Altri sessanta di questi anni, Fantastici Quattro!

Altri sessanta di questi anni, Fantastici Quattro!

Per celebrare i 60 anni dei Fantastici Quattro, riproponiamo un omaggio che dedicammo loro dieci anni or sono, ora arricchito da un testo di Giuseppe Guidi.

LA NUOVA FRONTIERA DEI COMICS: I FANTASTICI QUATTRO
di Giuseppe Guidi

Fantastic_Four_Vol_1_1_coverQuando si parla dell’origine del Marvel Universe, la mente va subito al primo numero di Fantastic Four, datato novembre 1961. L’editore Martin Goodman, scoprì che le vendite di Justice League of America, della rivale DC Comics, erano buone e tentò dunque di rilanciarsi in un genere, quello dei super eroi, ormai al tramonto.
Stan Lee & Jack Kirby idearono allora quattro aspiranti astronauti che, durante un viaggio nello spazio, vengono trasformati in super umani dai raggi cosmici.

L’albo d’esordio fu confezionato in tutta fretta e denota qualche tentativo estetico di uniformarsi alle direttive di replicare la Justice League. La copertina di Fantastic Four #1 mostra infatti una scena non presente nella storia, che rifà il verso alla cover di The Brave and the Bold #28, albo in cui esordì la J.L.A. I testi e i disegni, tuttavia, sprizzavano freschezza e originalità. In un sol colpo, quel primo albo, per quanto primitivo e immaturo, diede forma a una nuova corrente di pensiero. Spazzò via la mediocrità e la monotonia che regnava suprema nei comics di quegli anni determinando una sorta di secondo avvento.
Lee & Kirby introdussero il concetto di realismo. Per la prima volta, la personalità e il carattere degli eroi furono al centro dell’attenzione. In Fantastic Four #1, Reed Richards, Ben Grimm e i fratelli Susan e Johnny Storm partono a bordo di un razzo per raggiungere “le stelle” prima dei sovietici. Una volta nello spazio vengono investiti da una tempesta di raggi cosmici che innesca delle sconvolgenti trasformazioni nei loro corpi. Al loro ritorno sulla Terra, decidono mettere i loro poteri al servizio dell’umanità.
I quattro personaggi furono profondamente caratterizzati e inseriti in una realtà credibile, riconoscibile. Avrebbero avuto gli stessi problemi dell’uomo della strada e avrebbero reagito allo stesso modo. Nei primi due numeri della serie, i Fab Four vivono nella città immaginaria di Central City, in California. Dal numero 3, si spostano a New York. Inizialmente, non hanno costumi, né identità segrete: essere i Fantastici Quattro è la loro professione. La loro base è posta nei piani più alti del Baxter Building, un grattacielo di Midtown Manhattan ispirato a un edificio reale di New York, il Western Electric Building, costruito proprio nel 1961.

Per celebrare i 60 anni del Quartetto, gli amici de Lo Spazio Bianco ripropongono l’omaggio contenuto in uno speciale pubblicato dieci anni fa per il cinquantesimo anniversario del gruppo, in cui numerosi disegnatori italiani si sono cimentati nel ridisegnare Fantastic Four #1, una pagina a testa, sulle orme di Jack Kirby. E come non rimanere incantati al cospetto della cover di Giorgio Cavazzano & Alessandro Gottardo, o delle tavole energiche e dinamiche di Carmine di Giandomenico, Leo Ortolani, Giuliano Piccininno e Maurizio Rosenzweig. Non mi resta che augurarvi buona visione e darvi appuntamento sulle pagine del mensile dei Fantastici Quattro.

FANTASTIC FOUR #1
UN OMAGGIO

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