In questo bel volume in grande formato, con tanto di doppio poster, sono raccolte illustrazioni e storie brevi di uno dei maestri dell’horror a fumetti giapponesi: Junji Ito. Maestro dei tratteggi e delle prospettive malate, nelle tavole dell’autore si riconoscono le sue passioni per il cinema horror classico, per l’espressionismo tedesco, per l’arte europea e per la tradizione giapponese, in una amalgama che riesce a essere universalmente efficace nel trasmettere sentimenti arcaici come il terrore per l’ignoto e la paura verso il futuro.
In questo albo sono raccolte storie cariche di tensione e inquietudine, di esseri sovrannaturali e di personaggi ambigui, nelle quali le atmosfere cupe e opprimenti dell’autore impregnano le pagine attraverso il suo caratteristico stile di racconto basato su un incedere lento e trascinante; nella lunghezza del racconto breve, senza spazio per nessuna divagazione, si ha come risultato dei racconti diretti nei quali l’angoscia accompagna il lettore dalla prima pagina fino a un finale mai consolatorio ma che, anzi, rappresenta il culmine dell’orrore.
Da segnalare tra gli altri tre adattamenti dai racconti di Edogawa Ranpo, ricordato come uno dei creatori del romanzo giallo giapponese, e il bizzarro fumetto autobiografico sul rapporto tra lo stesso Ito e Kazuo Umezz, che con le sue storie è stato una delle principali fonti di ispirazioni per l’autore di questo albo antologico.
Abbiamo parlato di:
Best of best short stories collection
Junji Ito
Traduzione di Ernesto Cellie, Chieko Toba
Star Comics, 2019
272 pagine, brossurato, bianco e nero e colori – 19,90 €
ISBN: 9788822615978