Come e perché è nato il progetto di un crossover tra un personaggio dei videogames e uno dei fumetti?
Sam Fisher e Lazarus Ledd hanno molte affinità: entrambi membri di Corpi Speciali americani impegnati in missioni “coperte” (Lazarus è un ex-soldato, ma torna spesso in azione), entrambi addestrati a perseguire il loro obiettivo a qualunque costo. Inoltre, sia Sam che Lazarus sono personaggi famosi, e fanno entrambi parte dell’immaginario giovanile. Sia i videogiochi che i fumetti narrano per immagini, e il punto di incontro ideale è stato un e-comic che unisce sia l’aspetto fumettistico che quello digitale.
Hai incontrato qualche difficoltà particolare, a scrivere la storia?
Direi di no, proprio per via dell’affinità tra i due personaggi. La storia mi è uscita di getto, dopo che ho definito una location ideale per farli agire fianco a fianco. Come Sam, anche Lazarus combatte spesso contro i terroristi. L’aspetto geopolitico è presente anche nelle sue storie.
Come hai proceduto, una volta scritta la sceneggiatura?
L’ho mandata a Ubisoft per l’approvazione, quindi l’ho affidata al disegnatore, Ivan Cappiello. Ivan è uno dei talenti emergenti del fumetto italiano, e oltre a far parte dello staff di LL ha un suo studio grafico-multimediale. Ha così potuto occuparsi anche della colorazione, con l’assistenza di Dario Sansone, altro giovane disegnatore leddiano. Ma prima di colorarle mi ha ovviamente mostrato le tavole prima abbozzate, poi definite a matita, infine inchiostrate. Un lavoro certosino, come sempre nel fumetto. Anche in questo caso, ogni fase della lavorazione è stata seguita da Ubisoft. Diversi particolari li abbiamo messi a punto insieme.Soddisfatto del risultato?
Direi proprio di sì. Siamo riusciti, penso, a rendere bene sia l’aspetto fumettistico legato a Lazarus Ledd che quello videoludico legato a Sam Fisher, grazie alle inquadrature, alla dinamica delle scene e alla colorazione, per la quale abbiamo usato le stesse texture del videogame. Tra l’altro, Cappiello è anche lui un fan di Splinter Cell, e non ha avuto problemi a rendere l’atmosfera del videogioco.
Quale pensi sia la differenza tra Lazarus e Sam?
Direi che Lazarus, in quanto ex-soldato, è più tormentato, senza per questo essere musone. Come dicevo, torna spesso in azione, ma non solo per i Corpi Speciali: lo fa anche, come nel caso di questa storia, per l’Ordine di San Giorgio, ordine monastico-guerriero le cui radici affondano nell’antichità. Un lato misterioso che è una delle caratteristiche della serie a fumetti. Sam invece è un soldato tutto d’un pezzo, agisce solo per conto di Third Echelon e affronta le missioni con maggior ironia. Sono due personaggi che si integrano perfettamente, e ad accomunarli è un certo disincanto, pur se prendono il loro compito dannatamente sul serio.
Per concludere, hai un qualche aneddoto di fumettista da raccontarci?
Riguardo al crossover tra LL e Sam Fisher, posso dirti che un anno fa, quando stavamo per iniziare a lavorarci, andai a Napoli nello studio di Cappiello e aperta la porta mi trovai di fronte… una sagoma gigante di Sam, col logo Splinter Cell. Lo presi come un ottimo segno! Non sapevo della passione di Ivan per il gioco. Un altro aneddoto, più in generale sulla mia attività di supervisore, riguarda la volta che ricevetti, da un aspirante sceneggiatore, la trama per una storia di LL. Era ben scritta e interessante… ma purtroppo c’era un particolare che stonava: a dirigere il traffico a Manhattan c’era un vigile urbano… un “ghisa”! Altro che Corpi Speciali! :-)
Link correlati:
Il sito ufficiale di Splinter Cell: www.splintercell.com
Il sito ufficiale di Lazarus Ledd: www.lazarusledd.com