Mad Max: Fury Road è stato criticato dai detrattori per mancanza di trama e di approfondimento. Una critica superficiale, che non riconosce la complessità del mondo (ri)creato da George Miller e da Marx Sexton. Un futuro che richiama costantemente il suo passato non detto, non esplicato ma palese.
I personaggi, le credenze, il linguaggio e addirittura le auto e gli oggetti sono pregni di storia, creando una mitologia grazie a pochi elementi forti e non superflui. L’ambientazione è la storia, è l’epica, è la fabula.
Questa raccolta di racconti a fumetti testimonia la complessità e l’attenzione di Miller nel delineare la sua creatura: le storie presenti non sono state ideate appositamente per cavalcare l’onda del successo del film, ma facevano parte del background fornito agli attori per interpretare al meglio il proprio personaggio e per immergersi nell’ambientazione post apocalittica.
Purtroppo questi racconti risultano meno appassionati e convincenti della pellicola. Dove il film lavora di sottrazione e si affida alla visionarietà, alla regia, ai personaggi per dare profondità all’atmosfera, lasciando molto all’immaginazione dello spettatore, nei fumetti abbondano invece le spiegazioni, le didascalie e i dialoghi. Ciò comporta di conseguenza un ritmo in gran parte meno efficace e meno travolgente.
Le storie di Nux e Immortan Joe restituiscono solo in parte la miseria della vita umana post apocalittica e risultano poco incisive e piuttosto convenzionali come sviluppo, dilungandosi forse troppo in spiegazioni superflue. L’attenzione è tutta sui personaggi e sulla loro storia personale, ma in fin dei conti risulta molto più interessante ciò che sono rispetto a come lo sono diventati.
Questo è ancora più evidente per la storia con protagonista Furiosa, la cui evoluzione è la più forzata e il cui personaggio è reso in maniera più distante dal film. Una Imperatrice asservita a Immortan Joe, senza anima né iniziativa, complice della segregazione delle giovani ragazze che poi cercherà di salvare con tutte le sue forze nella pellicola. La differenza tra questo personaggio e quello intensamente interpretato da Charlize Theron è netta e profonda.
Nelle prime due storie ai disegni si alternano più disegnatori, compresi i nostrani Andrea Mutti e Riccardo Burchielli che si affiancano a Leandro Fernández e lo stesso Mark Sexton. Grazie anche alla colorazione di Michael Spicer il risultato si mantiene omogeneo come stile e atmosfera, con tavole ammantate di ocra come fossero coperte di polvere.
Il capitolo dedicato a Furiosa invece vede ai disegni Tristan Jones e Szymon Kundransky, e accusa una resa più statica, tendente al fotografico e che mal si adatta ai colori. Anche la recitazione e l’espressività dei personaggi appare più forzata pur con l’evidente utilizzo di riferimenti fotografici.
Diversamente, il racconto in due parti dedicato a Max è più diretto, movimentato e restituisce meglio le sensazioni dei film. D’altra parte è il personaggio con meno necessità di raccontarsi pensando altri tre film alle spalle. Max in fondo è un tòpos moderno, evoluzione di certi personaggi tipici dei racconti western di frontiera: lo straniero che arriva in un posto e diventa eroe per caso o necessità.
Un eroe tormentato, perché nessuna vittoria è mai netta e appagante, un eroe stanco eppure troppo attaccato alla vita per abbandonarsi alla disperazione. Mark Sexton si occupa interamente dei disegni mostrando qualche limite nell’impostazione della tavola e nella resa delle scene, tradendo un approccio più da illustratore che da fumettista.
Divertenti infine i brevi racconti finali dove vengono ricostruite le storie delle auto usate per assemblare la Blindocisterna e altri mezzi utilizzati nel film. Sono piccoli pretesti per raccontare storie del passato, di un mondo che precipita nel baratro, tratteggiando un’umanità ora fiduciosa, ora remissiva e sconfitta, ma estremamente credibile ed emozionante.
In conclusione, un volume forse necessario per chi ha amato Mad Max: Fury Road, ma con molti limiti solo parzialmente nascosti dal ricordo del film.
Abbiamo parlato di:
Mad Max: Fury Road
George Miller, Nico Lathouris, Mark Sexton, AA.VV.
Traduzione di Giulia Prodiguerra
RW Edizioni, 2015
144 pagine, brossurato, colori – 17,95 €
ISBN: 9788869717895