Al processo per diffamazione intentato da Johnny Depp nei confronti dell'ex moglie Amber Heard, la testimonianza di una addetta ai lavori ha svelato alcuni retroscena circa la star di Aquaman, alla quale fu chiesto di non partecipare all'evento DC Fandome durante la battaglia legale con l'ex marito.
Kathryn Arnold, che si è descritta alla corte come una “consulente del settore dell'intrattenimento”, ha affermato che la Heard fu praticamente messa da parte per quanto riguardava gli eventi promozionali legati al sequel sull'eroe DC Comics.
La Heard non era stata inserita nè nel poster nè invitata all'evento e, in effetti, le dissero che non poteva venire – ha dichiarato la Arnold al tribunale di Fairfx dove si tiene il processo.
La consulente è stata assunta dal team legale dell'attrice per valutare il danno reputazionale e le perdite economiche che la Heard ha subito a causa delle dichiarazioni diffamatorie dell'avvocato di Depp, Adam Waldman, che nel 2020 accusò l'attrice di avere inventato una bufala sugli abusi subiti.
La testimone ha continuato dicendo che ogni volta che il nome della Heard veniva menzionato. sia in relazione a un film, a un programma televisivo, a un articolo di una rivista o in merito a un accordo pubblicitario, c'era un immediato contraccolpo da parte dei fan sui social media. Per questo, la Arnold ha dichiarato che ci furono tentativi per escludere l'attrice dal sequel di Aquaman, a cui si opposero il collega Jason Momoa e il regista James Wan, i quali avrebbero combattuto per mantenerla nel film.
Nel febbraio 2021, ci furono conversazioni con Amber, per la quale la sua opzione per il sequel non sarebbe stata esercitata. Il suo team dirigenziale ha combattuto molto duranente e alla fine hanno finito per assumerla, ma non solo per quello che ha fatto il suo management, ma anche perchè la star Jason Momoa e il regista James Wan si sono impegnati per lei.
DC Entertainment non ha commentato al momento la testimonianza.