A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, ma non quello che cerco.
È quello che deve aver pensato Fabio, quando, oramai abbandonato da tutti per essersi arruolato tra le camicie nere di Mussolini, decide di partire. Di andar via.
I viaggi ti cambiano. In meglio, ma a volte in peggio. E se non fosse stato per Giovanni, suo fratello minore, che con tenacia lo ritrova in una bettola francese e gli propone di riportare a casa le ceneri del padre, chissà cosa ne sarebbe stato di Fabio.
Come prima, pubblicato nel 2014 da Bao Publishing, è la prima prova da autore completo di Alfred. Come prima è un fumetto che parla di errori e di possibilità, di famiglia, di affetto. Lo fa sfruttando l’espediente del viaggio, non solo attraverso le strade di Francia e Italia, ma anche attraverso i silenzi dei protagonisti, persino mediante il grottesco.
Alfred è bravo a scrivere una storia rassicurante senza farla risultare falsa o artificiosa, a mischiare le carte, a svelare poco a poco il passato dei protagonisti. E ti ci fa affezionare. Che sia Fabio, il burbero, che prende dalla vita quello che ha quotidianamente da offrirgli per poi scappare continuamente; o che sia Giuseppe, apparentemente ligio, più concreto, più bravo ragazzo, è difficile per il lettore non provare empatia per loro e non tifare per il ricongiungimento familiare, per il lieto fine.
I dialoghi, le spiegazioni, la voglia di chiarirsi o urlarsi addosso spesso lasciano il posto ai silenzi, ai ricordi, agli splendidi panorami di un viaggio che oggi ha il sapore d’altri tempi.
Alfred dimostra qui di essere un autore raffinato e delicato – è impossibile non notare la delicatezza nella scelta di non rivelare il contenuto di alcuni dialoghi al lettore. Ed è impossibile non notare quanto la scrittura sia efficace nel creare momenti di tensione emotiva, come nel dialogo tra Giuseppe e Maria, che vede riaffiorare responsabilità passate, abbandoni, paure.
Il viaggio diventa quindi il pretesto per avvicinare, per tornare indietro, per spogliarsi delle paure e riappropriarsi della propria vita, delle proprie responsbilità. Tornare a casa è qui l’inizio della nuova vita – e la nascita del figlio di Giulietta, sorellastra di Giovanni e Fabio è lì a ribadirlo.
Come prima è un fumetto sulle responsibilità: di esser padre, figlio, fratello. Sulla paura che ne deriva. Nessuno qui – come nella vita – ne è immune. Non lo è Fabio, non lo è il padre – che per paura di perdere un figlio, lo disconosce, e non lo è nemmeno Giovanni.
Questa tridimensionalità dei personaggi, tutti sfaccettati e complessi, è il contraltare a una trama apparentemente semplice e conciliante, lineare, e con un finale che potrebbe apparir sbrigativo.
La sceneggiatura è sapiente nel non svelare tutti i tasselli del passato del protagonista – i flashback che assomigliano più a scatti di vecchie fotografie caratterizzate da colori “sbiaditi” e statici e da un tratto diverso – mantenendo sempre un’aurea di mistero nello svolgimento della vicenda, senza però mai far sentire il lettore perso all’interno della vicenda, che al contrario scorre via fluida e appassionante.
Filo conduttore di tutto questo sono i disegni di Alfred, nei quali si notano le influenze di Manuele Fior e di Gipi. L’artista francese disegna dei panorami di campagna o di piccoli paesi che caratterizzano l’ambientazione temporale della narrazione. Le emozioni derivanti dai luoghi, dagli ampi scorci di paesaggio sono un altro punto focale della narrazione. I loro profumi, i loro colori sono il primo elemento d’epifania per Fabio. La presa di coscienza che il viaggio che aveva intrapreso e che l’aveva portato lontano, altro non era che una fuga, costante, da tutto e da tutti. Sopratutto da se stesso.
Come prima è anche un tributo all’Italia – patria adottiva dell’autore, dichiarato sin dal titolo che anche in originale è in italiano e manifesta tutti i sentimenti dell’autore nei confronti della nostra terra. Il fumetto, come detto da lui stesso nell’intervista lasciata al nostro sito, ha una forte componente autobiografica, che si manifesta nelle contrapposte visioni e nei caratteri di Fabio e Giovanni, nei loro dubbi, nelle loro differenti sensibilità.
Come prima è un fumetto di una umanità disarmante, frutto di una spiccata sensibilità di un autore che ha saputo rappresentare, quasi al limite del verismo, uno spaccato dell’italia degli anni ‘50.
Abbiamo parlato di:
Come Prima
Alfred
Traduzione di Michele Foschini
Bao Publishing, giugno 2014
221 pagine, cartonato, colori – 19,00 €
ISBN: 9788865432211