ARF! Festival è ripartito ri-puntando sul fumetto

ARF! Festival è ripartito ri-puntando sul fumetto

L’edizione 2022 di ARF! Festival ha avuto come protagonisti il fumetto e chi lo crea: un grande momento di incontro e discussione sui temi che interrogano oggi il mondo della Nona arte in Italia.

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Queste le parole che trainano il manifesto dell’edizione 2022 di ARF! Festival, tenutosi a Roma presso la Città dell’Altra Economia nel quartiere Testaccio il 13, 14 e 15 maggio 2022. La prima edizione post-pandemia interamente organizzata dal vivo, senza alcun tipo di accessibilità digitale agli eventi.
Una piccola delegazione della redazione di Lo Spazio Bianco ha avuto modo di partecipare, riscoprendo un festival che come da sua consuetudine mette al centro il fumetto, con un’attenzione particolare a quello indipendente e autoprodotto, gli autori e le autrici.

Il festival ha puntato moltissimo sui contenuti, con la proposta di un palinsesto di talk molto ricco e a ciclo continuo, con tematiche molto diversificate tra loro e ospiti sia in presenza sia in collegamento. Questa soluzione ha garantito un numero ampio di voci che hanno avuto modo di contribuire al dibattito proposto. I panel si sono dispiegati sui tre giorni di festival e hanno toccato i temi più disparati, senza mai distogliere lo sguardo dal mondo fumetto: si è parlato di divulgazione e attivismo a fumetti, di boy’s love vs. attivismo LGBTQI+, di editoria, di videogiochi e animazione. Sono stati presentati anche panel “monografici” come quelli dedicati a Lupo Alberto e a Paco Roca.

Arf! Festival 22
A metà di ognuno dei tre pomeriggi di festival, una lectio magistralis: hanno partecipato
Silver e Otto Schmitt e Silvia Ziche.

Il venerdì, quest’ultima ha dialogato con Rita Petruccioli mentre disegnava dal vivo i suoi personaggi più amati, dalla banda Disney all’arguta Lucrezia, protagonista di centinaia di strisce e vignette. Da sempre impegnata nella battaglia contro il sessismo, Silvia Ziche ha raccontato di come è riuscita a farsi strada in un ambiente, quello del fumetto dei primi anni ’90, dominato da uomini e di quanto sia irritante, in alcuni casi, sentirsi coinvolta solo in quanto “quota rosa”.

Carmine di Giandomenico ARF!Sempre venerdì 13 si è tenuto il panel di “presentazione” degli artisti in mostra, che hanno risposto sia alle domande dei moderatori che a quelle del numeroso pubblico presente in sala. Dal veterano Carmine Di Giandomenico, passando per il visionario (e fisicamente imponente!) Davide Bart Salvemini fino al giovanissimo Lorenzo Mò e alla giovanissima Yi Yang, i quattro autori hanno raccontato la loro storia, il loro approccio artistico – profondamente diverso per ognuno di loro – senza risparmiarsi qualche gustoso aneddoto, come quando Yi Yang ha raccontato di essere giunta in Italia col desiderio di diventare una restauratrice, convinta che fosse un lavoro molto remunerativo, o le reazioni incredule di alcuni dirigenti di serie A di fronte al progetto degli “avatar” del campionato italiano di calcio realizzato da Carmine di Giandomenico (ed esposti nella mostra a lui dedicata).

Paco Roca, con un appuntamento a lui dedicato sabato 14, ha introdotto la mostra “Le Case di Carta” dedicata al suo percorso artistico e nella quale sono esposte e mostrate alcune tavole originali dei suoi lavori: da Ritorno all’Eden (Tunué, 2021) a Rughe (Tunué, 2016) a La Casa (Tunué, 2016) passando per Memorie di un uomo in pigiama (Tunué, 2012) e Il tesoro del cigno nero (Tunué, 2020). L’esposizione temporanea è co-prodotta da ARF! Festival e dall’Instituto Cervantes di Roma, con la partecipazione di Tunué e PressUP, resterà a disposizione del pubblico gratuitamente fino al 19 giugno presso la Fox Gallery di Roma in via Corso Vittorio Emanuele II, 5.

Yi Yang Arf!Un grande spazio esterno è stato dedicato alla Self ARF!, l’area “mercato” dedicata alle autoproduzioni a fumetti, curata da Francesca Protopapa e Ariel Vittori. Sono trenta le realtà del fumetto indipendente che sono state coinvolte per entrare in questa piazza assolata fatta di tavolini, gazebi per ripararsi dal sole e moltissime persone interessate ai fumetti, a parlare e a farsi fare uno sketch da autori e autrici presenti.

Anche il pubblico dei giovanissimi non è rimasto deluso, con un’area KIDS! ricchissima di eventi e laboratori, a cui hanno contribuito autori e autrici di molte case editrici che rivolgono a quella fascia di età molte pubblicazioni: Tunué, Hop! Edizioni, Fatatrac, Sinnos, Acca e Kite Edizioni.

Al contrario delle edizioni precedenti alla pandemia tenutesi negli spazi adiacenti e più “raccolti” de “La Pelanda”, forse in questa si è sentita molto la differenza tra l’ampio spazio esterno con gli stand dei Self, l’area Kids e le (poche) fumetterie e quello interno con il bookshop, le mostre, la sala talk e lo spazio per i firma-copie degli autori. L’unico neo dell’edizione è stato quindi questo effetto del “troppe-cose-fuori-e-poche-dentro”, ma francamente trattandosi – come dice lo stesso motto di Arf! 2022 – di una rinascita e ricostruzione dalle “macerie” degli ultimi anni, l’operazione non può che dirsi riuscita.

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