
Flash: Catturare pallottole al volo
Con l’avvicinarsi di uno dei film che attendevo di più, quello dedicato a Flash, ho deciso di tirare fuori dal cassetto i testi che avevo scritto alcuni anni fa come punto di partenza per una delle conferenze della serie de “La scienza dei supereroi” realizzate per l’Osservatorio Astronomico di Brera. Inizia quindi una piccola serie di articoli, “Quelli che cavalcano il fulmine“: spero che vi possano tenere compagnia nell’attesa dell’uscita del film, e magari anche dopo!
I velocisti sono tra i personaggi più affascinanti nel variegato mondo dei supereroi, in particolare a causa del loro essere simbolo della velocità, tipica dell’avvento delle automobili da corsa nel mondo moderno.
Il primo velocista in assoluto nella storia dei supereroi è Jay Garrick, il primo di molti Flash. Fa il suo esordio su Flash Comics #1 del gennaio 1935, creato da Gardner Fox e Harry Lampert; deve i suoi poteri a un incidente con alcuni elementi chimici nel laboratorio della Midwester University dove era studente. In particolare è stata l’acqua dura a giocare un ruolo centrale nel fornire a Jay la capacità di muoversi più velocemente, almeno stando a quanto afferma il medico dell’ospedale dove il giovane studente viene ricoverato dopo l’incidente.

da Flash Comics #1
In particolare l’acqua viene detta dura quando presenta un alto contenuto di minerali: per esempio quando l’acqua delle sorgenti percola attraverso rocce ricche di calcio e gesso. Sembra ci siano leggeri benefici nel bere acqua potabile dura, ma nulla di così eccezionale come decantato in Flash Comics #1. In ogni caso una caratteristica chimica dell’acqua dura è la presenza di ioni positivi al suo interno, in particolare Ca2+ e Mg2+.
Detto ciò, addentriamoci un po’ meglio nella fisica dei velocisti scarlatti.
Pallottole volanti
Come mostrato sin dalla copertina dell’albo d’esordio, Flash è in grado di afferrare al volo senza farsi male un proiettile sparato da un gangster da un’auto in corsa.
Per capire quale dovrebbe essere la velocità di Flash per potersi opporre agevolmente al moto di un proiettile in volo, utilizziamo come esempio un proiettile di 4 grammi sparato a una velocità di 900 m/s.

da Flash Comics #1
Un corpo non sottoposto all’azione di una qualche forza resta nel suo stato di quiete o di moto fino a che non interviene una forza esterna per modificarlo.
Ma se si muove di fronte al proiettile?

da Flash Comics #1