Figlia del detective Lance e di una fioraia, Dinah Lance frequenta le scuole medie e ha un problema: quando alza la voce i vetri si infrangono. Nel volume autoconclusivo pubblicato da DC Comics nella sua collana per bambini DC Zoom, la sceneggiatrice Meg Cabot strizza l'occhio ai lettori più esperti con piccoli riferimenti alla continuity “classica”, ma si rivolge – come previsto – ai giovanissimi, sviluppando la storia tra prove di canto, esibizioni scolastiche e richiami all'ordine della preside. Inevitabilmente, visto che si tratta pur sempre di un fumetto supereroico, oltre alla scoperta dei superpoteri che riprende alcune dinamiche tipiche degli X-Men, pagina dopo pagina s'intrecciano anche segreti, misteri e combattimenti. Il vero ostacolo da affrontare in Black Canary: Ignite non è tanto il villain dalle motivazioni banali, quanto la necessità di gestire la diversità e di accettare che “you're weird but not a weirdo“, come si legge nella graphic novel. I testi abbondanti ma semplici e abbastanza scorrevoli veicolano una chiara denuncia contro pregiudizio e discriminazione di genere. Lo stile cartoonesco e deformed della disegnatrice Cara McGee evidenzia il tono scanzonato che anima le relazioni tra Dinah e le sue amiche, mentre la presenza di vignette di varie forme e dimensioni e di splash-page, unita alla colorazione vivace ma non troppo carica di Caitlin Quirk, rende il racconto accattivante per un pubblico curioso di ritrovare nella narrazione momenti di vita quotidiana e avventura.
Abbiamo parlato di:
Black Canary: ignite
Meg Cabot, Cara McGee
DC Comics, etichetta DC Zoom, 2019
136 pagine, brossurato, colori – 9,99 $
ISBN: 9781401286200
Black Canary: ignite (Cabot, McGee)
In "Black Canary: ignite" la studentessa delle medie Dinah Lance cerca di gestire i suoi nuovi superpoteri.
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