Per Johnny Ryan il fumetto è puro divertimento e dissacrazione. Ryan è uno che si schiera contro il fumetto artistico e filosofico, quello portato alla ribalta da artisti come Chris Ware o Seth, e anche contro l’autobiografia. Nella già ampia produzione di Ryan il titolo principale è Angry Youth Comix.
Le storie del numero 13 sono (come sempre) violente, blasfeme, assurde e di cattivo gusto. Zap Comics è l’unico paragone possibile per rendere l’idea dell’assurdità delle storie. Anche in questo numero appare la coppia preferita di Ryan: Loady McGee e Sinus O’Gynus, paragonabili a dei Beavis e Butthead ancora più pervertiti. La terza delle tre storie è poi un parodistico ritratto di artisti quali Spiegelman o Seth e la loro passione per la rivista New Yorker. L’azione dissacratoria di Ryan non salva nemmeno Crumb, e nella quarta di copertina viene brevemente parodizzata la sua A Short History of America.
Se Ryan si ispira a Zap certamente lo fa solo per le tematiche e l’attitudine. Il suo disegno niente ha a che spartire con il livello di Crumb e soci ma è comunque funzionale alle storie.
Nel complesso pur piacendomi non mi sento di considerarlo una lettura consigliabile a tutti, ma per chi lo vuole provare sicuramente il posto ideale per leggerlo è al bagno.
Abbiamo parlato di:
Angry Youth ComixVol. 2 #13
Johnny Ryan
Fantagraphics, 2007
28 pagine, spillato, bianco e nero – 3,50$