Scott Snyder utilizza uno sguardo piuttosto divertito nel tratteggiare Jim Gordon nei panni di Batman: la presenza di alcune battute e di un atteggiamento anche autoironico del nuovo protagonista – conscio di non essere alla pari del suo predecessore – alleggeriscono un ciclo narrativo che appare finora piuttosto incerto, come se si trattasse di una mera fase di passaggio. Il villain affrontato non convince, mentre più interessante si configura il tema del rapporto con le istituzioni, ora che Batman è parte di esse ne risulta bloccato, quasi in un ruolo di rappresentanza. Greg Capullo ai disegni consegna una prova che conferma il suo talento, anche se a parte un paio di vignette mancano certi virtuosismi a cui ci ha abituato in passato.
Il comparto artistico della storia di Detective Comics, a cura di Fernando Blanco, spicca invece grazie alle sue tavole dettagliate e d’atmosfera, che richiamano un po’ lo stile di Francis Manapul, ideatore della storia insieme a Brian Buccellato. La trama sta ancora scaldando i motori, ma alcuni elementi come i segreti dietro al ritorno dell’agente Montoya e il cliffhanger finale rendono interessante l’avventura nel complesso.
In coda allo spillato italiano il Grayson di Tim Seeley e Tom King torna al racconto di spionaggio puro e semplice, con una scrittura orchestrata piuttosto bene nel portare in scena il tradimento al cui centro sembra trovarsi il protagonista. Il risultato è quindi positivo, anche grazie ai bei disegni di Mikel Janìn, che con il suo tratto netto e pulito rende ogni vignetta chiara e piacevole.
Abbiamo parlato di:
Batman #46
Scott Snyder, Greg Capullo, Francis Manapul, Brian Buccellato, Fernando Blanco, Tim Seeley, Tom King, Mikel Janìn
Traduzione di Stefano Visinoni
RW-Lion, febbraio 2016
72 pagine, spillato, colori – 3,50 €