Almanacco dell’Avventura 2014: Decio Canzio e Sergio Toppi sui sentieri dell’avventura

Almanacco dell’Avventura 2014: Decio Canzio e Sergio Toppi sui sentieri dell’avventura

Con questo Almanacco dell'Avventura 2014, la Sergio Bonelli Editore elogia e ricorda due maestri delle nuvole parlanti, Decio Canzio e Sergio Toppi, in uno splendido albo ricco di fascino e mistero, come solo la sana avventura può essere.

La natura selvaggia attirava chi fosse annoiato
o disgustato dall’uomo e dalla sua opera.
Non soltanto costituiva una possibilità
di fuga dalla società, ma anche il palcoscenico ideale
sul quale esercitare il culto che l’individuo romantico
spesso faceva della propria anima.
La solitudine e la totale libertà di una terra selvaggia
creavano l’ambientazione ideale per la malinconia e l’esaltazione.
Roderick Nash

Almanacco-Avventura-2014Difficile riuscire a focalizzare i molteplici sentimenti provati di fronte ad un sentiero inesplorato. Perché nel cuore degli uomini ristagna costantemente la voglia di evadere da se stessi, approdare su lidi e orizzonti che travalichino il più possibile i propri confini interiori, distogliendo la mente dalle preoccupazioni che la quotidianità ha sapientemente confezionato nel corso dei secoli, rendendoli prigionieri delle proprie convenzioni sociali.
E il desiderio di evasione, unito alla ricerca del nuovo e dell’incerto, non è forse lo stesso principio che regola il piacere di perdersi tra le pagine di un racconto? Di un romanzo mai vissuto?

Sfogliando questo Almanacco dell’Avventura, si ha la placida sensazione di percorrere con passi incerti e timorosi quel sentiero oscuro; varcando un confine che, similmente al magico specchio di Lewis Carroll, trasporta il lettore verso un mondo sorretto da leggi fisiche ed equilibri naturali distanti dalle proprie certezze.

Volevo il movimento, non un’esistenza quieta.
Volevo l’emozione, il pericolo,
la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore.
Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia
che non trovava sfogo in una vita tranquilla.
Lev Tolstoj

Suddiviso in cinque macro capitoli ideali, l’albo si concentra in primis sulle vite, le curiosità e le avventure editoriali di due leggende del fumetto italiano, Decio Canzio e Sergio Toppi, due figure che hanno lasciato un vuoto difficile da colmare, ma che non smettono tuttora di affascinare schiere di lettori grazie a l’amore e la cura riversati nel loro lavoro.
Due autori che tramite la storica casa editrice milanese, hanno avuto modo di sperimentare delle sinergie che hanno dato vita a racconti dove la storia si confonde con le esperienze umane, e le esperienze umane si confondono nelle pagine della storia.
Due vite raccontate attraverso articoli di chi, come loro, ama quell’universo di nuvole parlanti, e che vede nel racconto un veicolo per apprendere qualcosa di nuovo e sconosciuto.
I successivi tre capitoli sono dedicati ai tre racconti: L’uomo del Nilo, L’uomo del Messico e L’uomo delle Paludi, originariamente apparsi nella storica collana Bonelli Un uomo  un’avventura, pubblicata tra il 1976 e il 1980 in trenta volumi cartonati. Dei tre, solo i primi due vedono le sinergie dei due autori fondersi insieme, mentre il terzo risulta una creazione esclusiva di Toppi.

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Ogni racconto viene impreziosito e preceduto da articoli e approfondimenti, con il  compito di contestualizzare il periodo storico e fornire un substrato di conoscenze, concetti, nomi e situazioni che risulteranno essenziali per assaporare al meglio lo scorrere delle vicende e il susseguirsi delle tavole.

Il vero racconto della mia vita quotidiana
è  qualcosa altrettanto intangibile e indescrivibile
dei colori del mattino e della sera.
È un po’ di polvere di stelle afferrata,
un segmento di arcobaleno preso con una mano.
Henry David Thoreau

Valutare obiettivamente e con occhio critico il comparto artistico delle tavole di Toppi risulta di una difficoltà inesplicabile.
Questo non solo per la complessità del tratto e le scelte cromatiche che esulano dal convenzionale per abbracciare un’espressione artistica con pochi confronti, ma soprattutto perché non si può che restare affascinati, rapiti e profondamente colpiti dalle tavole dell’artista. Disegni che soffrono terribilmente le flebili catene della vignetta, e che troverebbero migliore destinazione tra le tele di una mostra parigina.
Si può solo osservare come, col passare del tempo, l’artista abbia affinato la tecnica con la quale i margini vengono sapientemente abbandonati per abbracciare una maggiore libertà nella composizione, sovrapponendo i protagonisti agli elementi scenici o fondendoli insieme, ottenendo così una formula che racchiude contemporaneamente il principio e la fine della sequenza presa in esame, senza la necessità di inframmezzare i momenti del racconto tra i confini delle vignette.

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Molto più facile è invece esprimere delle criticità verso il comparto editoriale.
Nonostante l’utilizzo di immagini e foto d’epoca, illustrazioni estrapolate dalle tavole, locandine di film e alcune chicche come una vignetta caricaturale che ritrae la Triade Oscura composta da Maria Baitelli, Decio Canzio e Sergio Bonelli, era lecito sperare in una maggior cura nei confronti dell’impaginazione, che rimane su livelli semplicistici.

Tirando le somme, tralasciando una cura grafica verso l’anima strettamente editoriale dell’albo che risulta soltanto più che sufficiente, ci troviamo di fronte ad un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona lettura, ma soprattutto per le anime desiderose della sana, sporca e sincera avventura fatta di luoghi lontani ed esotici, di sentieri inesplorati e sogni a occhi aperti.

Abbiamo parlato di:
Almanacco dell’Avventura 2014
Testi di AAVV, a cura di Graziano Frediani
Fumetti di Decio Canzio, Sergio Toppi
Sergio Bonelli Editore, settembre 2013
240 pagine, brossurato, colore – 6,00€
ISBN: 977112626324

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