
Il mio asinello Benjamin e io: una straordinaria opera di fotoletteratura
Il mio asinello Benjamin e io è un classico della letteratura tedesca per l’infanzia: viene pubblicato per la prima volta nel 1968 dall’editore Hanns Reich Verlag e, successivamente, stampato in tutto il mondo in oltre quaranta edizioni. L’albo illustrato fotografico in bianco e nero racconta la vera storia della piccola Susi e del suo asinello: un giorno la bimba e il suo papà, a spasso tra gli scogli di un villaggio sull’isola di Rodi, trovano un asinello smarrito e decidono di portarlo a casa. Benjamin, da quel momento, diventa il compagno di giochi della bimba, che se ne prende cura in ogni istante: insieme corrono, giocano, esplorano, instaurano una sincera e tenera amicizia. Le emozioni scaturite da questa quotidianità intrisa di scoperte e avventure, attraverso le parole di Hans Limmer, che narra la vicenda dal punto di vista di Susi, sono talmente pure che colpiscono i “piccoli” lettori nell’esperienza del loro presente e quelli “grandi” nelle loro memorie d’infanzia. Le fotografie di Osbeck seguono sia lo sguardo che l’interiorità di Susi, con un ritmo del montaggio che esalta la messa in scena della vicenda. Il mio asinello Benjamin e io si inserisce nella produzione di libri fotografici, celebri all’estero, con protagonisti bambini e animali, che finalmente iniziano a diffondersi anche in Italia, dopo la pubblicazione delle opere di Tana Hoban e di Due piccoli orsi di Ylla (ed. orig. Harper & Brothers, 1954 – Orecchio Acerbo, 2021). In coda al racconto è inserita una postfazione molto interessante di Giulia Mirandola, utile per approfondire questa straordinaria opera di fotoletteratura.
Abbiamo parlato di:
Il mio asinello Benjamin e io di Hans Limmer e Lennart Osbeck
56 pp., € 15, ed. originale 1968
trad. dal tedesco di Giulia Mirandola
Terre di mezzo, Milano, 2022. Dai 4 anni
Recensione già pubblicata sul numero di ottobre de Il Mignolo, il supplemento dell’Indice dei libri del mese dedicato ai libri per bambini e ragazzi.