende ambientate durante la Seconda Guerra Mondiale che videro una prima generazione di eroi combattere a fianco degli Alleati le forze dell’Asse. Scopriamo così che cosa sia stato lo Squadrone Black Hammer, da chi sia stato composto e che imprese abbia compiuto, in un racconto che parla in modo non banale anche di razzismo, coraggio e inclusività. Senza rinunciare a quell’aspetto derivativo ma mai pedissequo che contraddistingue l’intera idea portante di questa operazione fumettistica, che stavolta si concretizza nel classico concetto di come un nome (quello di Black Hammer) abbia avuto nelle varie epoche incarnazioni completamente diverse tra loro.
Matt e Sharlene Kindt ai disegni e ai colori aggiungono qualità grafica a quella narrativa, con pagine in cui risalta la matericità del colore steso ad acquerello ad accompagnare il segno immediato, nervoso e vivo del disegno.
Abbiamo parlato di:
Black Hammer’45
Jeff Lemire, Ray Fawkes, Matt Kindt, Sharlene Kindt
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, 2020
120 pagine, cartonato, colore – 17,00 €
ISBN: 978-8832734621