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Batman Magazine #8

23 Gennaio 2006
Di AA VV Play Press Publishing – 80 pagg. col. spil. – 3,50euro Anche questo mese consueta apertura sfavillante con Hush, del dinamico duo Jeph Loeb/Jim Lee, in un episodio che presenta un paio di rivelazioni quanto meno interessanti. Notevole il paginone con molte versioni (alcune di quelle cinematografiche comprese) della Bat-mobile disegnate da Lee. In Death and the Maidens è tempo di confronti familiari, raccontati dai disegni di un Klaus Janson in forma. Senza infamia e senza lode la caratterizzazione psicologica dei personaggi (pretenziosa pero’) di Greg Rucka. La vera chicca di questo numero, ma è un’opinione personale di
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Di AA VV
Play Press Publishing – 80 pagg. col. spil. – 3,50euro
Anche questo mese consueta apertura sfavillante con Hush, del dinamico duo Jeph Loeb/Jim Lee, in un episodio che presenta un paio di rivelazioni quanto meno interessanti. Notevole il paginone con molte versioni (alcune di quelle cinematografiche comprese) della Bat-mobile disegnate da Lee. In Death and the Maidens è tempo di confronti familiari, raccontati dai disegni di un Klaus Janson in forma. Senza infamia e senza lode la caratterizzazione psicologica dei personaggi (pretenziosa pero’) di Greg Rucka. La vera chicca di questo numero, ma è un’opinione personale di chi scrive, è l’episodio del crossover War Games, questa volta tratto da Catwoman. L’autore dei testi è l’ottimo Ed Brubacker, autore fra l’altro del bel ciclo di Capitan America attualmente in corso di pubblicazione in Italia, mentre ai disegni troviamo un astro della vecchia scuola, Paul Gulacy, uno dei pochi eredi dell’optical style di Jim Steranko. Un vero maestro dello storytelling, dei chiaroscuri e delle caratterizzazioni femminili, anche se le sue matite risultano un po’ imbalsamate dall’inchiostrazione del pur capace Jimmy Palmiotti, che in quest’occasione non appare proprio a suo agio. (Paolo Garrone)

Paolo Garrone

Paolo Garrone

Nativo di Cuneo (10 settembre 1967), ma torinese d’adozione. Vive a Settimo Torinese. Ama, anzi si nutre di fumetti (ovviamente), cinema e serie TV. Qui ci vuole un punto se no sembra che si nutra anche di loro: adora i gatti (non che abbia qualcosa contro i cani, eh). Esordisce “criticamente” sul defunto – ma mai dimenticato – Infofumetti per poi approdare sui lidi dello Spazio Bianco. Qui, con molta fortuna ma anche grande gratificazione del suo ipertrofico ego, fa una carriera rapidissima, arrivando a diventare uno degli editor più attivi; finché un bel giorno subisce un grave distacco di retina (a cui ne seguirà un altro, circa 2 anni dopo), che lo costringe a ridurre drasticamente il suo apporto. L’amore per i fumetti e il legame d'amicizia con la redazione lo inducono comunque a non desistere e, ogni tanto, cerca di scribacchiare ancora qualcosa, principalmente sull'argomento che predilige, i supereroi.
Insomma da queste parti, in qualche modo e misura, lo troverete sempre.

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